Facebook e Cambridge Analytica - Risultati della ricerca

Facebook rivela di aver memorizzato su server interni milioni di password Instagram in chiaro: non dovrebbero esserci state manomissioni di alcun tipo.

Su richiesta della Commissione europea e delle autorità di tutela deconsumatori, Facebook ha deciso di modificare le proprie condizioni d'uso chiarendo come vengono utilizzati i dati dei consumatori

Poveri utenti e povero Facebook: un database contenente i dati di oltre mezzo miliardo di persone era accessibile liberamente in rete. Questa volta però Facebook non è l'unico colpevole

Brian Acton, il co-fondatore di WhatsApp (azienda venduta a Facebook nel 2014), ha invitato alcuni studenti a cancellare Facebook, ma ha preso di mira anche Google e Apple.

Per Mark Zuckerberg il futuro di Facebook è un rovesciamento di identità: il social network punterà tutto su un futuro non più fatto di post pubblici e scandali legati alla privacy, ma sulla crittografia.

Lo scandalo Cambridge Analytica e diverse altre violazioni dei dati e della privacy degli utenti rischiano di costare a Facebook la multa più alta di sempre, un...

Epocale dietrofront: le app resteranno separate ma l’infrastruttura sarà la stessa. Si parte nel 2020

I commissari della Federal Trade Commission si sarebbero già riuniti per discutere una multa record per Facebook. Il social più usato al mondo ancora nel mirino per il trattamento dei dati personali degli utenti

Le varie aziende della Silicon Valley devono pensare, tra le altre cose, alla sicurezza dei dirigenti. Per Tim Cook, Apple spende 310.000$ l'anno ma il record spetta a Facebook: per la sicurezza di Mark Zuckerberg le cifre sono ben diverse.

La Casa di Cupertino ha assunto una delle voci più critiche per le pratiche in materia di privacy di Facebook. La sua assunzione mostra la volontà di Apple si differenziarsi dalle rivali della Silicon Valley sulla privacy.

I social sono sempre gratis così risulta difficile quantificare il loro valore, ma una nuova ricerca dimostra che per convincere un utente a lasciare Facebook servono oltre 1.000 dollari all’anno

Il social di Zuckerberg ancora nell'occhio del ciclone: il New York Times riferisce di "speciali intese per la condivisione dei dati" con numerosi big del settore IT, inclusa Apple, che avrebbero permesso a Facebook di ottenere vari dati all'insaputa dell'utente. Cupertino respinge ogni accusa

A causa di un bug, alcune app di terze parti sono state in grado di accedere agli account e recuperare foto caricate su Facebook che si era scelto di non pubblicare: coinvolti 6,8 milioni di utenti

Un brevetto Facebook rivela che il colosso dei social studia come carpire informazioni sulla famiglia a partire dalle fotografie per mirare meglio la pubblicità

Facebook ha assunto una ditta di PR per screditare pubblicamente Apple e Google: per scoprirne i motivi bisogna tornare indietro, ancora una volta al caso di Cambridge Analytica…

Facebook si lancia nel mercato degli altoparlanti intelligenti con Portal e Portal+, due dispositivi con touchscreen che integrano Amazon Alexa

Il caso di Cambridge Analytica non ha insegnato nulla: Facebook ci ricasca utilizzando impropriamente il numero di cellulare fornito dagli utenti nell’attivazione del sistema di sicurezza a due fattori

Facebook e Sphero collaborano per offrire alle scuole americane opportunità di formazione nell’ambito della programmazione attraverso i robot che rotolano

Sei anni fa l’acquisizione da parte del colosso dei social di Zuckerberg, ora i fondatori di Instagram lasciano Facebook. Anche se non sembrano emergere attriti al vertice, il nuovo divorzio richiama alla memoria l’addio dei fondatori di WhatsApp

Crescono negli USA gli utenti che hanno deciso di fare una pausa dai social o cancellare del tutto l’app di Facebook. Le persone sono irate dai comportamenti del social su questioni concernenti riservatezza, ingerenze nelle elezioni, campagne di disinformazione e discutibili pratiche di moderazione.

C'è un modo per sapere cosa il social di Mark Zuckerberg sa di noi? Dalle impostazioni di Facebook è possibile visualizzare i post condivisi, commenti, reazioni e molto altro, incluso un inquietante database giornaliero di tutti nostri movimenti.

Le conseguenze dello scandalo Cambridge Analytica continuano a farsi sentire su Facebook. Nuove restrizioni per le API destinate agli sviluppatori.

Lo scorso ottobre Facebook aveva annunciato nuove regole per gli inserzionisti, di modo tale da obbligarli a rendere nota la propria identità al momento dell'acquisto di spazio sul social network. Eccolo in arrivo.

Nuovo problema per il social di Mark Zuckerberg. A maggio sono stati visibili quattordici milioni di post che dovevano essere riservati. Facebook dice che si è trattato di un bug.

Nuova bufera su Facebook: per anni ha condiviso dati con vari big del settore senza l'eplicito consenso degli utenti. Accordi con Apple, Amazon, Microsoft, Samsung, BlackBerry e tanti altri ancora.

"Non siamo burattini di di Mark Zuckerberg". Quattro assocazioni di Italia, Belgio, Belgio e Portogallo chiedono un risarcimento di 200 euro per ogni utente coinvolto.

Dopo il caso Cambridge Analytica, Facebook ha effettuato una indagine interna da cui emerge che oltre 200 app terze parti potrebbero aver violato dati e privacy degli utenti

Facebook sta valutando la possibilità di offrire il suo social network a pagamento per gli utenti, che sarà priva degli annunci pubblicitari.

Cambridge Analytica, la società dietro al recente scandalo che ha travolto Facebook, avrebbe voluto lanciare una sua criptovaluta, ma il progetto è saltato dopo scandalo.

Ecco tutti gli annunci della conferenza Facebook F8 del primo maggio: dagli "appuntamenti" alle video chiamate di gruppo su WhatsApp. Tante le novità presentate da Zuckemberg.

Jan Koum, co-fondatore di Whatsapp, ha annunciato di voler lasciare Facebook (azienda che ora conrolla l'app di messagistica). Secondo il Washington Post da tempo vi sono divergenze per problematiche relative alla privacy, la monetizzazione del servizo, aa sicurezza dei dati degli utenti.

Apple ha iniziato a impiegare processori proprietari nel 2010: ora fonti all’interno di Facebook e alcune ricerche di personale indicano che anche il colosso dei social vuole progettare internamente processori proprietari. Gli impieghi potrebbero essere diversi, inclusi gli speaker smart