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Recensione Yamaha LSX-70, un po’ altoparlante, un po’ lampada

 Il mondo dei diffusori portatili wireless con tecnologia Bluetooth ha avuto una forte espansione negli ultimi due anni, tanto da creare una vera e propria categoria di prodotti a cui chiunque abbia un computer o, ancor meglio, un iPhone oppure un tablet, prima o poi ci ha pensato. A guardar bene però nella maggior parte dei casi si tratta di prodotti pensati per un pubblico giovane, con caratteristiche medie di robustezza e durata di batteria che prevalgono quelle del suono: con l’LSX-70 Yamaha (da 259 euro su Amazon) entra in questo mercato con un prodotto molto singolare, capace e audace nel design ma che può essere la chiave giusta per una clientela più esigente in termini di qualità e meno di praticità. Non è solo un altoparlante ma anche una lampada

Recensione Yamaha LSX-70

E luce fu

Fuori dalla scatola l’LSX-70 è un grosso cilindro diviso in due parti: in alto trovano posto i diffusori, mentre più in basso i comandi sono cinturati da una fascia in pelle sintetica che impreziosisce un prodotto senza dubbio destinato ad un pubblico esigente in quanto a materiali utilizzati. Le nostre prove sono state effettuate sul modello in metallo Nero, identico agli altri eccezion fatta per la livrea più scura: la fascia che comprende i sei pulsanti di controllo accompagna il connettore dell’alimentazione e il jack da 2.5” per l’audio analogico e una piccola spia di colore giallo per l’attività.

Per effettuare il pairing basta accendere il prodotto tenendo premuto il tasto di accensione per qualche secondo: iPhone e Mac si sono abbinati subito senza problemi, il primo prodotto connesso fa il pairing automatico ogni volta all’accensione, gli altri lo devono fare manualmente.

Di per sé, l’LSX-70 funziona benissimo da solo utilizzando iTunes sul Mac o Musica su iPhone, così come qualsiasi altra App per la riproduzione multimediale come diffusore esterno Bluetooth. I comandi manuali del volume e della luce permettono un controllo meticoloso e quando non lo fanno c’è il piccolo telecomando, in dotazione, un po’ vintage ma assolutamente efficace.

La parte più appariscente del diffusore resta però la lampada interna, che illumina la parte superiore e media del cilindro di una affascinante luce gialla, offrendo una atmosfera piacevole e calda in linea con il design del prodotto, sicuramente più improntato al mondo del Hi-Fi di alto profilo (dove Yamaha si trova a suo agio) che a quello della musica portatile.

Molto buona anche la risposta del sistema audio. Due diffusori laterali offrono un audio 360° molto ricco considerata la compattezza del device: il suono è caldo è avvolgente, poco adatto ai ritmi serrati di un David Guetta o dell’ultima Madonna, ma che ci hanno deliziato alle note di “Hello” di Adele, il ritmo allegro dell’ultimo Taranta di Einaudi così come alle cupe sinfonie di Hans Zimmer nella colonna sonora di Inception.

L’audio appare cristallino e i bassi avvolgenti anche se mai troppo accentuati. Il nostro parere assolutamente personale è che il prodotto sia più tagliato per un pubblico maturo o con esigenze di ascolto esperte e improntate sulla musica sinfonica, ricercata (come ad esempio colonne sonore, musica classica, concerti sinfonici) o matura piuttosto che su ritmi serrati di bassi e tastiere, che pur rendono bene ma che forse non hanno quel “martello” che altri prodotti privilegiano.

Chiudiamo l’analisi costruttiva parlando della batteria: in un prodotto del genere l’utilizzo come portatile non è essenziale ma la possibilità di staccarlo dalla presa elettrica è comunque una opzione comoda, per un ascolto occasionale lontano dalla sede più usuale ma anche per il fatto di poterlo semplicemente trasportare da una stanza all’altra senza per questo interrompere l’ascolto.

App ma non troppo

Dobbiamo essere onesti: tanti ci è piaciuta la resa audio, la forma del case e la presenza della lampada di questo piccolo diffusore quanto siamo rimasti perplessi nella progettazione dell’App DTA Controller per iPhone e Android per la gestione remota di molte delle caratteristiche sin qui elencate.

Una volta effettuato il pairing con il device (non è possibile farlo dall’interno dell’App) questa mostra tre icone in basso nella schermata principale, con l’indicazione dell’ora nella parte centrale del display. Impostazioni a parte, che permettono più che altro di personalizzare l’interfaccia dell’App stessa e alcuni parametri di definizione del diffusore (come la sincronizzazione dell’ora), sono le altre due le aree di interesse.

Luce/Musica permette di regolare l’intensità della luce della lampada da remoto, così come di accenderla o spegnerla mentre Music è sostanzialmente un player musicale integrato che, attingendo dalle risorse interne del dispositivo portatile permette di inviare in streaming la musica.

In questo è necessario sottolineare che qualsiasi App musicale può utilizzare il riproduttore in AirPlay, una volta abbinato, e il player interno dell’App è sostanzialmente un rimando alle funzioni già presenti: di per se poi il riproduttore appare abbastanza e inutilmente complesso, e forse Yamaha avrebbe fatto meglio a demandare in toto la riproduzione a player più dedicati come Musica (per iPhone), iTunes (per Mac) oppure al nostro preferito, Vox, disponibile sia per iPhone  che per Mac

Unica caratteristica davvero particolare del player è quello di poter modulare la risposta audio del diffusore con un piccolo equalizzatore, ma nel nostro caso la migliore risposta l’abbiamo avuta con i valori normali (preferendo eseguire modifiche da player esterni).

Chiude la disamina dell’App la terza area, Smart Timer, capace di trasformare il diffusore in una sveglia da comodino: è possibile inserire sino a quattro sveglie e quattro timer di spegnimento, in entrambi i casi con controllo per musica o luce. La sveglia, in particolare, necessita di un collegamento costante alla ricarica energetica per funzionare correttamente, ma nei nostri test è capitato di tanto in tanto che, pur accendendosi il diffusore (si ode il beep iniziale) e la lampada, la musica non partisse a causa di una dissociazione con il telefono.

Ogni operazione in quest’area va sincronizzata manualmente con un movimento apposito al termine del set.

Yamaha LSX-70

Sinfonia da comodino

Il giudizio sul prodotto è senza dubbio molto positivo: dal punto di vista costruttivo i materiali e la resa dell’audio sono impeccabili, la durata della batteria sufficiente a coprire una giornata lavorativa in ufficio e il design, unitamente alla piacevolissima luce interna della lampada, di valore e affascinante anche dopo qualche tempo. Abbiamo goduto della musica dell’LSX-70 per diverse settimane in diversi posti, dall’ufficio a casa, a volte stupendo amici e colleghi con la forma e il design e altre addormentandoci con piacevoli melodie esaltate dal suono avvolgente e piacevole del diffusore.

In questo, le incertezze dell’App hanno gravato molto poco: una volta definiti i parametri principali, l’App l’abbiamo aperta davvero pochissimo, e il diffusore è stato utilizzato da diversi Mac o iPhone attraverso le App canoniche, in completa autonomia.

Conclusioni

In definitiva si tratta di un prodotto che vale il non indifferente prezzo e che, seppure non presenta caratteristiche come impermeabilità o robustezza a cadute (che non abbiamo testato ma siamo sicuri non siano tra le potenzialità del prodotto) si fa ben più che apprezzare dagli utenti a cui piace, e anche da quelli che godono il risultato di riflesso.

Pro

– Ottimo design
– La luce della lampada è molto calda e piacevole
– Suono caldo e avvolgente, maturo

Contro

– App di gestione un po’ immatura

Prezzo Al Pubblico

Yamaha LSX-70 è disponibile presso il sito del produttore, ma è acquistabile anche scontato dalle pagine di Amazon, ad un prezzo che parte da 259 euro  e presso diversi rivenditori on line

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