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Tesla vince, Stellantis cede per ultima e adotta NACS

Stellantis ha annunciato che seguirà altri produttori e adotterà il connettore NACS per i suoi veicoli; nelle comunicazioni non ci sono riferimenti ad accordi con Tesla ma lo standard dell’azienda statunitense è il più diffuso, soprattutto in Nord America e varie Case automobilistiche e sempre più produttori di colonnine di ricarica propongono questo tipo di connettori, concepiti da Tesla per la ricarica delle sue auto elettriche con la sua rete Supercharger.

Dal 2022 Tesla offre la propria infrastruttura a tutte le auto elettriche in circolazione, vetture che, fino a poco tempo addietro, adottavano standard diversi, tra i quali ente il CCS1 e il CHAdeMO (quest’ultimo sostenuto principalmente dalle Case giapponesi). La mossa di Tesla di consentire ad altri di adottare il suo connettore, ha permesso di trasformare quest’ultimo in uno standard di riferimento.

Ha cominciato Ford, poi GM e poi altri marchi; mancava finora all’appello Stellantis: la holding multinazionale ha ora annunciato che inizierà a integrare il connettore NACS (North American Charging Standard), conosciuto anche come SAE J3400, nei nuovi veicoli elettrici in Nord America a partire dal 2025.

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Stellantis ha anche annunciato di voler incrementare la produzione di moduli di propulsione elettrica (EDM) negli impianti di Tremery-Metz, Francia, Szentgotthard, Ungheria, e Kokomo, Indiana, USA. A questo si aggiunge la produzione di trasmissioni elettrificate a doppia frizione (eDCT) effettuata nel comprensorio di Mirafiori in Italia, destinate a veicoli ibridi e ibridi plug-in.

Gli EDM prodotti a Szentgotthard saranno utilizzati nei veicoli assemblati su una nuova piattaforma STLA dedicata ai BEV. La produzione di EDM avverrà nelle strutture già esistenti dello stabilimento. Le nuove attività di produzione di moduli di propulsione elettrica presso l’impianto includeranno la lavorazione di componenti chiave, nonché l’assemblaggio finale e il collaudo di EDM 3 in 1, la soluzione che riunisce in una singola unità il motore elettrico, il gruppo riduttore e l’inverter.

Nei prossimi 10 anni, Stellantis ha in programma di investire oltre 50 miliardi di euro nell’elettrificazione per raggiungere gli obbiettivi del piano strategico Dare Forward 2030, che prevedono di arrivare entro il 2030 al 100% del mix di vendite con veicoli elettrici a batteria (BEV) per il trasporto passeggeri in Europa ed al 50% con autovetture e veicoli commerciali leggeri BEV negli Stati Uniti.

Per raggiungere questi obiettivi di vendita, l’Azienda si sta assicurando circa 400 GWh capacità pianificata di batterie, grazie al supporto di sei impianti di produzione di batterie in Nord America e in Europa.

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