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Tutto ciò che c’è da sapere su Clubhouse

Il mondo delle app, lo si sa, corre davvero veloce, e non è raro che ad un tratto salti fuori un social o una piattaforma sconosciuta fino a pochi istanti prima, che invece riesce a scalare le classifiche degli store digitali. E’ un po’ quanto accaduto con Clubhouse, il nuovo social network che sta spopolando, soprattutto dopo che anche Elon Musk ha fatto la sua prima apparizione in una delle stanze audio della piattaforma. Ecco cos’è Clubhouse, come funziona dove si può scaricare e come si usa.

Al momento, la startup nata da appena un anno, è stata recentemente valutata 1 miliardo di dollari. Ecco di che si tratta.

Cos’è Clubhouse

L’app si definisce come una “chat audio drop-in”. L’idea è simile alle chat room della prima era di Internet, ma invece della messaggistica istantanea testuale, è esclusivamente audio, naturalmente in tempo reale. Qualsiasi utente può avviare una “stanza virtuale” a cui altri possono partecipare. Ogni sala dispone di moderatori, relatori e ascoltatori. I moderatori controllano chi ottiene i privilegi per poter parlare, sebbene gli ascoltatori possano “alzare la mano” per chiedere di parlare.

Tutto ciò che c’è da sapere su Clubhouse

Il concetto è abbastanza semplice, ma le dinamiche di ogni stanza variano enormemente a seconda di chi ha il controllo e a seconda di quante persone stanno ascoltando. Le stanze possono avere solo un paio di persone o arrivare a qualche migliaio di utenti, possono durare pochi minuti o anche diverse ore. Tutto è live – le conversazioni non vengono salvate e non sono visualizzabili dopo la chiusura della live – con gli utenti che sono liberi di saltare da una stanza all’altra.

Dove scaricarla

Quando Clubhouse è stato lanciato lo scorso anno, era conosciuto principalmente come luogo per i venture capitalist della Silicon Valley e le élite dell’industria tecnologica. Da allora, l’app è cresciuta notevolmente, soprattutto nell’ultimo anno, complice certamente la pandemia e i vari lockdown. Sebbene sia ancora in versione beta e richieda un invito per partecipare, è diventato un po’ meno esclusivo negli ultimi mesi.

Tutto ciò che c’è da sapere su Clubhouse

Attualmente conta 2 milioni di utenti, secondo una recente dichiarazione dell’azienda, che prevede di aprire l’app a chiunque voglia entrare molto “presto”. Al momento, inoltre, è disponibile solo per iPhone, sebbene gli sviluppatori stiano anche lavorando anche su una versione Android.

Tipologia stanze

Man mano che l’app è cresciuta, è cresciuta anche la creatività dei suoi utenti. Oltre alle solite domande e risposte, interviste e altre sale in stile “talk show”, Clubhouse ha ospitato club del libro ed eventi di networking professionale. Ci sono stanze dedicate agli appuntamenti, alla commedia e alla musica.

Alcune stanze sono decisamente no sense, come le “stanze dei gemiti” dove le persone si alternano, per l’appunto, gemendo. Altri sono più utili, come le stanze della ninna nanna a tarda notte. Diverse settimane prima che Musk si unisse alla Clubhouse, fu un gruppo di attori e produttori neri a fare notizia dopo aver messo in scena una produzione dal vivo di Il re leone in una stanza del club.

Tutto ciò che c’è da sapere su Clubhouse

Il solo limite, al momento, sembra quello che lega queste stanze all’essere in diretta, e dunque impone agli utenti di partecipare dal vivo, non potendone riascoltare i contenuti una volta che la stanza viene chiusa.

Allo stesso tempo, l’app non è priva di controversie. Le conversazioni in tempo reale non sono facili da sorvegliare e Clubhouse ha già dovuto affrontare stanze in cui è venuto a galla il fenomeno del bullismo, molestie e antisemitismo. L’azienda ha subito in passato critiche iniziali per non avere essenzialmente politiche di moderazione dei contenuti o anche funzionalità di sicurezza di base come il blocco o la capacità di segnalare molestie. La risposta c’è comunque stata, con l’app che ha aggiunto strumenti di blocco e segnalazione, insieme a linee guida dettagliate della comunità.

Prossimi aggiornamenti

Ovviamente, si attende, tra tutti, che l’app venga aperta al pubblico, senza più necessità di inviti, anche se il team di sviluppo è già all’opera per inserire nuove funzionalità, che possano far durare l’app il più a lungo possibile. Ed infatti, si pensa già a cosa accadrà quando la pandemia sarà terminata e le persone non saranno più costrette in casa.

Inoltre, la startup sta anche affrontando la concorrenza di Twitter, che sta lavorando a un prodotto simile con una nuova funzionalità chiamata Spaces. Al momento, tale funzione è disponibile solo per un piccolo gruppo di utenti beta e non ha raggiunto lo stesso hype di Clubhouse. Ma Twitter potrebbe alla fine avere il sopravvento, poiché gli utenti di Spaces potrebbero non avere difficoltà a trovare un pubblico dato che la funzione è integrata direttamente in Twitter. Soprattutto se persone come Musk, che ha più di 45 milioni di follower su Twitter (rispetto a poco più di 200.000 su Clubhouse), finiranno per utilizzare la funzione.

Per ora, però, Clubhouse non ha alcuna vera concorrenza nello spazio delle chat solo audio. E il suo successo nel corteggiare celebrità e influencer sui social media continuerà probabilmente a garantire che l’app abbia molti momenti virali. Il vero test sarà se riuscirà a mantenere lo slancio una volta che avrà perso il fascino dell’esclusività.

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