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Veritas, l’applicazione Ai di Apple che desiderate e che non avrete

Si chiama Veritas ed l’applicazione per l’intelligenza artificiale che tutti ci saremmo attesi da Apple, che non abbiamo visto e non vedremo ma che da qualche parte nei laboratori di Cupertino funziona come una sorta di incubatore per la nuova Siri.

Di essa parla, come sempre quando si tratta di anticipazioni, Bloomberg in un dettagliato articolo sul cui sfondo ci sono ancora tutti gli sforzi per portare la piattaforma Ai di Apple al livello della concorrenza.

Veritas è un chatbot moderno: è in grado di gestire conversazioni lunghe e articolate, di salvare lo storico delle chat e di tenere conto del contesto dei dialoghi. Grazie a questa architettura, i team di intelligenza artificiale di Apple possono verificare più rapidamente capacità che la Siri attuale non possiede, come la ricerca tra i dati personali dell’utente (canzoni, email), o l’esecuzione di azioni dirette dentro le app, ad esempio modificare una foto.

Bloomberg spiega che Veritas serve anche a raccogliere feedback sull’effettiva validità delle conversazioni. Il cuore tecnologico che muove l’app è il sistema Linwood, una nuova piattaforma basata su large language models sviluppata dal team Foundation Models di Apple e integrata con componenti esterni. Questo approccio ibrido serve a dare solidità e scalabilità a Siri, ma è anche indice della difficoltà di Apple a creare da sola un modello competitivo.

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Foto di Miguel Tomás Unsplash

La nuova Siri, attesa da anni, avrebbe dovuto debuttare già la scorsa primavera. I problemi tecnici, con funzioni che fallivano fino a un terzo delle volte, hanno però costretto Apple a rinviare il lancio. Il 7 marzo l’azienda ha fatto sapere di ritardi e sembra che per vedere funzionalità avanzate se ne parlerà il prossimo anno.

Si tratta di un passaggio delicato: se il software manterrà le promesse, Cupertino potrà finalmente segnare il suo ritorno nell’arena dell’AI; se invece dovesse deludere, il rischio è quello di rimanere ulteriormente indietro rispetto a Google e Samsung, che stanno spingendo con forza sulle loro piattaforme.

Sono circolate indiscrezioni secondo le quali Apple ha intenzione di aprire Siri a terze parti tramite il cosiddetto app intent system, che consentirebbe all’assistente vocale di diventare “più consapevole del contesto” quando l’utente effettua richieste e di indirizzare le azioni direttamente verso app di terze parti.

Parallelamente, Apple lavora a una versione graficamente ridisegnata di Siri per fine 2026 e a un rafforzamento della sua presenza nel mondo smart home: HomePod e Apple TV dovrebbero presto ricevere nuove funzioni AI, mentre è allo studio anche un sistema di ricerca web basato sull’intelligenza artificiale.

L’assistente vocale di Apple è un pezzo fondamentale della strategia AI dell’azienda ma con i suoi ritardi anche uno dei peggiori fallimenti di Cupertino, uno scivolone che ha indotto i vertici a rivoluzionare tutta l’architettura di implementazione dell’Intelligenza Artificiale. Il ritardo ha provocato anche cambi interni: John Giannandrea, a lungo a capo delle strategie AI, è stato ridimensionato; Robby Walker, che aveva guidato Siri, lascerà Apple in ottobre. È nato invece il nuovo team AKI (Answers, Knowledge, Information), incaricato di integrare funzioni di ricerca avanzata basate su AI.

Quando a Cook è stato chiesto dei ritardi che sta subendo il progetto, il CEO di Apple ha risposto manifestando fiducia, indirizzando il problema verso una questione di tempistiche e qualità. In un incontro interno con i dipendenti ha definito l’AI “la più grande trasformazione degli ultimi decenni” e ha affermato che “questa partita è nostra da vincere”.

Le ultime indiscrezioni riferiscono di Apple in trattative con Google per costruire un modello Gemini personalizzato che girerebbe sui server Apple, mantenendo così il controllo sull’infrastruttura e sulla privacy degli utenti. In passato, Cupertino aveva discusso anche con OpenAI e Anthropic (Claude), ma la strada più concreta oggi sembra quella con Mountain View.

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