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Apple rende divertenti privacy e sicurezza nello spot That’s iPhone: aggiornato

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La sicurezza delle informazioni personali e la privacy possono essere questioni divertenti: lo dimostra il nuovo spot di Apple intitolato Privacy That’s iPhone, che Apple ha condiviso su YouTube per presentare in modo divertente e in pochi secondi, la sicurezza del telefono marchiato mela morsicata. Aggiornamento: per ogni scena e situazione mostrati nel video, la multinazionale di Cupertino illustra le funzioni che Apple ha implementato in iPhone per tutelare la sicurezza e la riservatezza dei dati personali dell’utente. Non solo: nella versione italiana non sono presenti due scene aggiuntive invece presenti nel filmato pubblicato in USA.

Nel nuovo filmato Apple Privacy That’s iPhone le persone condividono in modo goffo le proprie informazioni personali con estranei: il numero della carta di credito, i dettagli di accesso e la cronologia di navigazione web, inclusi dettagli piccanti della propria vita privata vengono letteralmente strillati al vento, in una serie di scene ambientate sui mezzi pubblici, mentre si fa ginnastica al parco, in ufficio e al cinema.

Su un autobus un uomo dichiara ad alta voce di aver visitato otto siti web di avvocati divorzisti e durante la cena in un ristorante, una donna racconta alle altre due persone al tavolo che ha acquistato vitamine per la gravidanza e quattro test il 15 marzo alle 9.16. Si tratta chiaramente di informazioni che si possono trovare nella cronologia di ricerche di iPhone.

That’s iPhone: ecco lo spot divertente di Apple sulla Privacy

Per quanto riguarda le ricerche su Internet e la cronologia, Safari manda fuori strada i tracker. L’Intelligent Tracking Prevention aiuta a fermare gli inserzionisti che seguono tracce e dati degli utenti da un sito all’altro. Stesso discorso per gli acquisti online: Wallet e Apple Pay aiutano gli utenti a tenere privati gli acquisti online. Apple non sa cosa hai comprato, dove hai fatto acquisti o quanto hai speso.

Privacy, riservatezza e sicurezza sono alla base anche dell’app Apple Salute. In una sequenza un uomo che fa jogging nel parco strilla a tutti «Le mie pulsazioni sono a 150. 151. E di nuovo 150”. Con iPhone e Apple Watch è l’utente a controllare quali informazioni vanno nell’app Salute e con chi le condividiamo. Quando il telefono è bloccato con un codice di accesso, con Touch ID o con Face ID, tutti i dati relativi alla salute e alla forma fisica nell’app Salute sono crittografati. E se si utilizzano le versioni più recenti di watchOS e iOS e si attiva l’autenticazione a due fattori, i dati relativi alla salute e all’attività vengono salvati in un modo che Apple non è in grado di leggerle.

Ma di questo divertente spot Apple esiste anche una versione diffusa negli USA più lunga, contenente due sequenze aggiuntive che parlano della privacy dei nostri dati personali in Apple Mappe e in iMessage, filmato che riportiamo più in basso in questo articolo. Nella prima sequenza aggiuntiva l’utente nel video dichiara a tutti «La mia casa è nel raggio di 300 metri», in ogni caso questo non può succedere nell’ecosistema Apple perché l’app Mappe non associa i dati personali all’account Apple ID e Apple non conserva una cronologia di dove l’utente è stato.

Invece nella sequenza in cui l’utente dichiara «Detesto lavorare» su iMessage, Apple indica che i messaggi sono visti solo dalla persona a cui l’utente li manda. Con la crittografia end-to-end, Apple non può leggere i tuoi Messaggi mentre vengono inviati tra te e la persona a cui li stai scrivendo. Qui di seguito riportiamo la dichiarazione di Apple che accompagna il nuovo spot Privacy That’s iPhone:

«Il messaggio rimane sempre lo stesso. Non tutte le tecnologie e i modelli di business sono uguali. Il modello di business e le tecnologie di Apple considerano la privacy degli utenti un diritto fondamentale.

Si possono avere dispositivi intelligenti senza rinunciare alla privacy; servizi efficaci senza rinunciare alla privacy. L’utente non deve rinunciare alla sua privacy. Apple non crea un profilo dettagliato di tutto ciò che gli utenti fanno – non legge le loro e-mail, i loro messaggi o le cronologie di navigazione in modo che altre aziende possano vendere all’utente dei prodotti. Il modello di Apple non dipende dalla monetizzazione dei dati dei suoi clienti.

Apple crede che i tuoi dispositivi debbano sapere tutto di te, ma non crediamo che Apple debba sapere tutto di te. Ecco perché nella progettazione dei nostri prodotti, Apple cerca di mantenere quanto più possibile le operazioni di elaborazione sul dispositivo, e si impegna a raccogliere il minor numero possibile di dati personali; la trasparenza verso gli utenti e il controllo da parte degli utenti sono sempre principi fondamentali.

Tutte queste pratiche si basano sulla premessa di una forte sicurezza come la crittografia dei codici di accesso che protegge le informazioni sul telefono. I nostri clienti mettono sempre più dati sensibili sui loro dispositivi – non solo foto, ma anche dati sanitari e finanziari – e per questo Apple continuerà a costruire protezioni per la sicurezza dei dati ancora più robuste, in modo che i clienti possano essere certi del fatto che i propri dati siano al sicuro».

 

Per parlare di privacy e sicurezza nello spot Apple Privacy That’s iPhone Cupertino ha scelto la strada della risata, nel segno della sperimentazione nell’ambito della pubblicità come spesso accade per Cupertino. Lo stesso approccio è già stato impiegato dalla multinazionale in alcuni precedenti spot della stessa serie.

Proprio grazie a questa tendenza, Apple riceve spesso riconoscimenti importanti per i suoi annunci pubblicitari, come accaduto già per gli spot girati nel 2018. Da sempre, filmati e colonne sonore (qui l’articolo dedicato ai 40 anni di musica nelle pubblicità di Apple) non sono passati inosservati e – in molti casi – hanno segnato la storia della comunicazione e della tecnica pubblicitaria.

Approfondimenti sui temi della Privacy e della Sicurezza si trovano ai rispettivi collegamenti. Tutti gli articoli di macitynet che parlano di Apple sono disponibili da questa pagina.

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