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C’è un bug nell’emoji della pizza di Apple

Gli utenti Apple prendono molto seriamente tutto ciò che ha a che fare con la pizza e nel 2019 era nata una polemica tutta italiana sulla modalità di rappresentazione della pizza nelle emoji di iOS, iPadOS e macOS.

Uno dei nostri prodottI gastronomici più noti è apprezzato nel quartier generale di Cupertino e sanno benissimo com’è fatta la vera pizza, sia perché nel vecchio Campus si cucinavano buonissime margherite, sia perché il responsabile dell’alimentazione Apple è italiano e l’azienda ha perfino brevettato un sistema di trasporto ad hoc.

La nuova polemica arriva da Chris Espinosa, dipendente numero 8 di Apple, il quale fa notare che se si copia e incolla l’emoji della pizza in un editor di immagini vettoriali, la fetta forma un angolo di circa 48 gradi, elemento che implica un taglio non lineare (parti non eque) e l’impossibilità di ottenere di una circonferenza perfetta. Per ricostruire la pizza tenendo conto dell’emoji di Apple servirebbero 7,4 fette, un fastidio per chi soffre di ataxofobia (paura del disordine e della trascuratezza) o non sopporta l’assenza di ordine fisico e geometrico, vera e propria fobia da chi pretende ordine e simmetria, e odia forme non perfettamente simmetriche.

C'è un "bug" nell'emoji della pizza di Apple

Tagliare una pizza in fette perfettament uguali è a quanto pare un dilemma che he affligge varie persone; considerando che venga tagliata una volta sola, più o meno a metà, ma non esattamente passando per il centro (che non è sempre facile da calcolare con precisione); in questo caso chi ottiene la parte contenente il centro, mangia di più. Stesso discorso per la pizza una pizza tagliata in 4 e in 6 fette: il più fortunato è chi si aggiudica la porzione che racchiude il centro.

C'è un "bug" nell'emoji della pizza di Apple

Focus riferisce che due matematici sono riusciti tempo addietro a dimostrare che le cose di complicano all’aumentare dei tagli: se tagliamo una pizza 3, 7, 11, 15 volte, e così via, senza passare dal centro e prendendo le fette in modo alternato, a riempirsi di più lo stomaco sarà chi si aggiudica la fetta contenente il centro. Se invece la si taglia 5, 9, 13, 17 volte, vale il contrario: chi prende il centro, mangia di meno.

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