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Il “trova tutto” di Apple si chiamerà AirTag ed è dietro l’angolo

L’accessorio stile “Tile” tracker di Apple, il piccolo dispositivo che sarà possibile attaccare a ciò che non si vuole perdere (es. le chiavi di casa o dell’auto), si chiamerà molto probabilmente AirTag e il suo rilascio non dovrebbe essere distante. Questo quel che è possibile dedurre da due notizie convergenti, emerse nel corso della serata di ieri

La prima giunge dal sito Macrumors che riferisce di varie attività legate alla registrazione di questo marchio distintivo e tutti gli indizi che punterebbero in direzione Cupertino. La seconda, forse anche più esplicita, rimbalza da 9to5Mac che avrebbe scovato dentro ad iOS 13.2 una cartella con questo nome.

Per quanto riguarda la registrazione del marchio si deve guardare alla Russia. Una società nota come “Intelligent Systems of Business Control Ltd” e basata proprio in quel paese a ottobre dello scorso anno ha fatto domanda al Patent and Trademark Office statunitense per registrare il nome “AirTag”.

Nella domanda di registrazione si parla di un sistema di identificazione basato su tag RFID (radio frequency identification), lettore RFID e software per la gestione del lettore RFID; si fa riferimento a etichette RFID, a tag RFID sotto forma di card, portachiavi, bracciali, dischetti magnetici, sticker e altre forme. La somiglianza con la tecnologia di Apple di cui si vocifera da qualche tempo quindi notevole.

Apple ha probabilmente acquisito i diritti per usare il marchio “AirTag”

Nel corso del processo di approvazione del marchio giunta a termine lo scorso 17 settembre, si è appreso che a gestire la trattativa è stata Baker & McKenzie, un importante studio legale con il quale Apple ha lavorato altre volte in varie nazioni. Come se questo non bastasse a legare AirTag alla mela, l’1 ottobre la proprietà del marchio è stata trasferita a GPS Avion LLC, azienda creata nel luglio 2019 e della quale non è nota alcuna presenza pubblica. GPS Avion è stata creata nel Delaware mediante la Corporation Trust Company, un procedimento che Apple ha usato altre volte per nascondere la sua reale identità quando deve trattare prodotti con problematiche di proprietà intellettuale.

Apple ha probabilmente acquisito i diritti per usare il marchio “AirTag”

Ad ulteriore conferma che AirTag sarà il nome del dispositivo di tracciamento degli oggetti c’è anche iOS 13.2 come spiega 9to5Mac. Dentro al sistema operativo rilasciato ieri sera è presente un riferimento al nome “AirTag” (foto sopra). Si tratta di una cartella che al momento appare vuota e che sembra un segnaposto per elementi futuri (icone ed elementi grafici vari), compresi riferimenti a un filmato che mostra come cambiare la batteria in questi tag.

Da tutto questo è possibile dedurre che Apple è praticamente quasi pronta a rilasciare questo piccolo accessorio che, secondo le fonti, dovrebbe operare assieme al chip Ultra Wide Band U1 di iPhone 11 e iPhone 11 Pro. Grazie alla elevata direzionalità del sistema un iPhone è in grado di identificare con estrema precisione un oggetto che si trova nel suo raggio di azione. Oggi U1 opera unicamente con Airdrop, ma AirTag potrebbe essere un nuovo e importante dispositivo capace di sfruttarne le caratteristiche.

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