Questo sito contiene link di affiliazione per cui può essere compensato

Home » Hi-Tech » Mobile e Notebook » Recensione MacBook Air M3, teme solo sé stesso

Recensione MacBook Air M3, teme solo sé stesso

Apple ha presentato un po’ in minore la nuova versione del suo computer più popolare: il MacBook Air, adesso con processore M3. Lo abbiamo segnalato: la presentazione è stata fatta con dei comunicati e briefing per la stampa, senza un evento dedicato.

Le caratteristiche sono chiare per tutti, ma la domanda su “come va questo computer?” è solo parziale rispetto a quello che veramente è utile sapere. Cioè se convenga acquistare il nuovo portatile di Apple oppure prendere la versione precedente con chip M2, oppure addirittura andare a cercare una versione con chip M1 ancora reperibile in super offerte in Italia. La risposta non sarà facile, come vedremo tra un attimo.

MacBook Air 132 M3, caratteristiche

Apple ha fondamentalmente aggiornato pochissimo di questo computer dal punto di vista hardware. Quindi, stesse dimensioni e peso: il 13 pollici misura 30,41 x 21,5 x 1,13 cm e pesa 1,24 Kg mentre il 15 pollici misura 34,04 x 23,76 x 1,15 cm e pesa 1,51kg). Il display è sempre Liquid Retina da 2.560 per 1.664 pixel con luminosità di 500 nits e gamma colore P3 con True Tone (il 15″ offre 2.880 per 1.864 pixel sempre a 500 nits, P3 e True Tone).

Sempre senza ventole interne, mette a disposizione due porte Thunderbolt 4 – USB-C, il connettore Apple MagSafe 3 e la presa audio mini-jack. Inoltre, la connessione wireless adesso è Wi-Fi 6E (prima era 6 senza E) che dovrebbe essere due volte più veloce, se avete un router wireless compatibile.

La videocamera è FaceTime HD 1080p della precedente generazione, i microfoni sono gli stessi e permettono di avere la funzionalità di isolamento della voce e miglioramento della sua qualità nelle videocall senza cuffie. La batteria da 52,6 watt/ora del 13 pollici (66,5 watt/ora del 15 pollici) permette di avere una autonomia analoga a quella della precedente generazione (15 ore di navigazione web senza fili e 18 ore di playback di Apple TV+). C’è un nuovo caricabatterie in opzione, oltre al 35W a due uscite è possibile scegliere un caricabatterie 70W che permette la ricarica veloce.

Inoltre, MacBook Air M3 si distingue per il suo design leggermente aggiornato dal punto di vista del colore, che ora include un trattamento anodizzato esterno, pensato per offrire una maggiore resistenza alle impronte digitali. È un problema soprattutto per i modelli color Mezzanotte (nero-blu, adesso analogo a quello dei MacBook Pro serie M3) e meno per gli altri (Galassia, Grigio Siderale e Argento).

recensione MacBook air m3 13 dini ico1

La modulazione dell’offerta

La novità più forte è nelle tre versioni offerte. Qui vediamo solo il modello da 13 pollici: la versione “base” da 1.350 euro offre CPU e GPU 8 core, 8GB di memoria RAM e unità SSD da 256GB. Andando alla versione superiore si passa al processore CPU 8 core e GPU 10 core (che viene scelto anche in caso di aumento della memoria o SSD della versione base) con 8/512GB per un prezzo di 1.580 euro. La versione più potente offerta già preconfigurata con 16/512GB costa 1.810 euro.

Per fare un paragone, i MacBook Air M2 ancora venduti da Apple costano 1.250 euro in versione 8/256GB e 1.480 euro in versione 8/512GB. Il cambiamento maggiore (e più apprezzato) è che la versione preconfigurata di punta di MacBook Air M3 abbia già di base 16 GB di Ram, requisito secondo noi fondamentale. La versione comprata per questa prova è la 16/1TB e costa 2.040 euro. Invece, la versione al massimo delle prestazioni (24/2TB) costa 2.730 euro.

Come va

MacBook Air M3 è un ottimo computer, non c’è che dire. Preso da solo, isolato dal resto del mondo, è un computer che ci ha permesso di avere ottime prestazioni di batteria e di lavorare senza problemi in contesti diversi. Si può utilizzare sia collegato a due monitor (ma con lo schermo chiuso) o a un monitor solo e con schermo aperto che in maniera perfettamente autonoma.

Lo abbiamo usato in vari spostamenti e dopo aver usato sia un MacBook Air M1 che un MacBook Air M2, sempre con schermo da 13 pollici ma dotazioni di RAM differenti (8 GB per M1, 16 GB per M2). Lo stacco è relativamente forte. Rispetto a un Air M1 8/256GB questa macchina M3 16/1TB va molto meglio grazie alla RAM incrementata. È più fluida nell’uso quotidiano ed è possibile passare da una finestra all’altra di numerose applicazioni aperte senza rallentamenti.

recensione MacBook air m3 13 dini 12

Ottimo spunto

Abbiamo usato poche volte tutta la potenza del processore M3, che per il resto è analogo a quello a bordo del MacBook Pro 14 con lo stesso processore M3. La differenza a vantaggio del MBP14 è data, oltre che dallo schermo migliore, anche dal sistema di raffreddamento che consente di “tirare” il processore più a lungo prima che vengano rallentate le prestazioni per via della termica.

Inoltre, MacBook Pro 14 con processore M3 può contare su due porte di connessione in più (HDMI e SD Card, ma nessuna USB-C sul lato destro, come l’Air) e degli speaker migliori per resa sonora. La qualità della webcam è la medesima.

Il miglioramento invece rispetto a MacBook Air M2 è veramente minimo: solo il processore, in buona sostanza, e una migliore riparabilità, secondo i siti che si occupano di fare i teardown. In buona sostanza, questo MacBook Air M3 offre un miglioramento solo incrementale rispetto alla generazione precedente che ha la medesima scocca, schermo e dotazione hardware in generale. Invece, il passaggio è netto per chi fosse abituato a un MacBook Air M1 o ad altri MacBook di epoca precedente con processore Intel.

Come scritto poco sopra, il “salto” è davvero notevole e l’utilizzo è molto più fluido. La lavorazione a tre nanometri permette di avere anche potenza con consumo analogo a M1 ed M2, soprattutto riducendo la dispersione termica, che era l’unico vero limite di M2 e che a nostro avviso (per esperienza empirica) tarpava le ali alla batteria della precedente generazione di MacBook Air.

recensione MacBook air m3 13 dini 17

In conclusione

L’ultimo aggiornamento del MacBook Air di Apple ha catturato l’attenzione di molti. C’è un ragionamento da fare: è un computer valido non tanto per le novità che introduce, ma per la riflessione che suscita sull’opportunità di acquistarlo. Con un esterno leggermente più resistente alle impronte nel colore Mezzanotte e l’introduzione del nuovo chip M3, quest’ultimo aggiornamento sembra puntare più su una continuità che su una vera e propria rivoluzione.

La nuova finitura Mezzanotte (se vi interessa il colore nero con riflessi blu), pur tentando di contrastare le impronte, non sembra fare una grande differenza nella vita quotidiana di chi è abituato a maneggiare il proprio dispositivo senza particolari accorgimenti. Abbiamo comunque provato la versione Argento.

MacBook air m3 2024
Image Courtesy by Apple

Il chip M3, pur rappresentando un salto generazionale nell’architettura degli Apple Silicon, segue la strategia dell’azienda di Cupertino di uniformare l’esperienza utente attraverso i vari dispositivi. Se da un lato questo assicura prestazioni incrementate, dall’altro pone interrogativi sulla reale necessità di aggiornamento per gli utenti che utilizzano il MacBook Air per attività quotidiane di base. Le migliorie grafiche e il supporto al ray tracing, pur significativi, si rivolgono a una nicchia di professionisti che desiderano un computer meno costoso dei Pro, ma non rappresentano la maggioranza degli utenti Air.

 

Un miglioramento incrementale

In conclusione, pur riconoscendo le capacità tecniche dell’ultimo MacBook Air, l’effettiva convenienza di un upgrade, soprattutto per quegli utenti che utilizzano il laptop per navigazione web, editing di testi e attività non particolarmente onerose dal punto di vista computazionale, è molto relativa.

L’abbassamento di prezzo del modello con chip M2 e la disponibilità residua del modello M1 rappresentano opzioni altrettanto valide e forse più consone per un vasto numero di utenti, ponendosi come alternative economicamente più vantaggiose senza sacrificare eccessivamente in termini di prestazioni.

Questo per dire che non ha molto senso passare da un Air M2 a un Air M3 in versione base. Ed è anche da vedere se ha senso passare da un M1 a un Air M3 base. Invece, per chi ha un Mac Intel è decisamente la migliore opzione (ma anche gli altri modelli di Air con M1 e M2 lo sono). Se si viene dal mondo Windows, certamente è una opzione molto interessante e consigliata. Così come anche il precedente MacBook Air M2, ancora in commercio.macbook air m3 icona

Orientamento alla scelta

Come capire se davvero serve un MacBook Air M3, allora? L’ipotesi migliore secondo noi è in base al tipo di utilizzo: se vi basta la versione base (8/256) tanto vale prendere un M2 con la medesima configurazione. Se invece avete bisogno di più memoria RAM e spazio di archiviazione, vuol dire che volete “spremere” qualcosa di più da questo computer e allora il MacBook Air M3 fa per voi.

Alla fine, il nuovo MacBook Air M3 è un computer dalle caratteristiche interessanti ma non nella versione base, e dalle prestazioni più che valide. Tanto è vero che il modello in prova è in realtà il modello personale acquistato da chi lo recensisce.

Giudizio

Pro

  • Configurabilità delle varie opzioni (memoria e storage)
  • La versione da 16 GB è disponibile nei pre-configurati
  • Nuova versione Nero-blu che soffre meno le impronte
  • Estremamente resistente e affidabile

Contro

  • È sempre più costoso
  • Ha lo stesso hardware della versione M2
  • Ha un incremento di prestazioni base marginali rispetto a M2

VOTO: 8

In questo articolo di macitynet come scegliere MacBook Air tra i modelli con chip Apple Silicon M2 e M3.


Sto caricando altre schede...
Sto caricando altre schede...
Sto caricando altre schede...
Sto caricando altre schede...
Sto caricando altre schede...

 

Offerte Apple e Tecnologia

Le offerte dell'ultimo minuto le trovi nel nostro canale Telegram

Top offerte Apple su Amazon

Sono arrivati gli iPhone 15 e 15 Pro, primo contatto

Minimo iPhone 15 Pro da 256 GB, solo 1169

Su Amazon iPhone 15 Pro scende al minimo storico nella versione da 256GB. Ribasso a 1169 €, risparmio di 200 €

Ultimi articoli

Pubblicità