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Android, le reazioni Emoji via SMS a iPhone lasciano a desiderare

A breve gli utenti Android potranno aggiungere una emoji come reazione in risposta agli SMS ricevuti da un iPhone. Questa funzione è stata appena annunciata da Google insieme ad altri miglioramenti alla sua app di messaggistica che verranno gradualmente implementati nelle prossime settimane.

Dato però che l’app Messaggi di iOS non supporta il protocollo RCS (Rich Communication Services), queste reazioni tramite emoji appariranno come fastidiosi messaggi di testo SMS in risposta, come qualcosa sulla falsariga di «Tizio ha reagito con un cuore a “andiamo al cinema stasera”».

Jan Jedrzejowicz, a capo dell’app Messaggi di Google, ha detto che adesso spetterà ad Apple decidere se analizzare o meno questi testi, ufficialmente denominati Tapback, per trasformarli nelle giuste emoji da allegare all’apposito messaggio ricevuto su iPhone, alla stregua di quanto fatto da loro a inizio anno per le reazioni in emoji di iMessage ricevute su Android.

Questa nuova implementazione appare come l’ennesimo tentativo di incoraggiare Apple a supportare i messaggi RCS su iPhone. Quantomeno ciò eliminerebbe i messaggi di testo che tra non molto verranno ricevuti come una sorta di descrizione delle reazioni Emoji inviate da Android a iPhone. Non sappiamo se ciò avverrà, visto che Tim Cook, giusto il mese scorso, ha bocciato questa funzionalità perché a suo avviso non sarebbe molto richiesta dagli utenti iPhone.

L’adozione dello stanndard RCS – ovvero quel protocollo di telefonia mobile che punta a sostituire gli SMS arricchendoli di funzionalità come la possibilità di inviare elementi multimediali, foto ad alta risoluzione e video, messaggi audio, possibilità di inviare file di grandi dimensioni, sfruttare funzionalità di cifratura, offrire chat di gruppo, chatbot, codici QR e altro ancora – è partita nel luglio dello scorso anno e all’epoca si faceva già notare come Apple fosse l’unica a non supportarlo, con benefici quindi che gli utenti iPhone non potranno avere.

C’è stato un momento in cui Apple sembrava interessata, ma da allora non è cambiato nulla nonostante Google, sia con dolci inviti che attraverso dichiarazioni un po’ meno delicate, ha cercato di spingere Apple ad unirsi al resto del mondo. E poi secondo uno studio Adobe chi usa le emoji piace di più.

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