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Developer Conference: 30 anni di WWDC nell’intervista a Riccardo Ettore

La WWDC 2018 si avvicina. Per molti questo evento è nato recentemente, da quando è arrivato iPhone, ma in realtà è una evento storico. Lo dimostra l’esperienza di Riccardo Ettore che abbiamo conosciuto in una lontana MacWorld Expo San Francisco dei primi anni 2000 quando l’appuntamento Apple di inizio anno si svolgeva nelle sedi Nord e Sud del Moscone Center al centro della città e ancora il Moscone West, ultima sede cittadina dell’evento non era neppure nei piani urbanistici della città. 

Riccardo era forse l’unico sviluppatore di origine italiana presente alla fiera ma aveva già una esperienza decennale di programmazione con il suo TypeIt4Me, una utility per inserire testi lunghi con abbreviazioni predeterminate che ancora oggi resiste ai tanti e spesso ingarbugliati aggiornamenti del sistema operativo Mac.

Ma Riccardo non era nuovo alle trasferte in California dall’Inghilterra dove risiedeva: aveva iniziato a partecipare alla WWDC del 1988, esattamente 30 anni prima quando si chiamava Spring Developer Conference e ci siamo divertiti a chiedergli le differenze tra gli eventi di quegli anni e le ultimissime WWDC a cui pure ha partecipato.

Riccardo quale fu la prima WWDC a cui partecipasti?

La prima fu nel 1988 ed ogni tanto indosso ancora la camicia “blasonata” (vedi immagine qui sotto) che regalavano ai partecipanti. Un ricordo di quegli anni fu ritrovarmi in una stanza d’albergo dove Andy Hertzfeld ci mostro’ Multifinder sul quale stava ancora lavorando e… debuggando. Mi sembrava di essere arrivato in paradiso e di sognare!

Developer Conference: 30 anni di WWDC nell’intervista a Riccardo Ettore

Dove si svolgeva? In città a San Francisco? In quale sede?

A quei tempi si svolgeva al Convention Centre di San Jose, nella stessa città ove si tiene di nuovo dallo scorso anno.. Si teneva in maggio piuttosto che in giugno e ricordo un anno particolare: nel 2002 comincio’ il giorno dopo della festa locale del Cinco de Maio che aggiunse una nota di colore in piu’.

In realtà il mio primo viaggio in Apple fu nel 1985, un anno dopo il lancio di Mac: in quell’anno Apple Computer Belgium mi invito’ in qualita’ di giornalista (scrivevo per L’ordinateur Individuel in Francia e Micro Magazine in Belgio) a visitare la casa madre a Cupertino e la nuova fabbrica dove nascevano i Macintosh. Colsi l’occasione per fare una domanda direttamente al giovane Steve Jobs che circolava tra noi: “quando esce il floppy da 800K?” “Non facciamo commenti su prodotti non annunciati” fu la risposta secca, ma cortese di Steve… una risposta poi sempre ripetuta negli anni a qualsiasi giornalista.

Fino all’arrivo di iPhone e il solo sistema operativo Apple per cui sviluppare era Mac OS.. 6,7,8 oppure 9?

Infatti, fino all’uscita di iPhone o per essere piu’ precisi allo sblocco da parte di Steve Jobs delle APIs per svilupparci sopra e all’apertura dello AppStore, il solo sistema operativo era Mac OS con le versioni dal 6 al 9, fino all’uscita poi del X (dieci, attenti a non pronunciarlo “ics”!) nel 2001. 

Per TypeIt4Me il passaggio da 9 a X fu arduo perche’ il nuovo OS non consentiva piu’ lo stesso accesso per intercettare e cambiare i caratteri nel flusso del sistema. Ricordo che un bel giorno nel 2001, Douglas Adams (quello di Hitchhiker’s Guide to the Galaxy – Guida galattica per Autostoppisti), mi mando’ un email per chiedermi quando avrei rilasciato una versione di TypeIt4Me per OSX. 

Sapendo che era molto quotato ed ammanicato in Apple, gli chiesi di aiutarmi a farmi aiutare da Apple. Nel giro di poche ore ricevetti una chiamata da Cupertino perché Douglas aveva parlato direttamente al numero due di Steve, Avie Tevanian! Chissà se senza quell’intervento TypeIt4Me sarebbe mai arrivato a 30 anni?

Developer Conference: 30 anni di WWDC nell’intervista a Riccardo EttoreDa ricordare poi i miei incontri con il co-fondatore di Apple, Steve Wozniak, che incontrai per la prima volta durante MacExpo 2007 a San Francisco. Scoprii cosi’ che da anni Woz utilizzava sia TypeIt4Me che Sounds4Fun. Non vi posso descrivere la soddisfazione di sapere che uno dei miei idoli, che costrui il computer che cambio’ il corso della mia vita, usa il mio software!

Anni dopo, rividi Woz a Londra e mi confermo’ che continuava ad usare TypeIt4Me.

Tornando alle vecchie WWDC… quanti Ingegneri e specialisti Apple partecipavano e quanti erano gli iscritti? Che rapporto c’era tra di loro?

Fin dai primi tempi, Apple inviava moltissimi dei suoi tecnici e sviluppatori interni e gli iscritti erano centinaia, poi migliaia ed era facile farsi aiutare da “quelli di Cupertino”.

Da notare che anche nel 2013, fui in grado di interagire con gli ingegneri della Apple nonostante lo strapieno di partecipazione.

Qual era la ragione principale per te nello sviluppare per una piattaforma molto minoritaria ai tempi?

Poco piu’ di 40 anni fa, nel gennaio 1978 acquistai un Apple II (dovetti quasi fare un secondo mutuo per pagarlo!) imparai a programmare da autodidatta e divenni un tifoso della Apple. Quando fu lanciato il Mac poi, fu amore a prima vista e feci un ulteriore investimento intellettuale oltre che “affettivo” che mi lego’ – e tuttora mi lega – a quella piattaforma.

Developer Conference: 30 anni di WWDC nell’intervista a Riccardo Ettore
Il Beer Bash al termine della WWDC 2013

Ci hai raccontato di aver partecipato alla WWDC di recente, qual è stata l’ultima?

Putroppo le ultime due furono nel 2012 e 2013 dopodiché l’idea di dover partecipare ad una lotteria per acquistarne il biglietto mi ha frenato, ma spero di ritornarci un giorno per riassaporarne l’atmosfera. L’anno scorso, la partecipante piu’ anziana aveva 82 anni, quindi io a soli 65, ho ancora molta strada da fare per battere un giorno il suo record! 

In cosa è peggiorata o migliorata la WWDC?

La cosa peggiore e’ la lotteria per poterci entrare. Il miglioramento invece e’ che ormai da uno o due anni si possono seguire le conferenze in diretta o quasi (un tempo bisognava aspettare settimane).

Consiglieresti ad un giovane sviluppatore di provare ad iscriversi?

Sicuramente! E’ fantastico essere immersi per cinque giorni tra persone motivate dalla stessa passione. Le conferenze si possono guardare anche da qui in video, ma il fatto di poter fare domande ad altri sviluppatori e ai tecnici della Apple e’ preziosissimo. Il piu’ giovane l’anno scorso aveva 10 anni! E Apple premia anche i più bravi con delle Scholarship gratuite.

La gran parte degli sviluppatori è concentrata su iOS visto l’enorme mercato. C’e’ ancora una ragione per sviluppare su macOS? Quali strumenti e prospettive ti piacerebbero fossero presentati da Apple? Credi che si arriverà mai ad un sistema operativo che mescoli iOS e macOS?

Per me vale ancora la pena sviluppare su MacOS dove si puo’ ancora tenere dei prezzi di vendita non “stracciati”, ovvero 20 dollari piuttosto che uno o due. Lavorare su TypeIt4Me dopo quasi 30 anni e’ anche dovuto alla sua persistente popolarita’ nonostante i vari concorrenti arrivati sul mercato negli ultimi 10 anni (TypeIt4Me era il solo “text expander” sul mercato fino al 2006). 

Come ogni anno, Apple presentera’ una nuova versione di Xcode e come ogni anno sara’ sempre piu’ comodo sviluppare su questa piattaforma.

Vediamo se ci sara’ poi qualche annuncio la settimana prossima su una possibile fusione dei sistemi operativi, chissa!? Dal punto di vista dello sviluppo, i due sistemi hanno gia’ da anni moltissime API in comune, quindi…

TypeIt4Me ormai ha 30 anni e tu sei appena andato in pensione: è valsa la pena lavorare su quel progetto? Qual è il suo futuro e il futuro di Riccardo Ettore?

Proprio oggi cade il primo anniversario della mia partenza in pensione dal mio “vero” lavoro (quello che pagava il mutuo e metteva cibo sul tavolo per intenderci). Il tempo che ho passato in trent’anni a perfezionare TypeIt4Me va catalogato invece sotto la voce “passione” o “hobby” che dir si voglia. Ne e’ valsa la pena? Si, certo! Non tanto finanziariamente, ma per la soddisfazione che mi ha dato lungo tutti questi anni leggere recensioni e commenti degli utenti.

Il futuro di TypeIt4Me sara’ determinato dal continuo riscontro da parte degli utenti. Anche dopo 30 anni di sviluppo, ci sono ancora cose da aggiungere, cercando peraltro di non farne un “mostro” e di non complicarne l’interfaccia per gli utenti. Per fortuna che da un paio d’anni mio figlio che e’ specializzato in grafica e user experience veglia a tenere sotto controllo quell’aspetto. Nonostante non sia programmatore, si occupa peraltro del sito web, del supporto agli utenti e ha rifatto la documentazione che io come ogni sviluppatore ho sempre un po’ preso sotto gamba.

Quanto al mio futuro, avendo entrambi i figli e i nostri due nipotini a pochi minuti da casa nostra, mia moglie ed io continueremo ad abitare a Londra pur passando anche lunghi periodi sul Lago di Como ora che non sono piu’ vincolato dagli orari d’ufficio.

In questi giorni, sto lavorando su una nuova versione di TypeIt4Me Touch per iOS che permettera’ finalmente di passare la tastiera da QWERTY ad AZERTY o QWERTZ.

Mettero’ poi da parte TypeIt4Me per qualche mese per aggiornare Sounds4Fun (una App Mac gratuita che annuncia i brani che stanno per esssere eseguiti) mi viene richiesto ancora da qualche utente. Continuero’ anche a collaborare con LUXE.TV per la quale ho sviluppato recentemente una app per visionarne il canale su AppleTV.

E continuo a sognare che un giorno il mio BigBen per iOS diventi virale e mi faccia finalmente vincere la lotteria dell’ App Store!

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