Entro pochi giorni la produzione di auto in Germania e in Europa rischia la paralisi completa a causa di un chip costruito in Cina di tecnologia superata, ma fondamentale in diversi sistemi nei veicoli.
I timori di uno stop della produzione di auto in Europa richiamano alla memoria i fermi obbligati nelle linee di produzione e l’andamento a singhiozzo che si sono verificati negli anni della pandemia. Allora come oggi persiste il problema della dipendenza della produzione industriale in Europa dalle forniture provenienti dalla Cina.
Senza contare che il Paese del Dragone sta anche introducendo maggiori controlli sull’esportazione delle terre rare, indispensabili per batteria ed elettronica, sia nelle auto a combustione che ancora di più nei veicoli elettrici.

L’Olanda si è presa Nexperia, la Cina risponde
All’inizio di ottobre l’Olanda ha deciso di prendere il controllo di Nexperia, azienda di bandiera ma di proprietà della cinese Wingtech. L’intervento punta a risolvere la cattiva gestione di un’azienda che produce una componente strategica, ma molti vedono la scelta come obbligata dalle pressioni degli USA sempre più in attrito con Pechino.
La Cina ha risposto bloccando le esportazioni in Europa dei chip Nexperia costruiti in Cina, mentre il governo ha ordinato ai dipendenti della società di non obbedire più agli ordini provenienti dall’Olanda.

Tremano VolksWagen e la Germania
Anche se i chip Nexperia non sono di ultima generazione, vengono appunto indicati come legacy sia per complessità che per tecnologia di produzione, sono fondamentali per centraline, freni e airbag. Tra i marchi più esposti c’è Volkswagen che, secondo Bild, entro pochi giorni fermerà la produzione della Golf nello stabilimento principale di Wolfsburg, città sede storica del colosso.
Tre colpi al cuore con una notizia: lo stop di uno dei modelli VW più celebri, nella sede storica, per una delle società più grandi e potenti in Germania. Le brutte notizie per i marchi storici di auto non sembrano finire: oltre ai grandi problemi del passaggio all’elettrico, alla concorrenza cinese immensa per volumi e sempre più anche dal punto di vista tecnologico, ora arriva anche la minaccia dello stop ai chip legacy.
Secondo gli osservatori i problemi potrebbero estendersi anche ad altri marchi tedeschi, inclusi BMW e Mercedes-Benz. Ma c’è uno spiraglio: l’Europa e la Cina stanno trattando per ridurre le tensioni e trovare un accordo. La speranza è che si riesca ad evitare il peggio con un incontro lampo tra i responsabili commerciali del Vecchio Continente e del Paese del Dragone.
Le notizie di macitynet che riguardano auto, veicoli elettrici e anche la mobilità smart ed eco sostenibile sono disponibili nella sezione ViaggiareSmart.











