UGREEN Switch KVM USB 3.0 è un piccolo device, silenzioso, che permette di condividere già device tra due computer ed effettuare velocemente il cambio (switch, appunto) da una sorgente all’altra, letteralmente trasportando tutti i device collegati in modo istantaneo e silenzioso. Vediamo come funziona e quando e perché può diventare insostituibile nella scrivania.
L’energia non serve
La scatola che contiene l’UGREEN Switch KVM USB 3.0 (KVM sta per Keyboard, Video, Mouse, anche se come vedremo qui il video non c’è) è realizzata in cartone semplice, ben profilata per proteggere lo switch durante il viaggio ma allo stesso tempo facile da aprire.
Al suo interno trovano posto lo switch vero e proprio, i due cavi USB-C/USB-A per i due computer e il telecomando con connettore MiniUSB.
Non c’è l’alimentatore, anche se è presente un connettore USB-C nella parte posteriore per chi ne ha bisogno, ma indicativamente il device prende l’energia che gli serve dalle porte USB dei computer a cui è collegato, e un alimentatore esterno può servire solo in caso le porte non fossero alimentate (caso abbastanza raro nel 2025) o nell’uso di device che richiedono grande energia, come un disco esterno meccanico o uno smartphone, tipologie per le quali questo switch non è pensato.

Non chiamatelo HUB
Le dimensioni sono 54x123x13 mm, con i due cavi per i computer di lunghezza di circa 1,5 metri. La realizzazione esterna è in plastica rigida semi-lucida, con un grande pulsante nella parte superiore, che serve appunto a cambiare la sorgente e due LED di colore blu (anche se nelle foto sono bianchi) che indicano la sorgente selezionata (tra le due).
Il telecomando, presente, è opzionale, nel senso che lo switch funziona anche senza, grazie al pulsante centrale: ad ogni modo l’uso del telecomando è molto comodo e in pratica una volta posizionato correttamente, diventa indispensabile.
Come si usa
UGREEN Switch KVM USB 3.0 propone la condivisione sino a 4 device USB 3.0, con velocità sino a 5 GB/s (nel dettaglio, 3 con connettore USB-A e 1 con USB-C), tra due sorgenti: il cambio avviene tramite il pulsante centrale nello switch o nello stesso dal telecomando, con l’indicazione tramite piccolo LED azzurro, che illumina la sorgente selezionata.
Per l’installazione è necessario collegare i due cavi nella parte posteriore a due computer: dato che lo switch sfrutta la caratteristica del connettore USB di potersi collegare e scollegare “a caldo” (che in gergo significa a computer acceso) non servono driver aggiuntivi software.

Questo porta a due benefici, il primo è di non inquinare il sistema con driver di terze parti, il secondo è che in questo modo, lo switch può operare con Mac, PC Windows, PC Linux e Chromebook e, in realtà, con qualunque altro device che sfrutti la porta USB-A per gli accessori.
Noi abbiamo collegato subito una tastiera, un mouse, una coppia di speaker e un microfono all’HUB, e questo ci ha permesso di trasportarli da un computer ad un altro con un solo clic, invece che scollegarli e ricollegarli ogni volta.
Attenzioni da non sottovalutare
L’uso di uno switch come il UGREEN Switch KVM USB 3.0 è davvero comodo per chi opera con due computer, la condivisione di accessori comporta un risparmio nell’acquisto (non servono due tastiere, due mouse, due microfoni, due speaker, per esempio, ma ne basta uno per tipo da condividere) ma anche una maggiore pulizia nella scrivania.
Ci sono però delle attenzioni in questo tipo di device che vale la pena sottolineare: ad esempio il device non propone un connettore HDMI che permetta il “trasporto” anche del segnale video, oltre a quello USB, come invece avevamo visto su altri device già recensiti come il Sabrent Switch KVM USB o lo UGREEN KVM Switch HDMI 2 in 1.
Le motivazioni dietro questa scelta non sono da sottovalutare: molti Monitor oggi hanno uno switch integrato, dato che mostrano più entrate, e anche se a quel punto un cambio completo prevede due clic (uno per USB e uno per il video) in questo modo abbiamo più qualità, pur spendendo meno, perché gli Switch con HDMI sono ben più cari.
Inoltre, uno switch HDMI di questo tipo di solito “limita” la frequenza del monitor a 30 o 60 Hz (in base alla qualità dello Switch e alla risoluzione del monitor), quando invece orami molti monitor hanno frequenze ben maggiori.
Oltre a questo, suggeriamo di non usare le porte USB per la condivisione di unità di memoria, come chiavette USB oppure ancor peggio SSD o dischi meccanici, perché nonostante questo sia teoricamente possibile (ma il corretto funzionamento può dipendere anche dall’energia disponibile), lo switch disconnetterà le unità dal primo computer in modo “brutale” collegandole al secondo.
Questo può comportare un problema se avete file aperti, una copia in corso o altre attività sul disco: per le unità di memoria è meglio il collegamento diretto ai rispettivi computer.
Per altri tipi di device consigliamo una prova sul campo, magari con una decina di minuti di test prima di passare al secondo device e così via, perché alcuni accessori, specie quelli da gaming, presentano una alta richiesta energetica elevata.
Inoltre, con la scelta dello switch meglio optare per accessori che usino una connessione via cavo, oppure tramite dongle USB, mentre quelli esclusivamente via Bluetooth sono da non considerare, perché diventerebbero subito scomodi. Tra questi ovviamente non possiamo non sottolineare il Magic Mouse di Apple (mentre la Magic Keyboard può funzionare anche via cavo).

Prova su strada
A fronte di un utilizzo abbastanza semplice e trasparente (soprattuto per il fatto che non servono driver, si collega il tutto e va), l’UGREEN Switch KVM USB 3.0 si è comportato davvero bene, nonostante la complessità di alcuni accessori sia sempre da non sottovalutare.
Abbiamo provato diversi tipi, oltre a mouse e tastiere, anche cuffie (sempre via dongle USB), microfoni, speaker da scrivania e webcam.

Evitando accuratamente accessori come appunto dischi esterni e SSD, per i quali abbiamo già detto che non è la situazione migliore, abbiamo però appurato che UGREEN Switch KVM USB 3.0 funziona bene se collegato direttamente ai computer ma anche non direttamente, passando quindi per un eventuale HUB esterno magari Thunderbolt.
Nelle prove lo switch era collegato ad un Caldigit Element HUB per il Mac e un Caldigit TS4 per il PC Windows: questa scelta è dovuta al fatto di avere, in questo modo, accessori dedicati esclusivamente ai singoli computer e altri invece condivisi.
Oltre al fatto di avere per entrambi i computer un solo cavo (Thunderbolt) che funzionava sia per il passaggio dati che per l’alimentazione, in modo da essere molto veloci nel muovere i due computer dalla scrivania allo zaino.
Considerazioni
Praticamente inutile se avete un unico computer, ci sono HUB molto più potenti e versatili, alimentati o meno, diventa un accessorio incredibilmente potente e versatile nel caso operiate con due computer (come ad esempio quello dell’ufficio e quello personale, ad esempio, oppure un client e un server, situazione da non sottovalutare).
Serve un esame attento di tutte le periferiche, della disposizione, dei collegamenti e anche di eventuali altri HUB per la divisione degli accessori condivisi e non condivisi (come nel nostro caso, anche perché per chi scrive quattro sole porte USB sono davvero insufficienti per operare correttamente).
Ma una volta disegnata bene la scrivania, UGREEN Switch KVM USB 3.0 diventa un aiuto insostituibile, che funziona davvero bene con un costo quasi irrisorio, per i benefici che porta.
Su Amazon ne esiste un altra versione, con cavi USB-C puri (invece che ibridi USB-C/USB-A) e con velocità maggiore, ad un costo leggermente superiore.

Pro:
• Completamente trasparente nel lavoro
• Il telecomando è utilissimo
• 4 Porte USB
Contro:
• Serve un esame di tutti gli accessori
• Non adatto a condividere memorie di archiviazione
Prezzo:
• 36,99 € (versione USB-A)
• 44,99 € (versione USB-C)
UGREEN Switch KVM USB 3.0 è disponibile a partire da Amazon.it sia in versione USB 3.0 che USB-C



















