Il Mac con Tahoe ritorna ad avere la faccia di un tempo. O meglio le faccine di un tempo. Apple va incontro, infatti, a chi aveva avuto un sussulto quando nella prima beta di macOS Tahoe uno degli elementi più iconici dell’interfaccia: l’icona del Finder non solo era stata rinnovata nella grafica (per l’arrivo del design Liquid Glass) ma anche nei colori.
Quel volto stilizzato, diviso a metà tra azzurro e grigio chiaro, accompagna gli utenti dai tempi di Mac OS classico, una costante grafica da oltre trent’anni, era invertita nella tinta blu a destra, grigio a sinistra.
Un dettaglio da poco per tantissimi ma una specie di insulto per i puristi della piattaforma che hanno si sono sollevati in un moto di indignazione. E così, con la beta 2 di macOS Tahoe, Apple ha fatto marcia indietro: l’icona torna alla sua struttura familiare, con l’azzurro a sinistra e il colore chiaro a destra. Non identica alle versioni precedenti, ma decisamente più fedele all’originale.
Resta da capire la ragione per cui Apple ha fatto questo scelta. I sospetto che suscita inquietudine è che nei laboratori grafici di Cupertino siano rimasti molto pochi coloro che conoscono la tradizione degli utilizzatori della piattaforma e che si curano dei dettagli che hanno reso storicamente il Mac qualche cosa di personale cui si è intimamente e affettivamente legati che ha proprio il volto del Finder. E se le faccine ridono come un tempo, il cuore dei vecchi fan ha qualche ragione di essere triste pensando che qualcuno a Cupertino non lo sa o non l’ha capito.

Al momento in cui scriviamo, la beta di macOS Tahoe 26 è riservata agli sviluppatori. La beta pubblica sarà disponibile nel corso di luglio tramite il programma Apple Beta Software su beta.apple.com, mentre la versione definitiva arriverà in autunno come aggiornamento gratuito. A questo indirizzo è possibile consultare l’elenco completo dei Mac compatibili con il nuovo sistema operativo.
Tutte le novità svelate da Apple alla WWDC 2025 sono riassunte in questo articolo di macitynet











