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La TV in streaming di Apple proporrà contenuti per tutta la famiglia

Il nuovo servizio di video in streaming su abbonamento sul quale Apple sta lavorando da tempo consisterà in una programmazione che prevede show senza eccessiva violenza, sesso o elementi politici. Lo riferisce il Wall Street Journal secondo il quale l’approccio di Apple è diverso rispetto ai competitor e prevede contenuti che non pregiudicano la sua “immagine da brand immacolato”.

Dopo avere prodotto la serie denominata “Vital Signs”, un dramma semi-autobiografico con protagonista il co-fondatore di Beats e dirigente di Apple Dr. Dre (noto per un trascorso di eccessi e vita non propriamente regolata), l’azienda avrebbe stabilito con produttori e agenti che i futuri contenuti finanziati devono essere di alta qualità e alquanto adatti alle famiglie.

L’approccio è diverso da proposte che è possibile trovare su altre piattaforme come ad esempio ‘Game of Thrones’ e ‘Westworld’ del canale via cavo HBO, oppure ‘House of Cards” e ‘Orange is the New Black’ che hanno debuttato sulla piattaforma di streaming Netflix. Queste piattaforme, scrive AppleInsider, sono note per contenuti più audaci rispetto ai tradizionali canali televisivi, serie che riescono regolarmente a capitalizzare.

Esempio contenuti in streaming di Apple

L’idea che Apple stia pensando a un criterio che prevede la trasmissione di contenuti adatti a tutti era già emersa lo scorso anno, con richieste esplicite al team impegnato delegato di pensare a progetti per tutti e quindi senza nudità, linguaggi grezzi o contenuti violenti, diventati il marchio di numerosi spettacoli televisivi attualmente in circolazione.

Secondo Preston Beckman, ex dirigente responsabile programmazione di NBC e Fox, Apple azzarda producendo contenuti a rischio essendo per sua natura un’azienda che vende prodotti rivolti per lo più al mondo consumer. Netflix può perdere l’abbonamento di un utente che non gradisce quanto proposto dal servizio spiega Beckman, con Apple potrebbe accadere che l’utente decida di “punire” l’azienda non acquistando nuovi telefoni o computer.

La necessità di proporre contenuti sicuri avrebbe contribuito al ritardo nell’arrivo del servizio di Apple. Le ultime voci avevano riferito di un possibile arrivo a marzo del prossimo anno ma c’è già chi dice che il lancio del servizio sia stato posticipato ulteriormente.

Apple ha previsto di spendere oltre 1 miliardo di dollari per comprare e produrre programmi TV, serie televisive e competere in un settore dominato da realtà quali Netflix e Amazon. Molte le serie già acquistate e tanti gli accordi con vari produttori e attori per produrre show pensati per un servizio di video, che se tutto va come previsto, dovremmo vedere entro il 2019.

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