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L’evento Apple del 30-31 ottobre sarà il Big Bang dei processori M3

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L’evento Apple intitolato Scary Fast di martedì 30 ottobre (alle ore 17 orario del Pacifico (corrispondenti all’una del mattino del 31 ottobre italiano) avrà al centro i Mac con processore M3. Non una singola versione dek chip, come si pensava fino ad alcuni giorni fa, ma quasi l’intera famiglia: M3, M3 Pro ed M3 Max. La supposizione deriva dalle informazioni raccolte da diverse fonti solitamente affidabili, come il giornalista di Bloomberg Mark Gurman e l’analista Ming Chi Kuo.

Al centro ci saranno i MacBook Pro

Sia Gurman che Kuo, infatti, ci dicono esplicitamente che la presentazione sarà incentrata sui Mac e non solo sull’aggiornamento di iMac M3, di cui si parla da mesi, magari condito  con qualche annuncio correlato al mondo iPad.

E tra i Mac la maggior parte della presentazione sarà dedicata ai MacBook Pro in tutte le loro varianti: 13″, 14″ e 16″. È questo che lascia pensare che M3 verrà annunciato in tutte e tre le principali versioni. Affermando che al centro dell’evento ci saranno i MacBook Pro, sia Gurman che Kuo fanno un passo indietro rispetto alle loro previsioni di qualche giorno fa.

L’evento Apple del 30 ottobre sarà il Big Bang dei processori M3

Anche se è vero che tutti e due avevano più volte confermato che i processori erano in fase di test (Gurman aveva addirittura fornito dettagli sui nomi in codice dei Mac con i processori M3), tutti e due avevano detto che non ci sarebbero stati MacBook Pro M3 entro la fine dell’anno. Kuo era stato categorico al proposito. Mark Gurman era addirittura arrivato a prevedere il lancio dei MacBook Pro con processore M3 per metà 2024.

Il rischio di scarsa disponibilità

Gurman non ci dice che cosa l’aveva indotto a fissare così in là il lancio dei MacBook Pro con M3, l’analista cinese invece precisa, affermando che la previsione sul rinvio al 2024 dei MacBook Pro M3 nasceva dalla convinzione che la bassa resa delle fabbriche da cui escono questi processori avrebbe sconsigliato la loro introduzione a fine 2023.

Secondo alcune fonti attualmente i processori M3 escono dalle linee di produzione con una resa molto limitata. Si parta di solo il 55% di processori ritenuti adeguati agli standard di qualità richiesti da Apple.

Se Apple ha cambiato idea – considera Kuo – è dovuto al fatto che il processore M2 rappresenta solo un modesto upgrade rispetto al processore M1 ed Apple ha invece urgente bisogno di macchine più veloci.

«Per questo i MacBook Pro con processore M3 saranno disponibili in quantità limitate – chiosa Kuo – se le vendite saranno elevate ci sarà da aspettare per avere una macchina con questa componente». Se andranno male, Apple dovrà lanciare un nuovo MacBook Pro con nuovo design nel 2025, mentre sta ancora valutando la possibile introduzione di un MacBook economico nel 2024.

Apple svela MacBook Pro M2 Pro e Max con autonomia mai vista su Mac

Come saranno i nuovi processori?

Ma come saranno i nuovi processori? Nei mesi scorsi si era parlato di un Apple M3 base con 8 core di calcolo CPU e 10 core grafici GPU. Questo potrebbe essere il processore del MacBook Pro 13” e degli iMac aggiornati.

M3 Pro dovrebbe offrire 4 core CPU di calcolo (12 o 14) in più e il doppio dei core grafici. ttualmente MacBook Pro con chip M2 Max si può avere con memoria RAM unificata da 32GB, 64GB e 96GB, così per M3 Max è lecito aspettarsi dotazioni di RAM più ampie.

M3 Max dovrebbe offrire 16 CPU e 32 o 40 GPU.

Grande enfasi dovrebbe essere data alla componente grafica.

Il chip M3 sarà prodotto in serie nella seconda metà dell’anno

Come saranno i nuovi Mac con chip Apple Silicon M3?

E che novità potremmo invece attenderci dai Mac?  Gli analisti e le gole profonde al proposito dicono poco o nulla. Solo Gurman fa cenno a iMac M3 affermando che sarà identico al modello attualmente in commercio e che l’unica novità sarà il processore.

Vale la pena di chiedersi, almeno relativamente all’iMac, di quale processore stiamo parlando. Nei giorni scorsi infatti Gurman si era detto sicuro che la CPU sarà l’M3, ma dal giappone Macotakara, che ogni tanto l’azzecca, ha detto che il nuovo iMac potrebbe avere un processore M2 e M2 Pro, porte Thunderbolt 4, supporto Wi-Fi 6 e Bluetooth 5.3. Il processore M3 (magari in versione Pro) potrebbe essere riservato al “mega iMac” con schermo da 32″ che dovrebbe arrivare il prossimo anno.

Dal punto di vista del design ci spingiamo ad ipotizzare che qualche novità potrebbe arrivare per MacBook Pro 13″. Questo portatile ha canoni stilistici e contenuti tecnici vecchi di anni. Di fatto ha ancora lo stesso design del modello che venne lanciato con Touch Bar nel 2016, sette anni fa, mentre tutto il resto dei portatili Mac è cambiato.

Apple potrebbe (e dovrebbe) sbarazzarsi sia della Touch Bar che di bordi larghi e introdurre Magsafe 3 contestualmente al processore M3.

MacBook Pro M3, la scatola potrebbe essere questa

Le conferme delle voci

Conferme su queste voci non ce ne sono a meno di non voler ritenere un’immagine di Weibo (qui sopra) che dovrebbe raffigurare la scatola di un Mac una conferma. Possiamo però leggere alcuni indizi. Il primo è l’immagine poster dell’evento che muta e si trasforma da una mela al logo del Finder di macOS. Da questo ne dovremo dedurre che al centro ci saranno proprio dei Mac.

Il “claim”, Scary Fast in italiano veloce da paura è evidentemente sia un richiamo al periodo dell’anno in cui si tiene l’evento (il 30 ottobre è il giorno prima del 31 ottobre, ricorrenza di Halloween), sia alle prestazioni di quel che verrà introdotto. Evidentemente Apple punterà tutte le sue carte sulle prestazioni dei processori e sappiamo che gli M3 dovrebbero essere caratterizzati da prestazioni largamente superiori a quelle degli M2.

MacBook Pro M3, la scatola potrebbe essere questa

Infine, indizi sul fatto che vedremo dei MacBook Pro e degli iMac li possiamo rinvenire nei tempi di consegna delle attuali macchine che sono passati da un paio di giorni a due settimane, se non un mese. L’aumento dei tempi di consegna non è una garanzia che stiano per arrivare nuovi modelli ma certo suscita forti sospetti.

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