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Ora è possibile creare un telefono che si autodistrugge

I gadget che si auto-distruggono come nei film di James Bond sono una realtà. Ricercatori in Arabia Saudita hanno sviluppato un meccanismo che, quando attivato, può distruggere uno smartphone o altri dispositivi elettronici in meno di dieci secondi.

Il meccanismo di autodistruzione è stato creato da ingegneri elettronici della King Abdulla University of Science and Technology (KAUST) e consiste in uno strato di polimeri che si espande rapidamente quando è sottoposto a temperature superiori agli 80 gradi Celsius, portando all’effettiva rottura del dispositivo dall’interno. Il meccanismo può essere attivato in vari modi, inclusi sistemi da remoto o altri ancora che prevedono l’attivazione quando su questo è esercitata una determinata pressione.

Quando il meccanismo è attivato, l’alimentazione della batteria del dispositivo è indirizzata a elettrodi che si riscaldano rapidamente facendo espandere di molte volte lo strato con i polimeri, rompendo i componenti vitali all’interno del dispositivo e distruggendo gli elementi sui quali sono memorizzate le informazioni.

L’invenzione può essere sfruttata come meccanismo di sicurezza a basso costo in situazione nelle quali dispositivi con informazioni sensibili potrebbero essere compromessi. Tra le modalità che consentono di avviare l’auto-distruzione ci sono anche sistemi che prevedono l’attivazione quando ad esempio il dispositivo è troppo lontano da un determinato luogo o quando qualcuno cerca di forzare l’apertura per accedere ai componenti interni.

L’ingegner Muhammad Hussai spiega che tra i potenziali clienti ci sono tutti coloro che hanno bisogno di tenere al sicuro dati: “comunità che si occupano d’intelligence, multinazionali, banche, fondi speculativi, amministrazioni della sicurezza sociale, raccoglitori che gestiscono grandi quantità di dati”. Il sistema, a quanto sembra, può essere integrato in dispositivi esistenti per meno di 15$ e, se necessario, predisposto affinché alcuni componenti rimangano intatti. Anche la temperatura di auto-distruzione può essere regolata tra gli 80 e i 250 gradi.

In passato la DARPA, un’agenzia governativa del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti incaricata dello sviluppo di nuove tecnologie per uso militare, ha commissionato dispositivi specifici (con chip e sensori in grado di auto eleminarsi) ma l’invenzione degli arabi sarebbe meno costosa e non richiede telefoni costruiti con materiali specifici.

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