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Elon Musk, entro sei mesi sperimentazione del chip Neuralink nel cervello umano

Nell’ambito di un evento che si è svolto mercoledì 30 novembre, Elon Musk ha riferito che Neuralink – chip da impiantare nel cervello che dovrebbe permettere a un soggetto di interfacciarsi con un dispositivo esterno – sarà entro sei mesi sperimentato su un essere umano.

Musk ha anche riferito che il chip sarà impiantato nella sua corteccia cerebrale; l’azienda controllata dall’imprenditore ha già presentato la maggior parte della documentazione per la sperimentazione clinica umana alla Food and Drug Administration, l’ente statunitense che controlla la messa sul mercato di farmaci, attrezzature mediche e affini. Uno degli obiettivi del chip in questione, infatti, è offrire alle persone colpite da disabilità la possibilità di muoversi e di comunicare.

Musk in precedenza aveva riferito di sperare di potere iniziare la sperimentazione su esseri umani nel 2020, poi nel 2022 e ora riferisce la necessità di aspettare almeno altri sei mesi.

Obiettivo di Neuralink, come accennato, è creare un dispositivo da impiantare nel cervello, sfruttato per controllare un computer mediante l’attività cerebrale ma anche scaricare conoscenze sui robot.

Nel 2019 Musk aveva riferito che il dispositivo era stato testato con le scimmie; nel 2020 ha riferito di maiali con gli impianti in questione. Lo scorso anno, è stato mostrato il filmato di una scimmia che gioca a Pong mediante il chip impiantato nel cervello.

Il chip consente di interpretare gli stimoli del cervello e gli impulsi in comandi veri e propri, quelli che consentono alla scimmia di provare a giocare a Pong guardando semplicemente lo schermo e impartendo comandi con il pensiero.

In precedenza Musk aveva riferito che un dispositivo del genere può aiutare a curare disturbi quali perdita di memoria, perdita dell’udito, depressione e insonnia, spiegando che la sua azienda dal 2016 studia tecnologie di connessione per la cura di malattie neurologiche come Alzheimer, Parkinson, lesioni al midollo spinale e potrebbe consentire a persone affette da paralisi di riacquistare le loro capacità motorie.

Come già altri progetti di Musk, anche questo non ha rispettato le tempistiche promesse; il rammarico di Musk era arrivato al punto di pensare a un investimento nella concorrente Synchron. Ora ci dovremmo essere, sempre che l’FDA, non rallenti ulteriormente le ambizioni del miliardario americano.

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