Il caso Apple vs Samsung arriva finalmente alla Corte Suprema USA

Sono passati sei lunghi anni nella battaglia Apple vs Samsung. Nel 2012 la multinazionale sudcoreana è stata condannata a pagare 548 milioni di dollari per violazione di brevetti; lo scorso anno Samsung aveva chiesto alla Corte suprema degli Stati Uniti di prendere in esame il caso e domani 11 ottobre si saprà che cosa avrà deciso.

Si tratta di un evento molto atteso: se, infatti, i giudici dovessero decide di prendere in considerazione il caso, si tratterebbe di un evento storico. È da oltre un secolo che la Corte suprema non prende in considerazione casi che riguardano la violazione di brevetti relativi al design di un prodotto. Secondo i coreani, nella sentenza del tribunale USA che l’ha condannata nel 2012 è stato applicato in modo troppo restrittivo la legge, creando un ostacolo alla competizione nel settore tecnologico. Il tribunale ha, come noto, dato ragione ad Apple confermando che vari elementi di iPhone sono stati copiati. Samsung afferma che si tratta di elementi non essenziali, ornamentali e non funzionali allo smartphone e dunque non soggetti al copyright. Tra gli elementi “contestati” a Samsung: la forma del telefono, rettangolare con gli angoli smussati, il bordo che circonda lo schermo e la griglia, allora di solamente 16 icone, mostrata sul display.

Apple dalla sua ha avuto il sostegno di vari esperti di design, inclusi alcuni tra i più importanti e ammirati al mondo, che hanno evidenziato l’importanza fondamentale del design che, in molti casi, diventa il prodotto stesso nella mente dei consumatori. L’esempio più lampante riportato è quello della storica bottiglietta di vetro della Coca-Cola. I designer spiegano che inizialmente la bibita era conservata in una bottiglia tradizionale, facile da copiare per chiunque. Così Coca-Cola decise di disegnare e realizzare un nuovo tipo di bottiglietta che ha avuto un’accoglienza strepitosa, contribuendo non poco al successo planetario della bevanda.