Quando parliamo di Dolby Atmos non stiamo solo aggiungendo “più canali” a un impianto: stiamo cambiando il modo in cui l’audio viene pensato e ascoltato. In un classico 5.1 o 7.1 il suono è legato a canali fissi: il rumore del motore va dietro, la voce al centro, la musica sui lati. Atmos invece lavora “a oggetti”: ogni suono è un elemento indipendente che il sistema può posizionare nello spazio. Il risultato, se tutto è ben fatto, è un campo sonoro tridimensionale dove le cose accadono attorno e sopra di voi, come in una bolla acustica.
Non tutti vogliono (o possono) piazzare diffusori sul soffitto o far correre cavi lungo il salotto. Qui entrano in scena le soundbar Atmos e i sistemi wireless.
Una soluzione versatile per migliorare l’audio dei TV
Impianti con la sola soundbar
Anche una sola barra frontale può ricostruire un effetto 3D usando più altoparlanti orientati in direzioni diverse: alcuni sparano dritti verso di voi, altri di lato per allargare la scena, altri ancora “up-firing”, cioè verso l’alto.

Questi ultimi rimbalzano il suono sul soffitto e lo fanno arrivare alle vostre orecchie dall’alto, simulando i canali di altezza. Funziona? Sì, se avete un soffitto non troppo alto e abbastanza riflettente (intonaco o cartongesso sono ok, travi e travetti e soffitti altissimi un po’ meno).

Subwoofer o non subwoofer
Perché allora spesso trovate un subwoofer esterno? Per un motivo semplice: le basse frequenze hanno bisogno di volume fisico d’aria smossa. In una soundbar sottile non c’è spazio per woofer grandi né per una cassa di risonanza decente. Ecco perché molti modelli includono un sub wireless separato: fa il lavoro sporco dei bassi profondi (esplosioni, colpi di grancassa, rombi) lasciando alla barra il compito di precisione e spazialità. Alcune soundbar economiche usano sub integrati o radiatori passivi: comodi, ma non aspettatevi lo stesso “pugno” nello stomaco.
Servono gli speaker posteriori?
Poi ci sono gli speaker posteriori. È qui che l’Atmos diventa più credibile, perché da una sola barra frontale il cervello può essere ingannato fino a un certo punto: la scena laterale e posteriore è simulata con riflessioni e DSP, ma la provenienza reale del suono resta davanti.
Se aggiungete due posteriori, invece, i suoni “dietro” sono davvero dietro. E se questi posteriori hanno anche altoparlanti verso l’alto, avete un doppio vantaggio: il suono vi circonda in orizzontale e vi avvolge in verticale. È il sistema che più si avvicina a un home theater completo, ma con meno fatica.
Capitolo Sonos costruire l’Atmos a passi
Sonos fa un gioco diverso dagli altri: non vi vende solo una soundbar più o meno potente, avvolgente e ricca di bassi, ma vi offre un ecosistema modulare. Partite con una barra come Arc Ultra (o Beam Gen 2 per spazi piccoli) e avete già Atmos virtuale di qualità. Poi, quando volete fare il salto, aggiungete un Sub o Sub Mini per dare corpo ai bassi, e infine due speaker posteriori Era 100 o Era 300 per ottenere un 3D pieno. Arc Ultra è pensata proprio per questo: da sola è già un sistema 9.1.4 di livello, ma diventa un impianto “totale” quando le affiancate i moduli giusti.
Per capire meglio le sigle con X.X.X nelle descrizioni delle soundbar
Le sigle tipo 2.1, 5.1.2 o 7.2.4 indicano quanti canali (cioè altoparlanti “di ruolo diverso”) compongono un sistema surround. Si leggono così:
-
Primo numero = canali “orizzontali” principali.
2 significa sinistra + destra (stereo). 5 aggiunge centrale e due surround laterali/posteriori. 7 include anche due canali posteriori extra per una scena più ampia. -
Secondo numero = subwoofer (basse frequenze).
.1 vuol dire un sub, .2 due sub: più pressione e bassi più uniformi nella stanza. -
Terzo numero (se presente) = canali di altezza per Dolby Atmos/DTS:X.
5.1.2: classico 5.1 più 2 speaker “height” (a soffitto o con speaker rivolto verso l’alto).
7.2.4: 7 canali orizzontali, 2 sub, 4 canali in alto: effetto 3D molto più realistico.
In breve: più numeri = più precisione nel posizionare i suoni nello spazio.
Rassegna soundbar consigliate
Passiamo quindi ad una rassegna delle soundbar e dei sistemi con sounbar consigliati che potete trovare su Amazon e nei maggiori retail. Si tratta di prodotti ancora ad un livello abbordabile che parte da pochissimi centinaia di euro ad un massimo di 2.000 per sistemi più complessi.
Ovviamente esistono dei fuoriclasse sopra questa cifra come la Sennheiser Ambeo Max o i bellissimi sistemi di B&O che abbinano qualità del suono ad una estetica d’eccezione ma nel nostro elenco ci limitiamo a fascia di prezzo che vanno dalla base al medio-alto.
Ricordiamoci comunque che anche la soundbar più economica di questa rassegna porterà un evidente contributo alla potenza e qualità del suono di un TV a schermo piatto, specialmente se non è dei marchi top.
- 1 Una soluzione versatile per migliorare l’audio dei TV
- 2 Soundbar economiche
- 3 Sistemi con soundbar e speaker posteriori – tutte le fasce di prezzo
Soundbar single medio-alto prezzo
Bose Smart Ultra Soundbar – Audio ampio e calibrato, dialoghi sempre nitidi.
La Smart Ultra è la top di Bose: una barra tutto-in-uno con Dolby Atmos e forte attenzione alla chiarezza vocale. Lavora con tecnologia di virtualizzazione avanzata per espandere il fronte sonoro oltre la TV, e usa la calibrazione ambientale per adattarsi alla stanza. È ideale per chi vuole immersività senza aggiungere casse: la scena è grande, il parlato resta centrato, e la resa musicale è tonale e “calda” come da tradizione Bose. Supporta streaming Wi-Fi/Bluetooth e assistenti vocali, e con eARC gestisce bene le tracce Atmos da TV e box esterni.
Pro: scena frontale molto larga, Atmos credibile senza posteriori, ottima intelligibilità dei dialoghi, app completa, integrazione smart fluida. Perfetta per salotti medio-grandi con pochi cavi.
Contro prezzo alto quando non scontata; niente HDMI pass-through; per bassi davvero cinematografici serve comunque un sub dedicato.
Bose Smart Soundbar – Atmos compatto, timbro raffinato, facile da usare.
Questa Bose è la scelta “premium accessibile” per chi vuole Atmos in un ingombro ridotto. Integra canali dedicati e DSP proprietario per creare altezza e ampiezza senza dover riempire la stanza di diffusori. Il carattere è equilibrato, con dialoghi in primo piano e una buona resa musicale. L’app Bose guida passo passo nella configurazione e consente preset rapidi per film, sport e musica. Se avete una TV non enorme e cercate un salto netto rispetto agli speaker integrati, è una soluzione elegante e immediata.
Pro: suono dettagliato, installazione fulminea, Atmos sorprendente per una barra sola, ottimo per musica e TV quotidiana.
Contro: bassi limitati senza sub esterno; meno “spinta” in stanze molto grandi.
Sonos Beam (Gen 2) – Smart, compatta, Atmos virtuale per spazi piccoli.
Beam Gen 2 è la porta d’ingresso al mondo Sonos e all’Atmos senza spendere cifre monstre. È compatta, facile da settare e molto efficace nel rendere dialoghi e dettagli. L’Atmos è virtuale, quindi non aspettatevi un soffitto che “si apre”, ma la tridimensionalità è percepibile e la scena si stacca bene dallo schermo. Il vero punto forte è l’ecosistema: aggiungete Sub Mini o Era più avanti e la barra scala con voi.
Pro: suono pulito e intelligente, multiroom Sonos, upgrade futuro facile, perfetta per ambienti compatti.
Contro: niente veri canali up-firing; bassi limitati da sola.
Sony HT-S2000 – 3.1 compatta con Atmos e bassi integrati.
La HT-S2000 è un’Atmos essenziale ma ben pensato. È una 3.1 con due subwoofer interni: non avrete il terremoto di un sub esterno, ma per appartamenti e salotti normali è più che sufficiente. Sony usa la sua virtualizzazione per creare un effetto di altezza credibile e un fronte sonoro ampio; i dialoghi risultano puliti grazie al canale centrale dedicato. È una soundbar da “metto lì e funziona”, con HDMI eARC e Bluetooth, adatta a chi vuole qualità senza complicarsi la vita.
Pro: ingombro ridotto, bassi già presenti, Atmos efficace, ottimo rapporto qualità/prezzo nel medio-alto.
Contro: scena posteriore solo virtuale; niente sub esterno in bundle per chi cerca bassi estremi.
Samsung HW-S60D/ZF – Ultra-slim, Atmos wireless, perfetta per TV a muro.
Sette speaker in una barra sottilissima: la S60D è pensata per chi vuole un impianto discreto ma moderno. Supporta Dolby Atmos in wireless con TV Samsung compatibili e usa Q-Symphony per coordinarsi con gli altoparlanti del televisore, ampliando notevolmente la scena. Il risultato è un suono arioso e sorprendentemente avvolgente rispetto alle dimensioni, con dialoghi sempre leggibili. Ideale per stanze piccole/medie e per chi tiene molto all’estetica del setup.
Pro: design elegantissimo, Atmos senza cavi aggiuntivi, buona spazialità, integrazione top con TV Samsung.
Contro: poca estensione in basso; per cinema “vero” meglio abbinarla a un sub.
Soundbar economiche
TCL S55HE – Atmos entry-level con sub wireless incluso.
Tra le Atmos “per tutti”, TCL S55HE è una delle più sensate: sistema 2.1 da circa 220 W con subwoofer wireless, capace di dare subito più corpo e profondità alle colonne sonore. L’Atmos qui è soprattutto virtuale, ma la barra lavora bene nel sollevare la scena e nel separare i canali anteriori. Ha HDMI eARC, Bluetooth e modalità dedicate per film e dialoghi. Se volete un salto netto dai diffusori TV con una spesa contenuta, questa è una scelta centrata.
Pro: costa poco, sub compreso, set-up semplice, volume e bassi più che adeguati per stanze medie.
Contro: Atmos meno preciso dei modelli premium; materiali e finezza sonora da fascia economica.
JBL Cinema SB510 – 3.1 con sub integrato, bassi pronti subito.
La SB510 è una soundbar semplice e robusta, con configurazione 3.1 e subwoofer integrato nel corpo. Non è una vera Atmos (punta più su Dolby Audio), ma in fascia economica resta una valida alternativa per chi vuole dialoghi chiari e bassi presenti senza moduli extra. I 200 W bastano per un soggiorno normale, l’HDMI ARC riduce i cavi, e il Bluetooth la rende utile anche per musica e podcast.
Pro: bassi integrati senza scatole in giro, dialoghi puliti, prezzo aggressivo, facilissima da posizionare.
Contro: niente altezza Atmos reale/virtuale; scena meno ampia rispetto alle Atmos dedicate.
Sistemi con soundbar e speaker posteriori – tutte le fasce di prezzo
Samsung HW-Q990F – Kit 11.1.4 completo, Atmos potente in ogni direzione.
È il classico “tutto compreso e via”: soundbar, sub e posteriori con speaker verso l’alto per un vero 11.1.4. L’Atmos qui non è una simulazione timida: i canali posteriori e quelli di altezza lavorano insieme per creare una cupola sonora molto convincente. Samsung aggiunge SpaceFit Sound Pro per la calibrazione automatica e Q-Symphony per usare anche i driver TV compatibili, aumentando la massa sonora. Se volete l’effetto cinema senza fare l’elettricista, è una delle scelte più forti del 2025.
Pro: immersione quasi da sala, posteriori reali con altezza, bassi profondi, calibrazione ottima, perfetto per stanze grandi.
Contro: ingombro e costo importanti; serve un minimo di spazio dietro al divano.
Hisense AX5125H – 5.1.2 con posteriori e sub, il sistema completo a prezzo base.
Hisense gioca la carta del massimo valore per poca spesa: barra, sub wireless e due posteriori con driver up-firing per un 5.1.2 Atmos vero. La potenza è adeguata (circa 500 W dichiarati) e la resa in film e serie è molto godibile, soprattutto per l’effetto surround reale, che vi avvolge meglio delle sole simulazioni frontali. È un kit consigliabile se volete entrare nel mondo Atmos completo con una spesa meno dolorosa dei top di gamma.
Pro: sistema completo, Atmos più credibile grazie ai posteriori, bassi solidi, modello spesso in offerta.
Contro: rifiniture e app meno premium; calibrazione meno fine dei marchi top.
TCL Q85H – 7.1.4 con RayDanz, scena enorme e alta.
Q85H è un kit TCL di fascia ultra-popolare: soundbar con tecnologia RayDanz, sub wireless e posteriori per arrivare a un 7.1.4 pieno. L’idea RayDanz è espandere la scena laterale e verticale con guide acustiche e driver dedicati, ottenendo un suono “più grande della barra”. In pratica è un set fatto per chi vuole un Atmos muscoloso e un fronte sonoro larghissimo senza spendere come per i brand storici.
Pro: surround reale con altezza, scena ampia, ottima potenza, prezzo competitivo per un 7.1.4.
Contro: resa musicale meno raffinata; richiede spazio per sistemare bene i posteriori.
Sonos Atmos modulare (Arc Ultra + Sub Mini + 2× Era 100) – Sistema a moduli, Atmos completo e scalabile.
Questa è la configurazione Sonos “furba”: Arc Ultra come cervello (già 9.1.4 da sola), Sub Mini per dare peso alle ottave basse, e due Era 100 come posteriori reali. Arc Ultra porta un fronte sonoro enorme e preciso; il Sub Mini aggiunge bassi controllati e profondi senza vibrazioni moleste; le Era 100 chiudono il cerchio con un surround pulito e ben localizzato. È il sistema perfetto se volete partire bene e poi crescere: tutto wireless, tutto gestito dall’app Sonos con Trueplay.
Pro: qualità alta, zero cavi audio, upgrade semplice, surround reale con timbro coerente, multiroom eccellente.
Contro: costo totale elevato (fate la somma di un ARC plus, 2 era 100 e un Sub mini) ; nessun HDMI extra sulla barra.
Nota finale: molti di questi sistemi sono disponibili in colorazione bianca o nera. Scegliete quello che si adatta meglio al vostro arredamento!
![iGuide per i regali di Natale - macitynet..ti CTA Natale iGuida [per Settimio] - macitynet.it](https://www.macitynet.it/wp-content/uploads/2025/12/regali-di-natale-consigli-di-macitynet.jpg)











