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DESI 2020, Italia agli ultimi posti per digitalizzazione dell’economia e della società

La Commissione europea ha pubblicato i risultati per il 2020 dell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (Digital Economy and Society Index – DESI), che monitora le prestazioni digitali globali dell’Europa e misura i progressi compiuti dai paesi dell’UE in termini di competitività digitale.

Il DESI di quest’anno evidenzia progressi in tutti gli Stati membri e in tutti i principali settori misurati nell’indice. Ciò assume un’importanza ancora maggiore nel contesto della pandemia di Covid-19, che ha dimostrato quanto le tecnologie digitali siano diventate essenziali, rendendo possibile la prosecuzione del lavoro, monitorando la diffusione del virus o accelerando la ricerca di cure e vaccini. Gli indicatori DESI pertinenti per la ripresa dimostrano inoltre che gli Stati membri dell’UE dovrebbero intensificare gli sforzi volti a migliorare la copertura delle reti ad altissima capacità, assegnare lo spettro 5G per consentire il lancio commerciale dei servizi 5G, migliorare le competenze digitali dei cittadini e digitalizzare ulteriormente le imprese e il settore pubblico.

La Finlandia, la Svezia, la Danimarca e i Paesi Bassi si collocano in cima alla classifica per quanto riguarda le prestazioni digitali globali all’interno dell’UE, seguite a ruota da Malta, Irlanda ed Estonia. Secondo l’indice internazionale di digitalizzazione dell’economia e della società (I-DESI) i paesi dell’UE che hanno registrato le prestazioni migliori sono anche i leader a livello mondiale. Il fatto che le più grandi economie dell’UE non siano all’avanguardia nel settore digitale implica che, se l’UE vuole realizzare con successo la duplice trasformazione digitale e verde, è necessario accelerare la trasformazione digitale. Negli ultimi cinque anni i progressi più significativi sono stati realizzati dall’Irlanda, seguita da Paesi Bassi, Malta e Spagna. Questi paesi hanno anche conseguito risultati nettamente superiori alla media dell’UE sulla base del punteggio del DESI.

Assolombarda fa notare che nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI 2020) della Commissione europea l’Italia risulta in 25° posizione su 28 Stati membri dell’UE, davanti solo a Romania, Grecia e Bulgaria. Il punteggio italiano è di ben 9 punti inferiori alla media UE (43,6 vs 52,6). I top performer risultano essere i già citati paesi nordici, Finlandia, Svezia e Danimarca, tutte e tre intorno ai 70 punti. Spagna (57,5) e Germania (56,1) ottengono un punteggio sopra la media europea, mentre la Francia (52,2) è in linea.

DESI 2020, Italia negli ultimi posti nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società

Considerando la composizione dell’indice DESI, la dimensione “Capitale umano”, ovvero quella che riguarda le competenze digitali, ottiene un punteggio molto basso, tanto da portare l’Italia a collocarsi all’ultimo posto nell’Ue. Infatti, dai dati riferiti al 2019, solo il 42% delle persone (tra i 16 e i 74 anni) possiede almeno competenze digitali di base (58% in Ue, 70% Germania); la percentuale di specialisti ICT occupati è solo del 2,8% (3,9% in Ue e in Germania); solo l’1% dei laureati italiani è in possesso di una laurea in discipline ICT, il dato più basso nell’UE (3,6% in Ue, 4,7% in Germania).

Al basso livello di competenze digitali ne consegue un altrettanto basso “Uso dei servizi Internet”. In questa dimensione, l’Italia risulta al 26° posto e il gap con il resto dell’Ue è particolarmente evidente: il 17% delle persone non ha mai utilizzato Internet (9% in Ue, 5% in Germania); solo il 48% utilizza servizi bancari online (66% in Ue e in Germania); lettura di notizie online, shopping online, vendita online sono attività particolarmente poco diffuse.

La dimensione “Connettività” è invece in linea con la media Ue, infatti l’Italia si posiziona al 17° posto. Tra il 2018 e il 2019 la percentuale delle famiglie che ha accesso alla banda ultra-larga è salita dal 9% al 13% (26% in Ue, 21% in Germania). In termini di preparazione al 5G, l’Italia è ben al di sopra della media (60% vs 20% in Ue e 67% in Germania).

DESI 2020, Italia negli ultimi posti nell’indice di digitalizzazione dell’economia e della società

Nella dimensione “Integrazione delle tecnologie digitali”, ovvero quella che riguarda la digitalizzazione nelle imprese, l’Italia si pone ben al di sotto la media Ue, al 22° posto su 28 paesi. Le imprese italiane presentano ritardi soprattutto nel commercio online: solo il 10% delle PMI italiane vende online (18% in Ue, 17% in Germania); il 6% effettua vendite transfrontaliere in altri paesi dell’UE (8% in Ue, 10% in Germania); sul totale del fatturato delle PMI, solo l’8% è realizzato online (11% nell’UE, 10% in Germania).

Infine, per la dimensione “Servizi pubblici digitali”, l’Italia si colloca al 19° posto, al di sotto della media Ue. La bassa posizione è dovuta allo scarso livello di interazione online tra le autorità pubbliche e il pubblico in generale: solo il 32% degli utenti italiani online usufruisce attivamente dei servizi di e-government (67% in Ue, 49% in Germania).

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