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Studente fa causa ad Apple per avere collegato il suo volto a una serie di furti

Uno studente di New York, ha fatto causa ad Apple affermando che il sistema di riconoscimento facciale usato dalla sicurezza nei negozi dell’azienda, avrebbe collegato il suo volto a una serie di furti avvenuti negli Apple store.

Ousmane Bah, questo il nome dello studente 18enne, riferisce di essere stato arrestato a novembre, accusato di furto presso un Apple Store. A suo dire nel mandato di arresto era presente una foto a lui non somigliante. Uno dei furti di cui è accusato è avvenuto a Boston a giugno, giorno nel quale il ragazzo dichiara di essere stato al ballo scolastico di fine anno a Manhattan.

Bah afferma di avere in precedenza perso il suo permesso provvisorio di guida senza foto (l’equivalente del nostro “foglio rosa”), autorizzazione che qualcuno avrebbe trovato e sfruttato per identificarsi negli Apple Store. Il ragazzo afferma che il suo nominativo è stato erroneamente legato a quello del reale responsabile dei furti dal sistema di riconoscimento dei volti che Apple userebbe nei negozi per risalire a persone sospettate di furto.

“È stato costretto a rispondere di molteplici accuse false” con conseguente stress e disagio”, si legge nella denuncia. Apple e  Security Industry Specialists, azienda che si occupa di sicurezza negli store, anche questa citata in veste di parte convenuta, non hanno per il momento rilasciato commenti sulla questione.

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