Google usa la ricerche on line per trovare personale?

Google usa le ricerche attuate su Google.com per trovare personale per i suoi progetti? La notizia, per quanto incredibile e per alcuni versi anche inquietante, viene raccontata da Max Rosett, che rappresenta un testimone attendibile visto che lavora come sviluppatore in Google e che avrebbe ottenuto il suo lavoro proprio così: facendo una ricerca su Google.

Qualche anno fa Rosett era impegnato a migliorare le sue capacità di sviluppatore ed un giorno, cercando informazioni di programmazione su Google, digitò la chiave di ricerca “python lambda function list comprehension”, una tematica tecnica indubbiamente interessante per i soli sviluppatori.

Apparvero i risultati di ricerca ma dopo qualche secondo la pagina mutò rivelando una comunicazione diretta da parte di Google, che recitava “Parli la nostra lingua. Sei pronto per una sfida” che nascondeva il link per un test utilizzato dall’azienda per selezionare i candidati.

Il fatto che Google si serva delle ricerche digitate dai suoi utenti per individuare potenziali profili per un’assunzione lascia perplesso John Gruber che lo reputa un metodo per alcuni versi geniale ma anche inquietante. Se è vero che la cronologia delle ricerche può in un certo sensore descrivere in maniera affidabile il profilo di un ricercatore e le sue qualità, questa tecnica potrebbe essere utilizzata da Google stessa per dedurre e sottrarre idee e tecnologie della concorrenza.

Ipotizzate ad esempio di essere dipendenti Apple che stanno sviluppando un nuovo sensazionale iPhone; il solo fatto di utilizzare Google e i suoi servizi – non solo la ricerca online ma anche Gmail per esempio –  per recuperare e scambiare informazioni su quanto state sviluppando potrebbe mettere a rischio la segretezza del vostro lavoro.

“Le aziende come Apple hanno politiche o pratiche raccomandate riguardanti ciò che i dipendenti fanno con i servizi Google?” si chiede Gruber. Episodi come questo rendono l’idea di dove i colossi del web – non solo Google ma anche a Facebook, che ha raggiunto oltre un miliardo di utenti connessi al giorno – siano in grado oggi di arrivare oggi. Nel bene nel male.