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Android, arrivano i malware sul Market

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Una delle principali differenze fra Android e iOS sta nei rispettivi App Store. I nostri lettori conoscono bene la rigidezza di Apple nella pubblicazione di applicazioni, che prima di apparire nel negozio virtuale della Mela devono essere vagliate da Cupertino ed approvate. Il che si traduce spesso in estenuanti attese e rimbalzi sviluppatore/Apple – Apple/sviluppatore.

Su Android è tutta un’altra faccenda: si sviluppa l’applicazione, e la si carica sull’Android Market. Stop. Nient’altro. Gli sviluppatori non devono affrontare svariati mal di pancia per vedere le loro applicazioni sul Market; bastano pochi click.

Il mal di pancia però (anche molto intenso) sarà probabilmente venuto a tutti quegli utenti dell’androide che sono incappati in una serie di applicazioni contraffatte, capaci di accedere in maniera clandestina ad una serie di dati riservati (tra cui non si esclude anche la possibilità di accedere all’account di Google, con pericolosi annessi e connessi) presenti sui telefoni.

Cosa è successo? circa 21 famose applicazioni gratuite sono state clonate dal publisher Myournet e ripubblicate sul Market, con una piccola sorpresa nascosta: un codice malevolo capace di fare breccia e scaricare dati personali, oltre alla possibilità di eseguire a sua volta altro codice. In parole povere, si perde il controllo del cellulare.
Google, avvertito dell’accaduto, ha immediatamente eliminato le applicazioni dal Market, allontanando anche lo sviluppatore. Ma ormai il danno era stato fatto.

Leggendo di questi episodi, non ci si può sentire almeno per una volta per rassicurati dal “giardino recintato” della Mela, che ci limita ma al contempo ci protegge. Qualunque sia la percezione dell’utente finale, si tratta ancora una volta di considerare un sistema operativo e le sue caratteristiche come un pacchetto completo.
Più libertà significa non significa solamente più opportunità, ma anche più rischio; mentre meno libertà significa sì più limitazioni ma anche più sicurezza. Ed anche nel caso di un sistema operativo esistono utenti più o meno propensi al rischio.

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