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Beccata con le mani nella marmellata, AVAST promette che non venderà più i dati degli utenti

Pochi giorni addietro si è scoperto che Avast, raccoglie i dati delle attività degli utenti e li rivende –  tramite la sussidiaria Jumpshot – ad aziende di terze parti, nomi quali: Google, Yelp, Microsoft, McKinsey, Pepsi, Home Depot e società marketing in genere.

L’indagine partita da PCMag e Motherboard ha svelato che l’applicazione antivirus memorizza tutte le attività degli utenti registrati e le passa alla sussidiaria dell’azienda della Repubblica Ceca.

Il produttore di antivirus ora sembra pentito delle scelte (all’insaputa degli utenti) e ora promette di fare marcia indietro, annunciando la chiusura d Jumpshot, la filiale responsabile della vendita dei dati personali degli utenti. La chiusura non sarà immediata giacché l’azienda ha firmato diversi contratti che obbligano a continuare le sue attività per un periodo Non è chiaro quanto tempo sarà necessario ma Avast ha deciso di chiudere completamente queste operazioni smettendo di vendere dati personali.

Gli antivirus di Avast raccolgono dati all’insaputa degli utenti

Sarà complicato riottenere la fiducia degli utenti. In un comunicato l’azienda non chiede scusa ma si limita a rassicurare i clienti, ricordando che l’invio dei dettagli come ad esempio i dati sulla navigazione, è sempre stata una attività opzionale. “Gli utenti hanno sempre avuto la possibilità di rifiutare la condivisione dei dati con Jumpshot. A luglio 2019, avevamo già iniziato a proporre meccanismi per l’accettazione o il rifiuto dei download da parte del nostro software e ora invitiamo i nostri attuali utenti a fare ad accettare o rifiutare”.

“La principale mission di Avast è mantenere al sicuro gli utenti online e fornire il controllo della privacy”, spiega ancora l’azienda. “Ogni pratica che compromette la loro fiducia è per noi inaccettabile. Siamo attenti alla privacy dei nostri utenti e ci stiamo attuando velocemente per iniziare a dismettere le operazioni di Jumpshot. “Ci dispiace per l’impatto che questo avrà sui dipendenti di Jumpshot e apprezziamo il contributo che hanno fornito. Ci impegneremo per far sì che la transizione sia per loro il più agevole possibile”.

Oltre alla fiducia dei clienti, il produttore di software antivirus dovrà guadagnare quella degli investitori: dopo quanto rivelato, c’è stata una flessione nel valore delle azioni per il gruppo quotato al London Stock Exchange.

 

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