Apple presenta il conto degli avvocati a Samsung

Che la vicenda legale che oppone Apple a Samsung fosse una questione di milioni e milioni di dollari era ben noto; i milioni derivanti dalle complesse questioni connesse ai brevetti e alle royalties su iPhone e iPad, altrettanto, e che ad arricchirsi alla fine saranno soprattutto gli avvocati, pure; ma ora sappiamo anche di quanto gli studi legali, o almeno, quelli di Apple, saranno più ricchi: 60 milioni di dollari.

A fare menzione della parcella presentata da Morrison & Foerster, una prestigiosa realtà di San Francisco con più di mille dipendenti e con quasi 150 anni di storia, è la stessa Apple, che lo fa nel contesto di una nuova azione contro Samsung, questa volta per chiedere un rimborso del pagamento dovuto a “MoFo”, com’è chiamato popolarmente Morrison & Foerster. In tutto Apple vuole 16 milioni come contributo per le spese legali e altri 6 milioni per la “cancelleria” (stampa e trascrizione elettronica, copie, compensazioni per interpreti e servizi.)

L’analista legale Florian Mueller fa notare che, benché comuni, raramente queste richieste vengono accettate; Apple però afferma che il caso in questione è stato particolarmente “eccezionale” e dunque non può essere costretta ad accollarsi da sola tutte le spese del procedimento. Nel fascicolo si dimostra peraltro che Apple dovrà pagare oltre 60 milioni di dollari al solo studio di consulenza esterno Morrison & Foerster per il lavoro svolto nel corso dall’inizio del contenzioso al secondo processo; altri due milioni sarebbero stati pagati a un secondo studio esterno (Wimer Hale). A questa cifra dovrebbero anche essere sommati i costi interni, in altre parole il lavoro sostenuto dal suo studio legale che è nutritissimo. Apple chiede dunque meno di un terzo delle spese effettivamente sostenute in questo secondo turno della vicenda legale. Secondo voci dello scorso anno, Apple avrebbe complessivamente speso ben più di 100 milioni di dollari per il processo contro Samsung, solo una frazione dei 150 miliardi di dollari che ha in cassa, ma comunque una cifra che appare, davvero, eccezionale