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La cura Foxconn funziona: Sharp registra i primi profitti dopo anni

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La cura Foxconn funziona. Sharp, uno dei fornitori di Apple, ha per la prima volta registrato utili netti nell’ultimo trimestre fiscale, il primo segnale positivo su questo versante da quando la gestione dell’azienda è nelle mani della multinazionale cinese.

Reuters spiega che l’azienda ha ridotto le perdite del 60% nei nove mesi 2016/17 a 41 miliardi di yen (336 milioni di euro), uscendo dal rosso sul piano operativo. Il gruppo ha alzato le previsioni per l’intero esercizio e punta a una perdita ridotta a 37,2 miliardi di yen anziché 41,8.

Guidata da Hon Hai (meglio nota come Foxconn), Sharp ha consolidato le linee di produzione, snellito la distribuzione, sfruttato nuovi riferimenti per aggiudicarsi alcuni componenti e tagliato complessivamente le spese. Effetti benefici sui conti di Sharp sono anche dovuti al fatto che i coreani hanno ridotto la produzione di LCD portando a carenze nel settore e facendo levitare i costi. La Casa giapponese sta nel frattempo spendendo centinaia di milioni di dollari per lo switch al mondo OLED probabilmente su esplicite richieste di un importante cliente come Apple. Serie capacità produttive sembra ad ogni modo che non si vedranno prima del 2019, costringendo a breve termine Apple a rivolgersi ai sudcoreani di Samsung (come noto, si vocifera che per l’iPhone 8 o “iPhone X” che dovremmo vedere alla fine dell’anno, Apple avrebbe in mente l’uso di un display OLED da 5.8″).

Tornando al discorso LCD, Foxconn ha fatto vari investimenti per migliorare la produzione di questi schermi nelle fabbriche cinesi dove da tempo si sta occupando della costruzione del più grande impianto di produzione al mondo. In quest’ottica ha assoluto bisogno di non concedere un millimetro a Samsung. In particolare avrebbe deciso di chiudere le forniture di pannelli LCD per nuove TV che dovrebbero arrivare sul mercato. Samsung riceveva da Sharp una media di 4/5 milioni di pannelli LCD da Sharp. Impossibilitata ad avere i pannelli Sharp, Samsung ha dovuto accettare di acquistare a prezzo ovviamente maggiorato gli stessi schermi da altri produttori (LG).

Terry Gou, presidente di Hon Hai, è sicuro che la sua azienda, lavorando con Sharp, batterà Samsung, un’affermazione che in Corea del Sud è stata interpretata dalla stampa come “dichiarazione di guerra” nei confronti del produttore locale, al punto che Samsung Electronics ha chiesto un arbitrato a organizzazioni internazionali lamentando l’impossibilità di rifornirsi di pannelli LCD da Sharp chiedendo un risarcimento di 492 milioni di dollari per le sofferenze causate dalla mancata fornitura dei pannelli.

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