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Samsung in Francia non è riuscita a dimostrare le infrazioni Apple ai suoi brevetti

Il tribunale francese che doveva giudicare sulle infrazioni ai brevetti Samsung commesse da Apple lanciando iPhone ha manifestato perplessità sia sul merito della causa che sulla sua reale ragione formale. Ecco quello che si riesce a intendere scorrendo il documento di sintesi reso pubblico a margine della decisione da parte di un magistrato transalpino di respingere la richiesta dei coreani di bloccare le vendite del telefono della Mela sul suolo francese.

L’interessante nota, in particolare, sottolinea l’incapacità tecnica da parte di Samsung di dimostrare che Apple ha usato brevetti proprietari per l’implementazione dello standard UMTS. Il giudice ha evidenziato come Samsung ha citato la generica compatibilità dell’apparecchio con l’UMTS e non indicato l’utilizzo specifico dei brevetti #1188269 e #1097516, «la cui validità – parola del Giudice – è oltretutto discutibile».  Samsung è stata inoltre criticata per non aver preso in considerazione l’accordo tra Apple e Qualcomm, non indicando se tra quest’ultima e Samsung vi fossero degli accordi e quindi se Apple, indirettamente, aveva comunque diritto a sfruttare i contestati brevetti. L’iPhone 4S è stato ispezionato sotto la supervisione dell’ufficiale giudiziario, evidenziando l’utilizzo dei chip Qualcomm, come ben sa chiunque abbia visto le foto dello smontaggio per opera d’iFixit.

Il magistrato sembra anche mettere in discussione il quadro generale della causa, quando sottolinea come Samsung ha operato legamente con lentezza, mettendo sotto accusa Apple non quando il telefono è stato lanciato nel 2007, ma  solo quattro anni dopo, a luglio del 2011 e questo solo dopo una serie di incontri al vertice tra Apple e Samsung nel momento in cui da Cupertino sono cominciate ad arrivare le accuse di plagio ai suoi dispositivi. Le due parti si sarebbero viste nel 2010 a settembre, a ottobre, novembre, e a gennaio e aprile del 2011, per cercare di trovare un accordo extragiudiziale che però, evidentemente, non è stato concretizzato. Solo successivamente Samsung ha deciso di portare in tribunale la controparte. Come dire, insomma, che c’è il forte sospetto che l’azione legale da parte della società asiatica contro l’azienda americana sia parte di una strategia difensiva, una sorta di “piano B”, più che della reale necessità di difendere le proprie proprietà intellettuali.

11-12-08 French TGI Ruling on Samsung PI Motion Against iPhone 4S
[A cura di Mauro Notarianni]

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