Realme quest’anno non entra in punta di piedi nel segmento top di gamma, fa veramente sul serio con due mosse difficili da ignorare: hardware da primato e una collaborazione fotografica che punta dritta al cuore di chi ha sempre sognato una compatta street in tasca e chi come noi ha cominciato a fotografare 45 anni fa con una Ricoh in tasca.
La promessa è ambiziosa: prestazioni di riferimento, autonomia da record, display super anche al sole, e soprattutto un’esperienza fotografica “alla Ricoh GR”, con filtri e focali pensate per il mondo reale.
Le schede tecniche parlano chiaro: Snapdragon 8 Elite Gen 5 a 3 nm, dual-chipset con Hyper Vision+ AI, pannello LTPO AMOLED 2K a 144 Hz, batteria 7000 mAh con 120 W cablati e 50 W wireless, tripla camera periscopica da 200 MP e software fotografico brandizzato Ricoh. Sono numeri da “ultra-flagship” o top di gamma.
Realme sa benissimo che nel 2025 i numeri non bastano: vi serve un motivo per provare emozione. E quel motivo, qui, sono le scelte di esperienza. Non solo potenza, ma un certo modo di usarla. Non solo fotocamere, ma un certo modo di guardare. Non solo design premium, ma un’idea di personalizzazione vera, fisica, quasi da “maker”.
Design: premium, diverso, personalizzabile davvero
Noi abbiamo ricevuto in prova la versione Urban Blue con una finta pelle, ricavata da materiali riciclati, ha una superificie molto gradevole al tatto che migliora la presa e gli attribuisce un look da oggetto di design industriale più che da smartphone lucido.
Il peso e ingombro sono importanti: le cornici metalliche e batteria enorme contribuiscono ai 214 grammi finali e ve ne accorgete quando recuperare il giaccone dove lo avete riposto ma grazie alla buona distribuzione dei pesi, ai bordi arrotondati e all’ottimo grip è allo stesso modo confortevole da usare e maneggiare nelle situazioni di scatto istantaneo.
Se venite da uno smartphone top di gamma “classico”, il GT 8 Pro vi colpisce per un dettaglio che è insieme geniale e discutibile: il modulo di protezione della fotocamera intercambiabile.
Realme lo chiama Switchable Camera Bump. È una cover estetica fissata meccanicamente che potete svitare e sostituire con forme diverse (rotonda, squadrata, “robotica”) o addirittura personalizzate in stampa 3D. Non è solo un gioco: cambia davvero il modo in cui il telefono appare e si sente in mano: sulle repo 3D trovate decine di file 3D in cui gli utenti (ovviamente quelli cinesi che hanno già avuto in mano il telefono) si sono sbizzarriti a creare adattatori, maschere e paraluce.



Noi ne abbiamo stampati alcuni con la nostra BambuLab A1 mini sia per divertirci sia per personalizzarlo.
La modularità della cover aiuta a farvi sentire il telefono come proprio e stimola la realizzazione di accessori e supporti del tutto particolari. Potete utilizzare la cover inclusa nella confezione o quella speciale che lascia maggior spazio alla personalizzazione e pure creare un cover personalizzata solidale al corpo dello smartphone attraverso le viti e l’incastro con il castelletto delle fotocamere.
Il resto del design è molto più “classico top di gamma”, che in questi mesi si ispirano agli iPhone più recenti ma con una personalità inedita per Realme.
Display e audio: tutto super senza mezze misure
Il pannello HyperGlow è un’altra manifestazione di potenza. Uno schermo da 6,79″, LTPO AMOLED 2K, 144 Hz, picco dichiarato 7000 nit. Difficile una verifica strumentale per noi ma anche nelle grigie giornate invernali o sotto la luce intensa di un riflettore la verifica e è semplice: vi dimenticate di cosa voglia dire “riflesso”. Tutto è nitido, luminoso e vi permette di apprezzare l’inquadratura con colori naturali e mia sparati con neri profondi. HDR alla sua massima espressione con una qualità elevatissima.
Con LTPO avete refresh dinamico intelligente: funziona 144 Hz quando serve, si abbassa quando state leggendo o guardando foto. Questo aiuta la già abbondante autonomia figlia della enorme batteria e si nota.
Audio e vibrazione completano l’idea di “telefono da intrattenimento”: doppi speaker simmetrici potenti e puliti, motore aptico “da console portatile”. Nei giochi e nella digitazione sentite una risposta secca, precisa. La potenza è discreta per chi vuole godersi in film con il GT8 Pro poggiato sul petto da stesi.
Software e AI: realme UI 7 è matura, e finalmente “pulita”
Realme UI 7.0 su Android 16 è, probabilmente, la migliore UI che Realme abbia mai installatoo su un top. È fluida, moderna, personalizzabile, con un design “Light Glass” che strizza l’occhio alle interfacce del mondo Apple.
Due cose interessano davvero: la prima è che il bloatware è enormemente ridotto rispetto al passato. Ci sono le applicazioni base, streaming, vendite online e quelle social. Per alcune app realme vi chiede se le volete installare durante l’uso dello smartphone ma niente schermate piene di app-paccottiglia.
La seconda è che le applicazioni AI sono reali e funzionanti da subito: richiedono magari la connessione Internet ma fanno il loro mestiere sin da subito e senza chiedere particolari licenze.
AI Notify Brief prova a fare da “assistente discreto” con riassunti di notifiche e agenda; AI Framing Master (che abbiamo apprezzato in modelli precedenti) suggerisce composizioni fotografiche; AI Gaming Coach vi accompagna nelle sessioni; la Side Bar multitasking è utile per chi vive di app multiple e desidera accesso rapido e opzioni a portata di mano.
Prestazioni: Snapdragon 8 Elite Gen 5: la potenza si vede ma si deve contenere
Snapdragon 8 Elite Gen 5 è attualmente il chip Android più spinto, e qui è supportato da RAM LPDDR5X fino a 16 GB e storage UFS 4.1 fino a 1 TB (in base al mercato). I benchmark sono da classifica: oltre 3,7–4 milioni su AnTuTu a seconda dei test e delle build, punteggi che lo mettono tra i primissimi Android 2025.
In pratica qualsiasi app si si apre istantaneamente; la UI è fluida e non avete problemi con il multitasking mentre le app pesanti (editing, AI, giochi AAA) sembrano girare su un PC tascabile.
Realme ha anche il suo chip Hyper Vision+ AI, che lavora su grafica e ottimizzazioni. L’azienda parla di rendering parallelo e super-risoluzione; nella pratica la cosa che notate è stabilità di frame rate nei giochi più esigenti.
Non abbiamo il raffreddamento a grafene di altri Realme ma una camera di vapore e un leggero throttling si può percepire dopo qualche ora di gioco continuo.
Batteria mostruosa e ricarica da record ma da usare “solo” ogni due giorni
La batteria da 7000 mAh è forse il vero punto di forza per tantissimi dei nostri lettori abituati alle giornate che difficilmente finiscono con l’iPhone completamente carico.
Diciamo che la capacissima batteria diminuisce l’ansia da ricarica, permette la visione dello schermo per moltissime ore e vi fa dimenticare a casa powerbank e alimentatore di emergenza.
Oltre 20 ore di streaming e più di 8 ore di gioco continuo sono riportate nelle statistiche ufficiali ma possiamo confermare che il nostro esemplare ha sopportato 1 giorno e mezzo di sessioni fotografiche e 4 giorni di standby (con messaggi e Wi-Fi attivo) con il 20% di batteria rimanente.
La ricarica da 120 W con il cavo e quella wireless da 50 W sono la conferma della capacità di Realme di primeggiare in questo ambito: autonomia da record e potenza da top di gamma.

Fotocamere, l’aiuto di Ricoh GR per la fotografia da strada
Realme come altre aziende che producono smartphone ha cercato un partner che fornisse una “identità di ripresa fotografica” al suo top di gamma e l’ha trovata in Ricoh GR non solo per “vestirsi” con un marchio tradizionale ma portare l’utente oltre alla classica fotografia computazionale richiamando le doti delle compatte tipiche da “street photography”.
Ecco quindi che con una semplice traslazione del pulsante di scatto touch questi assume una forma allungata e vi fornisce l’accesso a due focali equivalenti da 28 mm e 40 mm che possono sembrare limitanti nell’epoca del “pitch to zoom or expand” ma che vi “costringono” ad entrare nella scena e nella composizione con una vostra idea di scatto.
Ovviamente la fotografia di strada non sarebbe efficace se non si potesse estrarre al volo lo smartphone e scattare quando c’è una scena da riprendere al volo: qui interviene la funzione Snap Focus che riduce al minimo il tempo tra ciò che vedete e lo scatto.
Scegliete una distanza di fuoco preimpostata (es. 2 m, 5 m o infinito) e il telefono, con algoritmo Super QPD Snap, mantiene quella messa a fuoco sempre pronta. Quando premete il tasto, non deve cercare il fuoco: scatta subito, con otturazione e meno rischio di mosso. È pensata per passanti, bici, bambini e scene improvvise, anche in luce urbana mista. In pratica vi dà la reattività di una Ricoh GR, abbinata ai profili 28/40 mm.

Insomma vi ritrovate a girare la città con la voglia di cogliere un attimo, una espressione, una luce particolare e questo stimola il vostro lato creativo.
Qui sotto alcuni scatti realizzati alla nostra primissima uscita a fine pomeriggio per le strade di Pesaro in modalità Ricoh GT che non estrae mai le informazioni per comporre foto perfette ma innaturali ma sottolinea i chiaroscuri reali.

I filtri analogici “alla Ricoh GR”
Come vi abbiamo detto trovate anche una serie di filtri analogici che di fatto simulano il comportamento della pellicola e richiamano ancora il mondo Ricoh GR.
Qui sotto l’evidenza della loro azione.
Le foto che seguono sono state realizzate di giorno nell’area portuale di Pesaro intorno al mezzogiorno: insieme alla precedente sono due condizioni estreme per mettere alla prova le capacità dello smartphone. Vediamo anche come funzionano le modalità Ritratto a diverse distanza di ripresa.
Ma analizziamo le singole camere di ripresa e le loro capacità.
Un viaggio tra le focali reali e virtuali
Questi sono i primissimi scatti che abbiamo fatto in treno con GT 8 Pro: niente di particolarmente artistico ma vi mostrano le capacità della camera principale e delle capacità del tele. Come vedete l’ingrandimento digitale è consistente nella qualità fino al 12X poi sia il movimento del treno che l’impossibilità di interpolare digitalmente le informazioni mostrano i limiti della tecnologia.
Ultra-wide 50 MP: una grandangolare convincente
La camera ultra-grandangolare è sicuramente un punto di forza rispetto al passato: 50 MP, 116°, f/2.0. Di giorno è nitida e consistente con le altre focali, con distorsione ben controllata. Non è la migliore ultra-wide in assoluto, ma è abbastanza buona da usare senza sentirla una seconda scelta. (equivalente 16 mm)
Qui sotto abbiamo alcuni scatti in esterna dell’ultrawide.
La principale 50 MP: robusta, equilibrata ma la notte ha qualche difficoltà
La camera principale da 50 MP è un classico sensore top di gamma con ottica coniugata in questo “alla Ricoh”. Di giorno va benissimo: dinamica ampia, colori realistici, file pronti da usare subito. Con le luci bassissime e se si mantiene l’intervento automatico del telefono si ottengono scene con illuminazione e interpolazione un po’ esagerata, non a livello di concorrenti come Pixel 10 o iPhone 17. (equivalente 24 mm)
Per tutto il resto e state l’utilizzo delle modalità Ricoh potete fidarvi delle foto con luci basse (ma non eccessivamente): niente abbagliamenti o superfici sovraesposte.

Tele periscopico 200 MP: dettaglio e ritratti al vertice
Il periscopio 3x da 200 MP è un elemento forte dell’offerta di GT8 Pro: Il sensore 1/1.56″ permette zoom senza perdita di dettagli fino a 12x e mantiene un buon livello di dettaglio anche oltre. Il tele è la lente più sorprendente del sistema: nitido, rapido, con buon contrasto e ritratti molto convincenti. Ovviamente ad ingrandimenti maggiori l’intervento del processore è visibile e l’interpolazione pò troppo “digitale”. (equivalente 72 mm)
Scattare e rivedere in ProHDR
Anche in modalità Ricoh GR si apprezza la funzionalità ProHDR che funziona si in ripresa che in riproduzione con forti contrasti di luce (controluce, luci forti e superfici scure catturando più fotogrammi a esposizioni diverse e li fonde con algoritmo che aumenta i dettagli e la gamma dinamica.
Il risultato finale è un contrasto percepito più ricco e una migliore resa con le luci.
L’altra parte del lavoro lo fa lo schermo HyperGlow del GT 8 Pro è capace di mostrare foto in ProHDR con una resa più ricca di luci e ombre rispetto a un pannello normale. La cosa è molto apprezzabile con luci al neon, illuminazione mista etc e dalle foto scattate potete apprezzarla solo utilizzando il pannello di un MacBook recente o un TV di alta gamma.
Dobbiamo dire che il bilanciamento delle luci è veramente incredibile e avendo assistito alla scena originale dobbiamo dirvi che GT8 Pro raggiunge un equilibrio che ci ha stupito e che rivisto poi sul suo schermo ha ritorno di profondità che non abbiamo mai notato su altri smartphone.

Qui sotto altre immagini, questa volta scattate in p
Video: ambizioni pro, risultati ottimi per creator “stanziali”
Realme non ha migliorato la sezione video solo sulla carta: i risultati sono reali grazie ad alcune caratteristiche di livello
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4K a 120 fps disponibile sia sulla camera principale sia sul tele 3x. Potete fare slow motion seria senza retrocedere a 1080p.
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HDR video 4K 30/60 su tutte le camere posteriori: elemento importante perché rende coerente la qualità tra main/ultra-wide/tele.
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ottima gestione della gamma dinamica, quindi clip pulite in controluce e con cieli luminosi che sparano
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il rendering dei colori segue la filosofia Ricoh/Realme 2025: meno sparato, più realistico, con un look da fotocamera tradizionale più che da social.
Stabilizzazione: migliorata, ma non al top
Questo è il punto più divisivo.
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La stabilizzazione è migliorata rispetto al modello top realme dello scorso anno ed è complessivamente valida anche in 4K ma non è sempre al livello dei top di gamma soprattutto mentre si cammina o in condizioni difficili e, con l’assenza di autofocus nell’ultrawide potrebbe non essere prontissimo in tutte le sitazioni
- Se so volete utilizzarla in riprese con movimento non esagerato va benissimo, ma se volete un effetto steadycam per riprese d’azione sia iPhone che Pixel con gli ultimi modelli sono insuperabili.
Modalità “cinematic” e profili pro
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La modalità Cinematic sale a 4K 30 fps (prima era più limitata). Questo vuol dire che potete fare video con sfocato più cinematografico senza sacrificare troppo dettaglio e con contorni più definiti e corretti dei soggetti in primo piano
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La presenza di Pro Video e Log 10-bit in 4K 120: è una manna per i creativi che vogliono un vero color grading.
Coerenza tra le camere (principale / tele / ultra-wide)
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La principale e la tele 3x sono le due camere video forti, anche perché entrambe registrano fino a 4K120 e mantengono alto il dettaglio.
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Ultra-wide: è buona di giorno, meno brillante in luce scarsa e penalizzata dall’assenza di AF nei video dinamici.
Selfie video: ok di giorno, limitato nella stabilizzazione
La camera frontale 4K è ottima di giorno per Vlog e selfie ma perde un po’ di dettaglio nelle scene notturne è la stabilizzazione solo a 1080p30: se volete il massimo della stabilizzazione dovete rinunciare al 4K.
Conclusioni per la parte video
Nel settore video Realme alza l’asticella delle prestazioni: 4K 120 fps, Dolby Vision, 8K 30 fps, Log 10-bit in 4K 120. Per chi crea contenuti è un vero plus, soprattutto perché potete giocare con profili e correzione colore senza troppi limiti.
I punti forti del video sono: 4K120 su obiettivo principale e tele: ultra versatile per slow-motion e azione, HDR 4K diffuso su tutte le camere posteriori, dinamica e colori di livello top di gamma quando disponete di abbastanza luce, modalità pro/cinematic finalmente sfruttabili.
I punti deboli: stabilizzazione migliorata ma non sempre da top di amma, video con ultra-wide meno consistente (specie in basse luci e senza Auto Focus), selfie 4K senza stabilizzazione piena. Niente commutazione Fronte/retro in registrazione con il software Camera di serie.
Conclusioni
Il realme GT 8 Pro è il telefono in cui Realme smette di inseguire e prova a dettare il ritmo. È un top di gamma che non gioca a fare l’alternativa economica: gioca a essere la scelta più entusiasmante.
La sua forza è nell’insieme: prestazioni di livello con autonomia da due giorni reali per molti di voi, display e multimedia da riferimento, e una fotografia che – pur con qualche incertezza in basse luci – riesce a regalarvi qualcosa che altri top non vi danno: voglia di uscire e scattare. La collaborazione con Ricoh GR non è solo marketing; è una direzione di senso, un colore emotivo che si percepisce nell’uso.
Se cercate un top di gamma “diverso”, con carattere, e vi piace l’idea che la tecnologia sia anche un oggetto da indossare e personalizzare, il GT 8 Pro è una delle proposte più interessanti di questa fine 2025.
Pro e Contro
Pro
Vi conviene sceglierlo se:
- siete “power user” veri e volete un Android zero compromessi su velocità, fluidità e qualità dello schermo
- siete stanchi di ricaricare a metà giornata
- scattate molto in città, in viaggio, di giorno, e vi piace un look fotografico più “analogico”
- vi diverte l’idea di cambiare faccia al telefono come fosse un accessorio.
Contro
Forse non è il vostro telefono se:
- fate tantissima fotografia notturna e volete la massima consistenza possibile
- odiate telefoni grandi e di peso
Prezzi e configurazioni in Italia
L’offerta al lancio è molto variegata e i prezzi alla fine sono molto concorrenziali vista la dotazione di memoria, schermo batteria e reparto di ripresa.
Listino:
- 12 GB + 256 GB: 999,99 €
- 16 GB + 512 GB: 1199,99 €
Promozione di lancio (fino al 16 dicembre):
- 16+512 a 1099,99 € con Adattatore, cuffie, Deco Set in omaggio presso Unieuro/Euronics/MediaWorld e Amazon
- 12+256 su Amazon a 899,99 € con adattatore 120 W + Deco Set.
Per maggiori informazioni e dettagli tecnici vi rimandamo a questa pagina del sito di realme.







































































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