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Uno sguardo all’interno del data center Apple in Arizona

Una redattrice del sito The Arizona Republic ha avuto la possibilità di visitare il datacenter Apple di Mesa (Arizona), creato sul luogo in cui negli anni passati sarebbe dovuto sorgere l’impianto di produzione di vetro zaffiro, quello coinvolto nelle difficoltà economiche di GT Advanced Technologies.

Alla decisione di trasformare la destinazione di utilizzo della struttura, si era arrivati nel febbraio del 2015, al termine di un iter lungo e tormentato. Nell’ottobre 2013 Apple aveva deciso di costruire a Mesa una fabbrica per vetro zaffiro, affidando l’incarico ad Advanced Technologies che doveva fornire le fornaci e occuparsi materialmente della produzione. Lo stabilimento avrebbe dovuto creare 2.000 posti di lavoro e spostare una parte importante della catena di approvvigionamento di componenti Apple per gli Stati Uniti; il progetto però fallì per ritardi e difficoltà di vario tipo; a ottobre del 2014 GT Advanced Technologies avviò le pratiche per ottenere le tutele previste dalla legge fallimentare negli Stati Uniti (Chapter 11).  Data center Apple Data center Apple

Apple aveva all’epoca investito nell’impianto un miliardo di dollari, e successivamente ha dovuto investire altri due miliardi per la realizzazione del data center. Nella struttura di Mesa, che la Mela chiama “global data command center”, ora lavorano 150 persone a turni di 10 ore per supervisionare servizi quali iCloud, Siri e iMessage.

Uno sguardo all’interno del data center Apple in Arizona

Dall’esterno la struttura non è riconoscibile come legata ad Apple, circondata da muri coperti da rampicanti e addetti alla sorveglianza nei parcheggi. Le sale server ospitano decine e decine di grandi e chiassose apparecchiature elettroniche, raffreddate da grandi ventilatori al soffitto che permettono di ridurre la temperatura interna.

Data center Apple

Apple sta lavorando con Salt River Project, azienda che si occupa del servizio idrico per compensare il suo impatto ambientale nella regione. Nell’area adiacente ai parcheggi saranno installati pannelli solari che permetteranno di ottenere 50-megawatt contribuendo ad alimentare l’impianto. Apple sfrutta già vari impianti a energia solare, idroelettrica, eolica e derivante da celle a combustibile alimentate a biogas per alimentare uffici e data center. Altri dettagli a questo indirizzo.

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