
TechCrunch rivela che due dei quattro brevetti citati nella denuncia presso l’ITC erano in precedenza di proprietà Apple almeno fino all’inizio di quest’anno. La proprietà di tali brevetti è stata in seguito trasferita a una società denominata Cliff Island LLC e poi alla Digitude Innovations LLC. Il recapito di Cliff Island a New York sembra essere inesistente; tuttavia, allo stesso indirizzo, un edificio al 485 di Madison Avenue, si trovano gli uffici di Altitude Capital, società che raccoglie i fondi per le innovazioni di Digitude. Il rapporto tra Digitude Innovations e Apple si evince dai documenti presentati all’ITC a sostegno della querela. In questi, infatti, si parla di “accordo di licenza Digitude – Apple”.
Lo scorso novembre Digitude aveva in effetti reso noto un accordo con “un’azienda leader a livello mondiale, specializzata in elettronica di consumo” ed è dunque lecito presuppore a questo punto che si tratti di Apple. Il fatto che a Cupertino si sia deciso di lavorare con un’azienda simile è ad ogni modo certamente sorprendente. TechCrunch formula due ipotesi: la prima è che questo sistema consenta ad Apple di presentare querele senza troppo esporsi (facendo comparire quando serve il nome Digitude); la seconda ipotesi è che Digitude ha in qualche modo costretto Apple ad arrivare alle trattative ponendo fine a querele in corso in cambio della cessione di alcuni brevetti.
[A cura di Mauro Notarianni]
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