Apple non è stata tra le prime aziende al mondo a credere negli OLED e dopo avere adottato la tecnologia ha anche provatoa seguire strade differenti e alternative, ma ora sembra pronta a fare un salto qualitativo sugli smartphone anticipando molti concorrenti con il tandem OLED.
I vantaggi della tecnologia Tandem ATO
La tecnologia Tandem ATO sviluppata da LG Display introduce un pannello OLED a doppio strato pensato per notebook e dispositivi portatili. Rispetto agli OLED tradizionali, offre benefici chiave come luminosità fino a tre volte superiore per una migliore visibilità anche all’aperto, durata del pannello raddoppiata per un uso prolungato senza degrado evidente e una riduzione dei consumi di circa il 40% che si traduce in più autonomia.
A questo si aggiunge un design più leggero e sottile, con pannelli fino al 44% più sottili e 52% più leggeri rispetto alle soluzioni precedenti. In pratica, Tandem ATO combina efficienza energetica, prestazioni visive e portabilità, segnando un passo avanti nell’evoluzione degli schermi OLED per l’informatica mobile.
Non è un caso che Apple abbia già scelto questa soluzione per gli iPad Pro M4, che rappresentano il primo grande passo verso l’integrazione del tandem OLED nei prodotti consumer e ora a quanto pare sarebbe pronta a fare la stessa cosa per gli iPhone.
Tra i concorrenti Honor ha montato pannelli tandem di BOE sul suo Magic6 PSR Porsche del 2024.
Obbiettivo 2028
L’obbiettivo è il 2028, se le pressioni di LG Display daranno i loro frutti. Secondo un nuovo report del sito sudcoreano DealSite, l’azienda oggi leader mondiale nel settore (65% di mercato contro il 35% di Samsung), con 348 brevetti pubblicati negli Stati Uniti relativi al tandem OLED e una quota dominante nella fornitura di pannelli per gli iPad Pro M4 potrebbe per quella data avere la capacità di sostenere i volumi necessari.
Fonti vicine al settore riferiscono che LG Display ha iniziato da tempo a promuovere presso Apple l’adozione di questa architettura anche sugli iPhone. Tra le proposte ci sarebbe una variante chiamata “simplified tandem”, che prevede di raddoppiare soltanto lo strato blu, lasciando invariati rosso e verde. Una soluzione di compromesso che permette di ridurre costi e complessità produttiva, mantenendo comunque parte dei benefici legati alla tecnologia tandem.
Il ruolo dei fornitori
Se Apple decidesse di integrare il tandem OLED nella gamma iPhone, difficilmente si affiderebbe a un solo fornitore. Per garantire volumi adeguati e mantenere competitività sui prezzi, Cupertino potrebbe coinvolgere anche Samsung Display e BOE, replicando la strategia già vista nel segmento tablet.
Resta però il problema legato alla capacità produttiva: la struttura tandem, richiedendo due o più strati, inevitabilmente riduce la produttività delle linee e può rallentare i tempi di evasione degli ordini.
Per questo motivo LG Display sta valutando nuovi investimenti destinati a compensare i colli di bottiglia e a garantire un livello adeguato di output.

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