“Ci vediamo più tardi, ora non posso uscire perché devo ricaricare le scarpe”. Questa frase che ora sembra assurda, nel prossimo futuro potrebbe rappresentare una realtà, con l’arrivo delle… scarpe elettroniche: Project Amplify di Nike è indicato come il primo sistema di scarpe motorizzato del mondo, ideato per aiutare “l’atleta comune” a correre e camminare più veloce e più lontano, con minor sforzo.
Secondo la multinazionale produttrice di calzature e abbigliamento sportivo il sistema è studiato per potenziare i movimenti naturali della caviglia e della parte inferiore della gamba. Project Amplify promette di ridefinire la percezione del possibile “amplificando incredibilmente i movimenti”, elemento che dovrebbe aprire “una nuova era per il futuro del running, del jogging e della camminata”.
Basato su algoritmi del movimento sviluppati con i dati del Nike Sport Research Lab, il sistema di scarpe di prima generazione è composto da un motore leggero e potente, una cinghia di trasmissione e una batteria a bottone ricaricabile. Il gruppo si integra in una scarpa da running rivestita in fibra di carbonio che può essere indossata con o senza il sistema robotico.
Secondo Nike, con questo sistema, l’atleta comune potrà camminare o correre più spesso, più a lungo e divertirsi di più: “la sua vita sarà ancora più dinamica, e potrà macinare più strada sul tragitto casa-lavoro o allungare di un paio di chilometri il suo percorso di running”.
Innovazioni di Nike in cantiere
Project Amplify è una delle quattro innovazioni tecnologiche che Nike ha in cantiere, insieme alle novità nel settore dell’abbigliamento Air, della tecnologia di ventilazione avanzata e delle neuroscienze.
Nike afferma che “così come le bici elettriche hanno permesso di coprire maggiori distanze più spesso, rivoluzionando gli spostamenti urbani, Project Amplify di Nike punta a rendere più semplice e divertente l’esperienza di chi pratica il running, il jogging e la camminata più lenti”, con particolare attenzione all’atleta che corre al ritmo di 10-12 minuti al miglio.
Il prodotto di prima generazione è stato creato con la collaborazione di Dephy, partner Nike esperto in robotica. Le scarpe robotiche non sono pensate per ridurre i tempi dei runner più veloci e competitivi, quanto per lo sportivo e gli utenti comuni che vogliono muoversi più velocemente e arrivare più lontano, con minor sforzo. L’idea è di potenziare il movimento quotidiano, come se avesse un paio di polpacci extra.
L’approccio è fondato sui dati dei test condotti dal NSRL su atleti e atlete di ogni abilità e a molteplici intensità. Il loro feedback è stato fondamentale per fare in modo che il sistema sembri parte integrante del corpo e, sui percorsi in salita, dà la sensazione di avanzare in piano, sia in corsa che in camminata.

L’azienda riferisce ancora che queste scoperte sono “frutto di test intensivi condotti in diversi anni”, sia in ambiente outdoor che presso il NSRL. Oltre 400 atleti e atlete hanno percorso più di 2,4 milioni di passi, cioè l’equivalente di circa 12.000 circuiti sulla pista di 200 metri del NSRL, utilizzando oltre nove diverse versioni dell’hardware. E ogni iterazione ha puntato a perfezionare un diverso elemento del sistema.
Il progetto è ancora nelle prime fasi di test: Nike riferisce che “per portarlo a un livello di prestazioni adeguato”, sta attingendo al mondo dell’arte e della scienza, in collaborazione con il partner Dephy. L’obiettivo indicato è mettere a disposizione il sistema di scarpe per un pubblico ampio “nei prossimi anni”.
La robotica si sta espandendo e in abbinamento l’intelligenza Artificiale, lo farà sempre più.
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