Quando si lavora su Mac capita sempre più spesso di dover tenere insieme mondi diversi: applicazioni che esistono solo su Windows, vecchi software che non potete abbandonare, ambienti di test o sviluppo che richiedono configurazioni “pulite” e ripetibili. È qui che la virtualizzazione diventa un alleato concreto: invece di riavviare, partizionare o complicarvi la vita, vi portate Windows (o Linux) dentro macOS, pronto quando serve.
Apple Silicon: perché Parallels “ha senso” (e va forte) sui Mac M-series
Il punto chiave, oggi, è che sui Mac con Apple Silicon Parallels non è una soluzione di ripiego: è un flusso di lavoro ormai maturo e supportato. In particolare, Parallels viene presentato come soluzione autorizzata da Microsoft per eseguire Windows 11 Arm in virtualizzazione su Mac con chip M1/M2/M3 (e in generale su Apple Silicon), con ottimizzazioni mirate per prestazioni e stabilità.
Tradotto in pratica: se il vostro obiettivo è far girare Windows sul Mac “tutti i giorni”, l’accoppiata Apple Silicon + Windows 11 Arm è quella che garantisce l’esperienza più sensata (avvio veloce, consumi sotto controllo, buona reattività), con l’ulteriore vantaggio di una piattaforma che rimane integrata con macOS invece di combatterci contro.
Un dettaglio importante: su Apple Silicon, la via principale resta Windows 11 Arm, quindi alcune applicazioni molto vecchie o legate a driver/hardware specifici potrebbero non essere compatibili al 100% (è un limite più del mondo Windows/driver che di Parallels). Microsoft stessa inquadra Parallels come soluzione autorizzata per Windows 11 Arm su questi Mac.

La novità della versione attuale: cosa cambia davvero
Se guardate all’“oggi” (fine 2025), l’evoluzione recente ruota attorno alle release più nuove: Parallels ha annunciato Parallels Desktop 26 con focus su compatibilità e gestione, inclusa la compatibilità con macOS Tahoe e Windows 11 25H2, oltre a novità orientate anche all’IT. Parallels+1
Sul fronte Linux, gli aggiornamenti più recenti offrono anche un approccio più semplice alla compatibilità (ad esempio strumenti pensati per ridurre problemi con kernel e installazione su alcune distro) e nuove distribuzioni supportate “one-click” su Apple Silicon.
Tutte le versioni di Parallels Desktop in offerta
In questo scenario Parallels Desktop resta una delle soluzioni più comode e integrate, e fino al 14 gennaio potete approfittare di uno sconto del 35% sulle nuove licenze di Standard, Pro e Business Edition.
Prezzi in Euro: listino e sconto (-35%)
| Edizione | Prezzo originale | Prezzo scontato |
| Standard Edition | 99,99 € | 64,99 € |
| Pro Edition | 119,99 € | 77,99 € |
| Business Edition | 149,99 € | 97,49 € |
Standard Edition: per l’uso quotidiano “senza pensieri”
La Standard è la scelta più lineare se vi serve eseguire Windows o Linux sul Mac con un’esperienza semplice e fluida: integrazione con file e periferiche, avvio rapido delle VM e un’impostazione che non richiede competenze particolari. In pratica: la installate, configurate l’OS e poi lavorate.
Pro Edition: più potenza e controllo per utenti avanzati
La Pro è pensata per chi lavora “pesante”: più macchine virtuali, ambienti di test, carichi elevati e necessità di gestire risorse e impostazioni in modo più fine. Parallels la posiziona chiaramente per sviluppatori, creator e power user, con opzioni avanzate anche per rete e automazione.
Business Edition: quando entrano in gioco la squadra
La Business è la scelta naturale se dovete distribuire Parallels su più Mac e avete bisogno di strumenti pensati per l’amministrazione: gestione centralizzata delle licenze, controllo dell’utilizzo, funzioni utili per reparti e organizzazioni.
Per ottenere le versioni scontate fino al 14 Gennaio partite da questa pagina e inserite il codice PARALLELS35











