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Alcuni editori francesi: «No agli Ad Blocker su Internet»

La GESTE (Groupement des Editeurs de Contenus et Services en Ligne), organizzazione francese che raggruppa i principali editori d’oltralpe, fa appello ai suoi membri per un’azione congiunta di sensibilizzazione nei confronti dei lettori che sui vari siti web sfruttano gli adblocker, i servizi per il blocco della pubblicità e il filtraggio dei contenuti per i browser (software che consentono di impedire la visualizzazione di alcuni elementi delle pagine, come ad esempio le pubblicità online).

“Parallelamente ad azioni giuridiche e tecniche specifiche, molti editori membri di GESTE subiscono il forte impatto degli adblock, ricordando che i contenuti e servizi offerti hanno dei costi”. “L’azione comune”, si legge ancora sul sito web dell’associazione, prevista per il 2016, avrà l’obiettivo di attirare l’attenzione dei lettori evidenziando quanto la pubblicità sia essenziale come fonte di finanziamento”. “Quest’approccio rientra nel quadro di una riflessione di GESTE volta a tutelare gli accordi di lettura con gli utenti della rete”.

Società come Mozilla e Apple propongono da qualche tempo Content Blocker che consentono di bloccare pubblicità; si tratta di meccanismi dal funzionamento controverso: come abbiamo spiegato altre volte le uniche fonti di reddito di molti siti (compreso questo) sono pubblicità e affiliazioni; solo queste permettono di offrire gratuitamente il servizio; l’eliminazione delle pubblicità può danneggiare in modo serio il modello economico di molti siti mettendo a rischio la loro stessa esistenza.

Ad Blocker
Forbes blocca l’accesso agli utenti che usano meccanismi di AdBlocking

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