
L’accordo è nato in seguito al fallito tentativo della grande G di acquisire Nortel (acquisita invece da un consorzio capitanato da Apple, EMC, Ericsson, Microsoft, Sony e RIM). Larry Page (CEO di Google) e Nikesh Arora (Chief Business Officer di Google) sono stati in trattativa con la casa delle alette per tutto il mese di agosto.
Una prima proposta prevedeva 30 dollari per azione (le azioni Motorola all’epoca valevano circa 22$, un’offerta dunque già favorevole). Su consiglio di Frank Quattrone, investment banker di Qatalyst Group, Motorola ha rifiutato l’offerta e stabilito il prezzo equo in 43,50 dollari per azione. Motorola con il coltello dalla parte del manico, ha ottenuto da Google una prima offerta di 33,50 dollari per azioni, per poi terminare l’accordo a 40$ a metà agosto. L’acquisizione di Motorola Mobility, permetterà a Google di alimentare l’ecosistema Android e rafforzare la concorrenza nel settore del mobile computing (la grande “G” è ora proprietaria di oltre 17.000 brevetti). Google ha fatto sapere che Motorola Mobility rimarrà ad ogni modo un’azienda separata, licenziataria di Android e Android rimarrà un sistema aperto. Per acquisire Motorola Mobility, la grande “G” ha sfruttato terzo della sua disponibilità di liquidi.
[A cura di Mauro Notarianni]
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