Apple brevetta quello che può essere definito un motore di scansione profondità, un sistema hardware e software basato su laser e sensori ottici che può essere considerato erede ed evoluzione degli attuali Face ID e TrueDepth impiegati da iPhone X e poi in tutti i modelli della gamma iPhone 2018. Questa tecnologia potrebbe essere implementata nei nuovi iPhone 2019 o forse nei modelli del 2020.
Ma mentre TrueDepth effettua una mappatura 3D proiettando un fascio di punti sul volto dell’utente, solitamente posto a una distanza limitata dal dispositivo compresa tra 25 e 50 centimetri, il nuovo sistema sfrutta una tecnologia diversa basata sull’impiego del laser per effettuare mappature 3D a distanza maggiore.
Il trasmettitore laser viene abbinato a uno scanner per rilevare anche oggetti a distanze superiori, fino a 4,5 metri. In questo modo il motore di scansione profondità può essere impiegato per ricostruire in 3D l’ambiente e gli oggetti che circondano l’utente, una funzione utile per migliorare sensibilmente app e funzioni di realtà aumentata, realtà virtuale, ma anche per rendere possibili sofisticati effetti per foto e video in tempo reale.


Secondo Bloomberg Apple potrebbe impiegare questa sofisticata tecnologia già negli iPhone 2019 in arrivo a settembre di quest’anno. Secondo altri invece occorrerà attendere fino agli iPhone 2020 dell’anno prossimo.











