PoliFX al Muse di Trento: tutto il museo è in un colpo d’occhio

Dopo i percorsi guidati con iPad Mini, il Muse – il museo della scienza di Trento – continua a mostrare nuove soluzioni ad alto contenuto tecnologico per rendere il più possibile a misura di visitatore  l’esperienza della visita alla struttura, progettata da Renzo Piano ed inaugurata lo scorso sabato. Il museo, infatti, è la prima istituzione al mondo ad utilizzare PoliFX Eye Totem, postazioni  multimediale di nuova generazione basate su una delle frontiere della ricerca tecnologica degli ultimi mesi: l’eye tracking.

Dotato di un’interfaccia grafica dedicata, il totem è  in grado di interagire con lo sguardo dell’utente, registrandone i movimenti oculari e attivandosi sulla base di questi in tempo reale. Proprio per questo il Muse li ha collocati al piano terra, luogo destinato a diversi exhibit multimediali e giochi interattivi. Non solo il sofware, ma anche l’hardware  stato completamente personalizzato, integrando il totem nella struttura di legno e vetro voluta dall’architetto Piano.

«PoliFX Eye Totem – spiega Michele Lanzinger, direttore del Muse – è stato scelto proprio perché incarna l’obiettivo del Muse di avviare un nuovo modo di confrontarsi con il pubblico fornendo, in un intreccio pratico della cultura col “fare”, nuovi e affascinanti strumenti di apprendimento informale».

«Siamo molto soddisfatti – afferma Gianluca Dal Lago, amministratore delegato di SR Labs che sviluppa lo strumento – del fatto che il primo PoliFX Eye Totem verrà installato in una struttura di grande prestigio, quale è il Muse. Si tratta della dimostrazione concreta di come l’eye tracking sia una tecnologia applicabile a ogni aspetto della vita quotidiana, non solo in ambito aziendale e industriale ma anche culturale, attraverso la creazione di un nuovo modo di interagire con il pubblico».

Le applicazioni del totem interattivo restano, comunque, eterogenee.  L’unità è in grado anche di rivelare la presenza di una persona entro una certa area, identificarne sesso, età, perfino l’umore e di parlarle, coinvolgendola in attività legate al brand o al prodotto. Accanto a strutture Museali e a esposizioni fieristiche, dunque, la naturale collocazione di uno strumento di questo tipo resta quella del marketing e del commercio.