PostNord, società per azioni che gestisce le poste in Svezia, ha deciso di non consegnare più lettere cartacee, evidenziando un calo del 90% nella corrispondenza.
Si tratta del primo caso nazionale di azienda nel settore logistico-postale ad abbandonare del tutto il servizio di consegna corrispondenza, un evento emblematico di una società ormai del tutto digitalizzata, un avvenimento che innesca riflessioni tra i più anziani di noi, anche quelli che da tempo non inviano e ricevono lettere.
PostNord Sverige ha iniziato l’attività nel 1600 consegnando dispacci governativi; a quel tempo dirigeva le poste il Mastro della Posta Militare di Gustavo Adolfo, che una volta alla settimana inviava i suoi messaggeri dalla capitale in tutte le direzioni. I suoi successori diedero il servizio in appalto. Carlo XI riscattò l’appalto nel 1677 e fondò le Poste come ente pubblico e dunque termina una attività che ha più di 400 anni.
La decisione è stata presa mesi addietro: PostNord ha iniziato a rimuovere le cassette della posta rosse sparse in tutta la Danimarca; queste ultime sono state vendute per beneficenza il 10 dicembre: centinaia di migliaia di danesi hanno cercato di acquistarne una, pagando per ogni cassetta tra i 230 e gli oltre 300 dollari, a seconda dello stato di usura.

Danimarca tra i Paesi più digitalizzati al mondo.
Invio e ricezione della posta sono in declino dal 2000; PostNord continuerà ad ogni modo a operare consegnando soltanto pacchi, con lo shopping online che al momento non conosce crisi.
La Danimarca è uno dei Paesi più digitalizzati al mondo: solo 250.000 persone, il 5% della popolazione, preferisce riceve ancora comunicazioni via posta ordinaria. “Le persone non fanno più affidamento alle lettere fisiche come una volta”, spiega Andreas Brethvad, responsabile comunicazioni di PostNord Denmark. La maggior parte delle comunicazioni ora arriva nelle nostre caselle di posta elettronica, e la realtà oggi è che l’e-commerce e il mercato dei pacchi superano di gran lunga la posta tradizionale”.











