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Ecco cosa succede se non usi un antivirus nel 2025

Nel 2025, navigare in Internet senza una protezione antivirus non è più un rischio calcolato: è una certezza di compromissione. Il panorama delle minacce si è evoluto da attacchi occasionali a un’industria criminale altamente automatizzata e sofisticata. Si stima che il cybercrime sia la motivazione principale di nove incidenti informatici su dieci, con una crescita registrata del 31% solo nel 2024.

L’aumento non è solo quantitativo. L’accessibilità di strumenti avanzati ha portato a un’esplosione dei tentativi di frode, aumentati del 2137% dal 2021. Questo incremento non è dovuto a un maggior numero di hacker, ma all’industrializzazione del crimine informatico. La vecchia percezione di “essere attenti” – evitando siti web sospetti o email strane – è diventata un’illusione. Gli utenti non sono più bersagli occasionali, ma risorse da sfruttare sistematicamente.

L’Intelligenza Artificiale come Arma: Oltre il Phishing

Il 2025 è l’anno in cui l’intelligenza artificiale (IA) è diventata un’arma a doppio taglio. Se da un lato aiuta a rilevare le minacce, dall’altro permette ai criminali di orchestrare attacchi di un livello di sofisticazione senza precedenti, rendendo obsolete le difese basate sull’intuito umano.

Si è andati ben oltre le email di phishing con errori grammaticali. Ora si affrontano minacce come i deepfake. L’IA generativa può creare file audio e video indistinguibili dalla realtà. Si sono già verificati casi documentati in cui questa tecnologia è stata usata per frodi milionarie, come l’episodio di Hong Kong in cui un dipendente è stato ingannato da un deepfake video del CFO, autorizzando trasferimenti per 25 milioni di dollari, o la truffa vocale nel Regno Unito che ha sfruttato una finta voce dirigenziale.

La minaccia più inquietante emersa è quella dei “gemelli digitali cattivi” (malicious digital twins). In questo scenario, l’IA viene addestrata utilizzando i dati personali rubati di un individuo (email, post sui social media, registrazioni vocali). Il risultato è un “gemello” che ne replica il comportamento, il linguaggio e la personalità, utilizzato per ingannare colleghi, familiari o sistemi di sicurezza automatizzati.

Questo sposta l’attacco dal piano tecnico a quello della percezione umana. Il consiglio “fai una telefonata di verifica” non è più valido se la voce dall’altra parte del telefono è essa stessa generata dall’IA. L’intuito umano è diventato un punto debole; la sola difesa affidabile deve essere tecnica e proattiva.

Cosa si Rischia Concretamente: Dal Blocco Totale al Furto Silenzioso

Ecco cosa succede se non usi un antivirus nel 2025 - macitynet.it

Senza una protezione adeguata, le conseguenze concrete si dividono in due categorie principali: il blocco dei dati e il furto d’identità.

Il ransomware rimane una minaccia brutale e diretta. Gli attacchi sono aumentati del 20% nel 2025. Questo è dovuto alla proliferazione del modello Ransomware-as-a-Service (RaaS), che permette anche a criminali con scarse competenze tecniche di “affittare” l’infrastruttura per lanciare attacchi. Il risultato per l’utente non protetto è l’immediata crittografia e il blocco totale di tutti i file personali, dalle foto di famiglia ai documenti di lavoro.

Tuttavia, il vero core business del cybercrime nel 2025 è il furto silenzioso: il furto di identità e le frodi finanziarie. Il costo globale del crimine informatico ha superato i 10.2 miliardi di dollari, con 1.4 milioni di segnalazioni di furto d’identità. L’obiettivo primario è il furto di credenziali.

Qui l’IA gioca di nuovo un ruolo chiave. Si stima che le “identità sintetiche”, create dall’intelligenza artificiale combinando dati rubati, rappresentino ora l’85% delle frodi finanziarie. Il rischio non è più solo la perdita di dati, che può essere mitigata da un backup, ma la perdita della propria identità finanziaria e legale. Un criminale che utilizza un “malicious digital twin” o un’identità sintetica non sta solo rubando denaro; sta agendo a nome della vittima.

L’Obiezione Comune: “Mi Basta Windows Defender”

Molti utenti si affidano alle soluzioni integrate, pensando che Microsoft Defender sia sufficiente. Sebbene Defender sia notevolmente migliorato, i test indipendenti lo classificano costantemente al di sotto delle suite di sicurezza premium a pagamento.

Il problema non è solo il tasso di rilevamento. Un punto debole critico, evidenziato dai test, è che i tassi di rilevamento di Defender sono “notevolmente peggiori” quando il computer è offline. Questo è un difetto di progettazione fatale in un’era di malware adattivi, che possono essere programmati per disattivare la connessione di rete prima di eseguirsi, colpendo così Defender nel suo punto cieco.

Ma il difetto più grande di questa strategia è concettuale. Affidarsi al solo Defender nel 2025 significa pensare ancora in termini di “virus”. Le minacce moderne sono olistiche: colpiscono i dati (malware), la privacy (tracker e furto di rete) e l’identità (phishing e frode). La versione gratuita di Defender non offre una protezione integrata per queste minacce. Manca di componenti essenziali che le suite premium includono, come una VPN per anonimizzare il traffico, un gestore di password avanzato per prevenire il furto di credenziali e un monitoraggio attivo del furto di identità.

Affidarsi al solo antivirus di base è come installare una serratura blindata sulla porta d’ingresso, lasciando però le finestre (la connessione di rete), la cassaforte (le password) e la linea telefonica (l’identità) completamente sguarnite.

La Necessità di una Difesa Integrata

Le minacce del 2025 sono guidate dall’IA, colpiscono l’identità e i dati, e le difese di base si sono dimostrate inadeguate. Non proteggersi non significa più “rischiare” un’infezione, ma scegliere attivamente di esporsi a frodi finanziarie, furto d’identità e blocco totale dei propri dati. La difesa, quindi, non può più essere un singolo programma, ma una suite di sicurezza integrata.

Per questo, soluzioni di sicurezza integrate come Surfshark One offrono un approccio olistico. Combinano un antivirus di nuova generazione per bloccare malware e ransomware, una VPN per proteggere la privacy della navigazione e mascherare l’identità digitale, e strumenti di monitoraggio (Alert) che avvisano se i dati personali, come email o carte di credito, vengono esposti in violazioni. È un pacchetto unico pensato per affrontare la totalità delle minacce moderne. Scopri l’offerta su https://surfshark.com/it/deal/one

Novità: Email Scam Checker per una casella di posta sicura

A integrazione della suite, Surfshark One e One+ includono ora l’Email Scam Checker, una funzione essenziale contro gli attacchi di phishing, sempre più sofisticati. Questo strumento, integrato nell’estensione di Chrome e in Gmail, utilizza l’Intelligenza Artificiale per analizzare le email in tempo reale. È in grado di individuare segnali di manipolazione, come contenuti sospetti o informazioni del mittente alterate, e bloccare link malevoli che potrebbero portare a infezioni da malware. 

Con miliardi di email di phishing inviate ogni giorno, la protezione on-demand dell’Email Scam Checker è fondamentale per garantire la tranquillità e la sicurezza dei tuoi dati personali, offrendo un ulteriore livello di difesa contro le truffe che sfruttano l’IA per sembrare autentiche. La tua privacy è garantita: l’analisi avviene su server controllati da Surfshark e i dati vengono eliminati immediatamente dopo ogni controllo, senza essere utilizzati per l’addestramento dell’IA.

I consigli PER I TUOI REGALI DI NATALE

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Regali di Natale e fine anno: i nostri consigli

Ogni anno testiamo le ultime novità del mercato, per poi raccogliere in articoli dedicati i migliori prodotti per ogni categoria. Queste guide, che aggiorniamo periodicamente, non solo vi permettono di migliorare la vostra attrezzatura ma, visto il periodo, diventano anche un ottimo spunto da cui partire per fare un regalo coi fiocchi ai propri cari.

A tal proposito le trovate organizzate qui sotto per tipologia, così da facilitarvi ulteriormente la ricerca del Regalo Perfetto. Le guide vengono modificate di continuo e fino a Natale vedrete man mano aggiungersi quelle che aggiorneremo.

Partiamo dai migliori:

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Mac e PC

Fotografia e Creatività

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Audio e Video

Intrattenimento

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Nel 2025, navigare in Internet senza una protezione antivirus non è più un rischio calcolato: è una certezza di compromissione. Il panorama delle minacce si è evoluto da attacchi occasionali a un’industria criminale altamente automatizzata e sofisticata. Si stima che il cybercrime sia la motivazione principale di nove incidenti informatici su dieci, con una crescita registrata del 31% solo nel 2024.

L’aumento non è solo quantitativo. L’accessibilità di strumenti avanzati ha portato a un’esplosione dei tentativi di frode, aumentati del 2137% dal 2021. Questo incremento non è dovuto a un maggior numero di hacker, ma all’industrializzazione del crimine informatico. La vecchia percezione di “essere attenti” – evitando siti web sospetti o email strane – è diventata un’illusione. Gli utenti non sono più bersagli occasionali, ma risorse da sfruttare sistematicamente.

L’Intelligenza Artificiale come Arma: Oltre il Phishing

Il 2025 è l’anno in cui l’intelligenza artificiale (IA) è diventata un’arma a doppio taglio. Se da un lato aiuta a rilevare le minacce, dall’altro permette ai criminali di orchestrare attacchi di un livello di sofisticazione senza precedenti, rendendo obsolete le difese basate sull’intuito umano.

Si è andati ben oltre le email di phishing con errori grammaticali. Ora si affrontano minacce come i deepfake. L’IA generativa può creare file audio e video indistinguibili dalla realtà. Si sono già verificati casi documentati in cui questa tecnologia è stata usata per frodi milionarie, come l’episodio di Hong Kong in cui un dipendente è stato ingannato da un deepfake video del CFO, autorizzando trasferimenti per 25 milioni di dollari, o la truffa vocale nel Regno Unito che ha sfruttato una finta voce dirigenziale.

La minaccia più inquietante emersa è quella dei “gemelli digitali cattivi” (malicious digital twins). In questo scenario, l’IA viene addestrata utilizzando i dati personali rubati di un individuo (email, post sui social media, registrazioni vocali). Il risultato è un “gemello” che ne replica il comportamento, il linguaggio e la personalità, utilizzato per ingannare colleghi, familiari o sistemi di sicurezza automatizzati.

Questo sposta l’attacco dal piano tecnico a quello della percezione umana. Il consiglio “fai una telefonata di verifica” non è più valido se la voce dall’altra parte del telefono è essa stessa generata dall’IA. L’intuito umano è diventato un punto debole; la sola difesa affidabile deve essere tecnica e proattiva.

Cosa si Rischia Concretamente: Dal Blocco Totale al Furto Silenzioso

Ecco cosa succede se non usi un antivirus nel 2025 - macitynet.it

Senza una protezione adeguata, le conseguenze concrete si dividono in due categorie principali: il blocco dei dati e il furto d’identità.

Il ransomware rimane una minaccia brutale e diretta. Gli attacchi sono aumentati del 20% nel 2025. Questo è dovuto alla proliferazione del modello Ransomware-as-a-Service (RaaS), che permette anche a criminali con scarse competenze tecniche di “affittare” l’infrastruttura per lanciare attacchi. Il risultato per l’utente non protetto è l’immediata crittografia e il blocco totale di tutti i file personali, dalle foto di famiglia ai documenti di lavoro.

Tuttavia, il vero core business del cybercrime nel 2025 è il furto silenzioso: il furto di identità e le frodi finanziarie. Il costo globale del crimine informatico ha superato i 10.2 miliardi di dollari, con 1.4 milioni di segnalazioni di furto d’identità. L’obiettivo primario è il furto di credenziali.

Qui l’IA gioca di nuovo un ruolo chiave. Si stima che le “identità sintetiche”, create dall’intelligenza artificiale combinando dati rubati, rappresentino ora l’85% delle frodi finanziarie. Il rischio non è più solo la perdita di dati, che può essere mitigata da un backup, ma la perdita della propria identità finanziaria e legale. Un criminale che utilizza un “malicious digital twin” o un’identità sintetica non sta solo rubando denaro; sta agendo a nome della vittima.

L’Obiezione Comune: “Mi Basta Windows Defender”

Molti utenti si affidano alle soluzioni integrate, pensando che Microsoft Defender sia sufficiente. Sebbene Defender sia notevolmente migliorato, i test indipendenti lo classificano costantemente al di sotto delle suite di sicurezza premium a pagamento.

Il problema non è solo il tasso di rilevamento. Un punto debole critico, evidenziato dai test, è che i tassi di rilevamento di Defender sono “notevolmente peggiori” quando il computer è offline. Questo è un difetto di progettazione fatale in un’era di malware adattivi, che possono essere programmati per disattivare la connessione di rete prima di eseguirsi, colpendo così Defender nel suo punto cieco.

Ma il difetto più grande di questa strategia è concettuale. Affidarsi al solo Defender nel 2025 significa pensare ancora in termini di “virus”. Le minacce moderne sono olistiche: colpiscono i dati (malware), la privacy (tracker e furto di rete) e l’identità (phishing e frode). La versione gratuita di Defender non offre una protezione integrata per queste minacce. Manca di componenti essenziali che le suite premium includono, come una VPN per anonimizzare il traffico, un gestore di password avanzato per prevenire il furto di credenziali e un monitoraggio attivo del furto di identità.

Affidarsi al solo antivirus di base è come installare una serratura blindata sulla porta d’ingresso, lasciando però le finestre (la connessione di rete), la cassaforte (le password) e la linea telefonica (l’identità) completamente sguarnite.

La Necessità di una Difesa Integrata

Le minacce del 2025 sono guidate dall’IA, colpiscono l’identità e i dati, e le difese di base si sono dimostrate inadeguate. Non proteggersi non significa più “rischiare” un’infezione, ma scegliere attivamente di esporsi a frodi finanziarie, furto d’identità e blocco totale dei propri dati. La difesa, quindi, non può più essere un singolo programma, ma una suite di sicurezza integrata.

Per questo, soluzioni di sicurezza integrate come Surfshark One offrono un approccio olistico. Combinano un antivirus di nuova generazione per bloccare malware e ransomware, una VPN per proteggere la privacy della navigazione e mascherare l’identità digitale, e strumenti di monitoraggio (Alert) che avvisano se i dati personali, come email o carte di credito, vengono esposti in violazioni. È un pacchetto unico pensato per affrontare la totalità delle minacce moderne. Scopri l’offerta su https://surfshark.com/it/deal/one

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