Emergono nuovi dettagli a proposito dei primi processori che utilizzeranno la piattaforma Sandy Bridge di Intel e che dovrebbero comparire ufficialmente sui mercati nel 2011. La piattaforma rimpiazzerà l’attuale generazione derivata da Nehalem e integrerà su un singolo pezzo di silicio CPU e GPU, cache di terzo livello, controller di memoria e una sezione che svolgerà le funzioni al momento demandate al northbridge. Le sigle e le caratteristiche circolate sono:
– Core i7 2600: quad-core con Hyper-Threading, 3,2 GHz, 8 MB di cache L3
– Core i5 2400: quad-core senza Hyper-Threading, 3,1 GHz, 6 MB di cache L3
– Core i5 2500: quad-core senza Hyper-Threading, 3,3 GHz, 6 MB di cache L3
– Core i3 2100: dual-core con Hyper-Threading, 3,1 GHz, 3 MB di cache L3
– Core i3 2120: dual-core con Hyper-Threading, 3,3 GHz, 3 MB di cache L3
Sono dunque previsti modelli sia Dual, sia Quad Core con o senza tecnologia HyperThreading. La frequenza di clock sarebbe, per tutti i modelli, superiore ai 3 GHz e le versioni desktop saranno commercializzate con socket LGA (Land Grid Array) dotato di 1155 contatti, uno in meno rispetto a quelli utilizzati per l’attuale generazione Westmere.
Con la nuova piattaforma dovrebbe debuttare anche il nuovo set d’istruzioni SSE 4.2 e il supporto alle istruzioni Avx (Advanced Vector Extension) grazie alle quali sarà possibile accelerare alcuni algoritmi ed eseguire più velocemente l’esecuzione di operazioni che hanno a che fare con i vettori, accelerando la tendenza verso i calcoli intensivi in virgola mobile nelle applicazioni di uso comune come l’elaborazione di immagini, video e audio, nonché nelle applicazioni ingegneristiche, tra cui la modellazione 3D e l’analisi, la simulazione scientifica e l’analisi finanziaria. Abbinando l’uso di vettori e thread e integrando gli stessi con una tecnologia nota come “loop transformation” è possibile aumentare le prestazioni delle applicazioni su i processori multi-core senza la necessità di riscrivere il codice.
Sandy Bridge dovrebbe essere anche l’ultima architettura prodotta a 32 nm, prima della migrazione ai 22 nm che avverrà con l’introduzione di Ivy Bridge senza particolari modifiche dal punto di vista architetturale. La successiva fase (“tock”) e prevista per il 2012 con l’itroduzione di una nuova microarchitettura con otto core, nome in codice “Haswell”.
Ricordiamo che i dettagli dell’archiettura Sandy Bridge saranno svelati nel corso dell’IDF (Intel Developer Forum) 2010 che si terrà dal 13 al 15 settembre a San Francisco.
[A cura di Mauro Notarianni]

![iGuide per i regali di Natale - macitynet..ti CTA Natale iGuida [per Settimio] - macitynet.it](https://www.macitynet.it/wp-content/uploads/2025/12/regali-di-natale-consigli-di-macitynet.jpg)











