Apple sta per rilevare una proprietà immobiliare da 365 milioni di dollari nella città di Sunnyvale (contea di Santa Clara, California), con quello che potrebbe essere il terzo più importante contratto firmato quest’anno nella baia di San Francisco.
A riferirlo è The San Francisco Chronicle, quotidiano che parla di informazioni ottenute da loro fonti non meglio precisate. Secondo quanto riferito, sarebbero almeno due le fonti coinvolte, non autorizzate a rilasciare dichiarazioni ufficiali ma a conoscenza diretta dell’accordo.
La multinazionale di Cupertino avrebbe deciso di acquistare i quattro edifici del Mathilda Campus che si trova al numero 505-599 di North Mathilda Ave. e al 605 West Maude Ave da Kilroy Realty; l’azienda ha già in locazione oltre 45.000 metri quadrati di un complesso di oltre 60.000 mq e occupa già tre dei quattro edifici. Il prezzo previsto per l’operazione è di 550 dollari per piede quadrato, pari a circa 5.920 dollari al metro quadrato.
Kilroy, importante proprietario di immobili, presentando i dati dell’ultima trimestrale ha riferito di un contratto per la vendita di “un campus con quattro edifici nella Silicon Valley“, senza indicare l’acquirente o la proprietà; nella documentazione si riferisce genericamente che si prevede di perfezionare l’operazione alla fine del terzo trimestre.

Come accennato, Apple ha già completato altre due acquisizioni importanti negli ultimi mesi: ha comprato per 166,9 milioni di dollari il Cupertino Gateway, un complesso di tre edifici che si trova al 10200 North Tantau Avenue, vicino al quartier generale di Apple Park; a luglio ha comprato per 350 milioni di dollari due proprietà a uso uffici al 615 e 625 North Mathilda Avenue, adiacenti al Mathilda Campus; similarmente a quanto già fatto con il Mathilda Campus, in precedenza la Mela ha affittato e occupato la maggior parte di queste proprietà.
Combinate insieme le tre transazioni effettuate nell’arco di alcune settimane ammontano a circa 882 milioni di dollari. Tutte le strutture in questione non sono molto distanti da Apple Park.
A margine delle operazioni precedenti, Kristina Raspe, vicepresidente delle divisioni global real estate and facilities di Apple, aveva dichiarato: “La Santa Clara Valley è la casa di Apple da oltre 40 anni e siamo orgogliosi di continuare a investire in strutture di livello mondiale per i nostri team”.
Apple Park è grande ma non basta più
L’attuale quartier generale di Apple occupa circa 708.000 m², una struttura dove lavorano oltre 12.000 persone. Concepito da Steve Jobs come un centro dedicato alla creatività e all’innovazione, Apple Park ha trasformato chilometri di asfalto in un paradiso di spazi verdi nel cuore della Santa Clara Valley.

L’edificio principale del campus, con la sua forma circolare e un’area complessiva di 260.000 m², è interamente rivestito con le più grandi vetrate curve al mondo. Apple Park includerà un centro per i visitatori, con un Apple Store e una caffetteria aperta al pubblico, un centro fitness da 9.300 m² per i dipendenti Apple, laboratori di ricerca e sviluppo e lo Steve Jobs Theater. Le aree verdi offrono ai dipendenti oltre tre chilometri di sentieri nel parco per correre e camminare, oltre a un frutteto, un prato e un laghetto nel terreno situato al centro della struttura circolare.
Progettato in collaborazione con Foster + Partners, Apple Park ha visto la sotituzione di oltre 464.000 m² di asfalto e cemento con terreni erbosi e più di 9.000 piante autoctone e resistenti al clima secco ed è interamente alimentato da energia rinnovabile. Grazie a un impianto fotovoltaico da 17 megawatt sul tetto, Apple Park è dotato di una delle più grandi installazioni di pannelli solari in loco al mondo. È inoltre l’edificio con ventilazione naturale più imponente al mondo, progettato per non richiedere alcun riscaldamento né condizionamento per nove mesi all’anno.
Una corsa immobiliare che coinvolge anche altri big della Silicon Valley
Apple non è l’unica ad aver intensificato gli investimenti immobiliari nell’area: Nvidia ha speso oltre 700 milioni di dollari in proprietà nella Silicon Valley negli ultimi mesi, mentre Microsoft, tramite LinkedIn, ha acquistato a sua volta un edificio a Sunnyvale per 75 milioni di dollari lo scorso aprile.
E tutto questo accade in un momento in cui, nonostante il rallentamento generale nel settore uffici — segnato da lavoro remoto, licenziamenti tech e riduzioni di budget — i grandi nomi dell’hi-tech continuano a sostenere il mercato immobiliare locale. Apple, in particolare, si distingue per non aver effettuato licenziamenti su larga scala come molti concorrenti.
Secondo l’agenzia Kastle, nel luglio 2025 l’area metropolitana di San Jose ha registrato un tasso di ritorno in ufficio pari al 51,5% rispetto al periodo pre-pandemia, vicino ai massimi post-Covid. Sunnyvale, dove si concentrano queste nuove acquisizioni, ha una percentuale di uffici vuoti del 18%, inferiore alla media della Silicon Valley (20,7%) e molto distante dai valori di San Francisco, dove il tasso di sfitto supera il 30%.











