Un’altra frontiera eno-tecnologica è stata abbattuta con MyOeno, un dispositivo realizzato da due tecnici e un sommelier con lo scopo di permettere a chiunque di scoprire chimicamente alcune nudità del vino e trasferirle nella sfera della degustazione personale creando un database recuperabile ogni volta che ci si trova a dover scegliere un vino non conosciuto.
Si tratta sostanzialmente di uno scanner colorimetrico che, attraverso la spettrometria, misura alcune caratteristiche chimiche del vino rosso, ovvero la concentrazione in tannino, l’acidità totale, la gradazione alcolica e l’opacità cromatica. Per catturare queste informazioni chimiche questo marchingegno super tecnologico e avveniristico va semplicemente immerso nel bicchiere del vino e, una volta recuperate, sono trasferite in automatico su un’app che si scarica da iTunes per iPhone e iPad o Google Play.
Nello schermo dello smartphone appariranno informazioni sulla struttura del vino, sul livello di acidità e sulla potenza del tannino, creando un triangolo al cui interno si concentra un’area del gusto del vino. Ci sono anche informazioni sul potenziale di affinamento in bottiglia e la percentuale di evoluzione già trascorsa. Il degustatore può anche annotare le sue sensazioni organolettiche con immagini e simboli predefiniti, assegnando anche un giudizio da 1 a 5 stelle.
Il tutto può essere anche condiviso con gli eno-amici e MyOeno può suggerire anche vini con caratteristiche simili. Non solo, ma scannerizzando un’etichetta, se è presente nel database, le caratteristiche di quel vino saranno confrontate con quelle registrate sul database personale e ci si potrà rendere conto se rientra nella sfera della gradevolezza.
All’orizzonte ci sono anche gli ampliamenti dell’app per l’abbinamento cibo-vino e per il controllo dei pesticidi.
Al momento questo dispositivo, in vendita su Amazon per 89 euro, funziona soltanto con i vini rossi ma in futuro – promette l’azienda – si svilupperà anche per il vino bianco e il rosato (nel mirino ci sono poi anche i distillati e la birra).
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