Psystar: buchi di bilancio e cause legali non fermano i Mac-cloni

La causa legale e le recenti traversie economiche non sembrano avere scoraggiato Psystar. Il produttore non autorizzato di clini Mac, ha infatti annunciato una nuova potente workstation presentata da Psystar è basata sui recenti processori Xeon Quad-Core Nehalem: si tratta in tutto e per tutto un potente PC assemblato ma funzionante con sistema operativo Mac OS X e proposto al prezzo di un iMac, 1.499 dollari, poco più di 1.000 euro.

Non solo Psystar è tornata alla carica con un nuovo sistema Mac-compatibile che sfida sul piano del prezzo e delle prestazioni i MacPro, ma nelle comunicazioni e nelle email inviate ai propri clienti il costruttori di Mac-cloni della Florida assicura che la società  è “qui per restare” e, nonostante i problemi legali e la procedura di amministrazione controllata, continuerà  ad operare anche in futuro. Nella lunga vicenda Apple-Psystar ricordiamo gli ultimi passaggi, appunto con l’avvio della gestione controllata, la diffusione dello stato patrimoniale con ingenti spese legali generate dalla causa contro Apple, infine con la mozione presentata dai legali di Cupertino in cui si sostiene che Psystar abbia richiesto l’amministrazione controllata con l’unico scopo di bloccare ed impedire la causa avviata da Apple, chiedendo la riattivazione del procedimento giudiziario. Una posizione, quest’ultima, raccolta dal giudice che ha disposto la ripresa dell’iter legale.

La presentazione di una nuova macchina nel pieno della tempesta e l’atteggiamento al contempo ottimista e pervicace di Psystar sembrerebbero confermare quanto osservatori ed esperti statunitensi vanno sostenendo da tempo. Dietro a Psystar ci sarebbe un grande finanziatore occulto, probabilmente un costruttore di computer o qualche realtà  ostile ad Apple, che avrebbe avviato l’operazione Psystar e l’iniziativa dei Mac-cloni per sondare il terreno e la risposta del sistema legale degli Stati Uniti ad una simile sfida. Se Psystar dovesse uscire indenne qualcuno con più soldi e più immagine della piccola società  di Miami potrebbe raccoglierne il testimone e sfidare su larga scala Apple con dei cloni veri e propri.