Fare un blog anonimo. È questo il traguardo cui punta Telegram con Telegraph, una piattaforma di blogging che si affiancherà alla sua popolare app di messaggistica. Telegraph offre una pubblicazione non solo veloce ma soprattutto totalmente priva di riferimenti specifici alla persona che scrive; non è infatti necessario registrare un account o effettuare il login attraverso i social media.
L’interfaccia utente dell’applicazione è molto simile a Medium e permette facili integrazioni di elementi foto e video. È anche possibile incorporare immagini dal computer facendo clic sul pulsante della fotocamera. In confronto a Medium, il tempo di caricamento per gli elementi integrati è relativamente veloce.
La pubblicazione è immediata, mentre i messaggi sono condivisibili sulle piattaforme di social media, ma sono progettati per funzionare al meglio con il nuovo layout di visualizzazione istantanea di Telegram, che funziona in modo simile agli Instant Article di Facebook.
La semplicità e la velocità di Telegraph non sono senza svantaggi: la mancanza di un login dell’utente significa che se si elimina accidentalmente un link ad un post pubblicato, sarà molto difficile da rintracciare se non si hanno attivati i cookie sul browser.
La natura anonima del mezzo apre anche nuove opportunità per gli abusi, potenzialmente spianando la strada a troll e diffusori di notizie false, un problema molto sentito al momento e che ha messo giganti tecnologici come Facebook e Google sotto accusa.
La base di utenti di Telegram, primo destinatario di Telegraph, è cresciuta in modo significativo sin dal suo inizio, anche se continua a rimanere indietro rispetto a WhatsApp e Facebook Messenger, con l’introduzione di Telegraph uno degli obbiettivi è l’espansione in fatto di popolarità e visibilità per contrastare la concorrenza.
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