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CEO di Baidu «Google vuole tornare in Cina? Non ci spaventa, li batteremo»

Recentemente sono emerse alcune indiscrezioni secondo cui Google ha intenzione di tornare in Cina con alcune versioni censurate dei suoi servizi. Il principale rivale di Google, Baidu, ha però qualcosa da dire: il CEO dell’azienda, Robin Li, ha scritto sul suo account verificato di WeChat che, se «Google decide di tornare in Cina, siamo molto fiduciosi di poter solo PK e vincere di nuovo».

“PK” fa riferimento all’espressione “player kill”, slang cinese nato come un riferimento di gioco per quando si uccide un altro giocatore, di solito in un gioco in modalità multiplayer. Entrambe le società offrono servizi di ricerca, servizi cloud e sviluppano l’intelligenza artificiale da utilizzare all’interno dei loro prodotti. Sviluppano anche prodotti hardware, ma sicuramente il motore di ricerca è il principale terreno di scontro per le due aziende.

Li scrive che le società tecnologiche cinesi sono diventate molto più avanzate da quando Google ha lasciato la Cina nel 2010 dopo aver iniziato a sfidare nei risultati la censura cinese. “Le aziende tecnologiche cinesi hanno già preso l’iniziativa … Il mondo intero sta copiando dalla Cina”, ha scritto. Dopo che Google ha lasciato il Paese, Baidu ha assorbito la sua quota di mercato conquistando oggi oltre il 70 percento del mercato cinese.

Nonostante la fiducia di Li, gli utenti di Internet che commentano su Weibo sembrano preferire Google rispetto a Baidu. Molti hanno commentato il post di Li dicendo che sarebbero felici di disinstallare Baidu e iniziare a usare Google se gli fosse permesso di tornare in Cina. Un sondaggio su Weibo ha suggerito che l’86% degli utenti sceglierebbe Google rispetto a Baidu.

CEO di Baidu: “Google vuole tornare in Cina? non ci spaventa, lo batteremo”Questi risultati sarebbero però influenzati dalla precedente esperienza: quando Google era ancora disponibile sul mercato cinese (con il 40% circa delle quote) i suoi risultati di ricerca erano spesso diversi da quelli di Baidu, più accurati e meno censurati. Ora invece per il possibile ritorno di Google in Cina viene anticipata invece una versione “censurata”, non più del vecchio Google che sfidava governo e censura, e forse anche meno diversa da quanto offerto già oggi da Baidu.

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