Apple sta battagliando per ingaggiare ingegneri Qualcomm, costruttore specializzato in chip-modem, per sviluppare internamente componenti wireless e processori che in futuro potrebbero consentire a Cupertino di dire addio a fornitori di terze parti.
L’operazione in corso emerge dal sito di Apple dedicato alla ricerca di personale: questo mese sono apparsi dieci offerte di lavoro per posizioni legate alla progettazione dei chip modem. È la prima volta che la multinazionale di Cupertino cerca personale specializzato per ruoli di questo tipo proprio a San Diego, città in cui ha sede Qualcomm.

Apple è alla ricerca di specialisti in hardware e software per lavorare su componenti wireless, lasciando intendere che allo scopo, secondo ipotesi anche di Bloomberg, potrebbero nascere nuove aree dedicate in zona. Apple si occupa già da tempo dello sviluppo di chip in varie aree, collocate nei pressi di altre realtà imporranti: a Portland (Oregon), vicino alle infrastrutture di Intel.
In Austin (Texas), la Mela ha un campus vicino ad Advanced Micro Devices, a Orlando (Florida) nelle vicinanze di AMD, a Haifa e Herzliya, nei pressi di strutture di Intel, a Monaco (Germania) nei pressi del quartier generale di Infineon Technologies, a Taipei (Taiwan) ha una struttura che si occupa della progettazione di schermi, a Tokyo (Giappone) ha una struttura nei pressi di Toshiba.
Le iniziative di Apple puntano alla creazione di nuove infrastrutture presso il quartier generale nella California del Nord. Da tempo la Mela ha iniziato a produrre in proprio componenti, eliminando man mano vari fornitori ai quali prima faceva riferimento per iPhone. Lo scopo è di ridurre i costi ma anche differenziare i propri dispositivi dai rivali che invece fanno riferimento a un ristretto gruppo di produttori di chip standard da usare nelle proprie tabelle di marcia.
Finora Cupertino ha prodotto chip wireless Apple W1 per gli auricolari AirPods e Apple Watch ma non ha prodotto un suo sistema wireless completo per iPhone. Cupertino è alla ricerca di ingegneri con esperienza in protocolli wireless mainstream quali LTE e Bluetooth, e altri ancora con esperienza in nuove tecnologie quali 5G e le onde millimetriche, le cosiddette “millimeter wave”, gamme di frequenze molto elevate, tra 6 e 100 GHz, che consentono di incrementare la capacità della nuova rete mobile e la velocità massima di trasmissione anche fino a decine di gigabit al secondo.

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