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Freddo e temperature estreme, i consigli per tenere al sicuro computer, smartphone e tablet

Per i cosiddetti “giorni della merla”- quelli che, secondo tradizione sono i più freddi dell’anno – è prevista una una settimana di maltempo, con un’ondata di gelo che raggiungerà l’apice nelle giornate di mercoledì 30 e giovedì 31 gennaio.

Il freddo non piace generalmente agli essere umani e temperature molto fredde possono essere fonti di problemi anche per svariati dispositivi e apparecchiature elettroniche. Sul blog di OWC sono indicati alcuni consigli per tenere al sicuro computer, smartphone e tablet.

Tra i dispositivi che non amano le basse temperature ci sono, ad esempio, i tradizionali dischi rigidi dei computer. Kroll Ontrack, azienda specializzata in data recovering, spiega che una temperatura di funzionamento troppo bassa influisce sulla densità dell’olio nel cuscinetto che, di conseguenza, può rallentare la rotazione e persino impedirla, creando problemi alla stregua di una tensione bassa.

Vista interna di un tradizionale disco rigido. Sono visibili testina di lettura/scrittura e piatto. Il motore è ancorato ad un supporto che ha un campo di temperature di funzionamento al di fuore del quale l'HDD si danneggia.
Vista interna di un tradizionale disco rigido. Sono visibili testina di lettura/scrittura e piatto. Il motore è ancorato a un supporto che ha un campo di temperature di funzionamento al di fuori del quale l’HDD si danneggia.

Anche temperature troppo alte possono danneggiare i componenti elettronici e favorire l’evaporazione di fluidi interni con conseguente drastica riduzione della vita dei cuscinetti e dell’HDD stesso. Anche un gradiente di umidità relativa diverso da quello nomimale (più veloce) rischia di creare condensa interna che, se interagisce con il piatto/slder dell’unità può provocare “l’incollaggio” delle testine sul piatto perché i parametri sono così estremi che la tensione superficiale della goccia da umidità agisce da collante.

È sempre consigliato, specialmenge in inverno, attendere prima di accendere il computer, se questo è stato all’esterno a temperature basse. L’attesa consente a tutta l’elettronica ma sopattutto al disco di poratrsi in equilibrio termico con il nuovo ambiente e “smaltire” attraveso il “breathing hole” e il filtro carboni attivi, quella scarsissima umidità che è penetrata e che potrebbe fare danni.

Le più moderne unità SSD sono meno suscettibili al freddo grazie all’assenza di parti meccaniche in movimento. Tutti i produttori ad ogni modo raccomandano l’uso in un determinato range di temperature. Vari produttori indicano come temperature possibili con le quali lavorare con gli SSD, temperature operative non inferiori a 0° ed è dunque meglio non usare questi dispositivi in ambienti particolarmente freddi o umidi. Nella grafica di Apple che riportiamo di seguito i consigli di Cupertino per le temperature di utilizzo e quelle considerate estreme per i principali dispositivi e computer marchiati mela morsicata.

Freddo e temperature estreme, i consigli per tenere al sicuro computer, smartphone e tablet

Le batterie di smartphone, tablet e notebook

Apple spiega che per il corretto funzionamento di computer, smartphone e tablet, i componenti elettronici devono essere in grado di attingere dall’energia istantanea della batteria. Una caratteristica che influisce sull’erogazione dell’energia istantanea è l’impedenza della batteria. Una batteria con impedenza elevata potrebbe non essere in grado di fornire l’energia richiesta dal sistema.

L’impedenza può aumentare con l’età chimica della batteria. L’impedenza aumenta se la batteria è quasi scarica o se si trova in un ambiente freddo; quest’ultimo caso è tuttavia una condizione temporanea. L’aumento dell’impedenza sarà maggiore se è associato a un’età chimica elevata. Tali caratteristiche legate alla chimica della batteria sono comuni a tutte le batterie agli ioni di litio in uso nel settore.

Quando la batteria è quasi scarica, ha un’età chimica elevata o si trova in presenza di temperature basse, è più probabile che si verifichino spegnimenti imprevisti. In casi estremi, possono verificarsi con più frequenza, al punto da rendere il dispositivo non affidabile o inutilizzabile. Per iPhone 6, iPhone 6 Plus, iPhone 6s, iPhone 6s Plus, iPhone SE, iPhone 7 e iPhone 7 Plus, iOS gestisce in modo dinamico i picchi delle prestazioni per evitare lo spegnimento imprevisto del dispositivo in modo da poter continuare a utilizzare iPhone. Questa funzione di gestione delle prestazioni è specifica di iPhone e non riguarda altri prodotti Apple. A partire da iOS 12.1, anche iPhone 8, iPhone 8 Plus e iPhone X includono questa funzione, ma la gestione delle prestazioni potrebbe avere un impatto meno evidente a causa del design evoluto di hardware e software.

Tutti gli iPhone integrano una gestione di base delle prestazioni per garantire che la batteria e tutto il sistema funzionino come previsto e che i componenti interni siano protetti. Tale gestione include il comportamento a temperature calde o fredde e la gestione della tensione interna. Questo tipo di gestione delle prestazioni è obbligatoria per la sicurezza e per monitorare il funzionamento previsto e non può essere disattivata.

Evitare le temperature estreme

Apple spiega che i suoi dispositivi sono progettati per funzionare senza problemi in ambienti a diverse temperature: l’intervallo ideale è tra i 16 e i 22 °C. È molto importante evitare di esporli a temperature ambiente superiori ai 35 °C, che possono danneggiarli in modo permanente la capacità della batteria e diminuire la durata della singola carica. Quando vengono caricati in un ambiente troppo caldo, i dispositivi possono subire danni ancora maggiori.

Il software può limitare il livello di carica all’80% se la batteria supera la temperatura raccomandata. E se viene conservata ad alte temperature, la batteria potrebbe rovinarsi in modo irreversibile. Quando un dispositivo viene usato in un ambiente molto freddo, l’autonomia della batteria può risultare a volte inferiore, ma è una condizione temporanea: una volta riportata alle temperature ottimali, la batteria tornerà alle sue normali prestazioni.

Requisiti operativi MacBook Pro di ultima generazione
Requisiti operativi MacBook Pro di ultima generazione

In caso di dubbi?

In caso di dubbi sul funzionamento di un accessorio o dispositivo a particolari temperature è possibile controllare il manuale o verificare nelle specifiche tecniche la sezione “requisiti operativi”. Per iPhone XR, ad esempio, Apple indica una temperatura ambientale operativa da 0 a 35 °C, temperatura non operativa da -20 a 45 °C e umidità relativa: da 5% a 95% in assenza di condensa.

Per MacBook Pro di ultima generazione Apple indica temperatura operativa da 10 a 35 °C, temperatura di stoccaggio: da –25 a 45 °C e umidità relativa possibile da 0% a 90% in assenza di condensa. Sul sito Apple è possiible trovare le specifiche tecniche dettagliate di ogni singolo prodotto.

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