La Cina arriverà produrre a fine anno 27 milioni di veicoli, una crescita di circa il 17% rispetto allo scorso anno, un dato che permetterebbe di diventare primo paese al mondo, superando il Giappone che in questo ambito ha dominato per 20 anni e che dovrà accontentarsi del secondo posto, con 25 milioni di veicoli prodotti.
Si tratta di un’inversione simbolica che rivela profondi cambiamenti negli equilibri globali e una tendenza che non dovrebbe invertirsi presto.
Le stime sono riportate da Nikkei China tenendo conto di dati del settore aggiornati a novembre 2025, ma non dovrebbe cambiare molto a livello statistico. Il conteggio in questione include sia autovetture, sia veicoli commerciali, vendite sul mercato interno ed esportazioni verso paesi terzi.
Il mercato interno cinese è rappresentato per il 70% da vetture di case automobilistiche cinesi. Veicoli elettrici a batteria (BEV) e veicoli ibridi elettrici plug-in (Phev) rappresentano circa il 60% delle vendite di autovetture in Cina. Nel 2025 case automobilistiche quali BYD e Geely sono entrate nella top ten globale e Chery è indicata tra i principali esportatori con una crescita sostanziale delle vendite all’estero.
Il sito CarNewschina riferisce che le esportazioni di veicoli cinesi hanno continuato a crescere nel 2025; per il mercato del Sud-est asiatico, da tempo dominato dai brand giapponesi, si prevede una crescita sostanziale dei marchi cinesi, con circa 500.000 veicoli venduti. In Europa i produttori di auto cinesi si prevede che arriveranno a 2,3 milioni di unità vendute, nonostante dazi sulle importazioni, e che i dati sui volumi delle esportazioni includono modelli plug-in ibridi non soggetti a dazi aggiuntivi.
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