Tre annunci in un colpo solo: Foxconn annuncia che sta riprendendo lentamente la produzione in Cina e che ha anche piani di espansione in corso per le fabbriche in altri paesi. Ma sono già previsti effetti negativi di Coronavirus sul bilancio annuale.
La ripresa molto più lenta del previsto delle attività di produzione negli stabilimenti Foxconn in Cina è già emersa più volte negli scorsi giorni. Anche con l’OK a procedere del governo e delle autorità locali, le più grandi città fabbrica dove viene costruita la maggior parte degli iPhone e numerosi altri dispositivi di elettronica di consumo di altri marchi, funzionano a regime ridotto a causa delle limitazioni degli spostamenti delle persone e periodi obbligatori di quarantena.

Mentre Foxconn ribadisce che sta continuando la ripresa delle proprie attività in Cina con «Cautela», il più grande costruttore a contratto anticipa che gli effetti di Coronavirus avranno un impatto negativo sul fatturato annuale, quindi non solo una flessione breve e temporanea circoscritta al trimestre in corso. Seppur anticipando un fatturato annuale inferiore a causa dell’epidemia, per il momento i dirigenti del colosso non quantificano percentuali e ammontare della flessione indicata.

Non si prevedono problemi per la nuova gamma iPhone 2020 in arrivo in autunno, se non una commercializzazione leggermente posticipata, ma coronavirus e stop obbligatori potrebbero causare problemi e possibili ritardi per iPhone SE 2 o iPhone 9, il terminale economico che Apple potrebbe presentare già nel mese di marzo.
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